D-DE

senza-titolo-1

CAPITOLO 1
Disposizioni che regolano i periodi di guida e di riposo

 

0101001 (1 3 5 6)

V01 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che supera i periodi di guida prescritti
V02 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva le interruzioni
obbligatorie durante il viaggio
V03 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che è sprovvisto o tiene in modo
incompleto o alterato l’estratto del registro di servizio
V04 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva i periodi di riposo
minimi
V05 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che non osserva i periodi di pausa o di
riposo prescritti
F06 È soggetto alla revoca della patente il conducente che supera i periodi di guida prescritti
F07 È soggetto a sanzione amministrativa il conducente che effettua l’interruzione di
quarantacinque minuti dopo quattro ore e mezza di guida
F08 Costituisce infrazione guidare per quattro ore consecutive, senza interruzioni
F09 È ammesso utilizzare un foglio di registrazione del cronotachigrafo analogico per più di 24
ore
F10 È soggetto alla revoca della carta di qualificazione del conducente l’autista che supera i
periodi di guida prescritti

0101002 (1 3 5 6)

V01 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative ai tempi di guida e di riposo
V02 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al massimo tempo di guida
consentito in una settimana
V03 Il regolamento 561/2006/CE mira a migliorare le condizioni sociali dei lavoratori a cui si
applica
V04 Il regolamento 561/2006/CE mira ad aumentare il livello di sicurezza stradale
V05 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al tempo di guida massimo per
giornata
F06 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative ai tempi di guida minimi
F07 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relative al tempo di riposo massimo per
settimana
F08 Il regolamento 561/2006/CE mira ad aumentare il tempo di lavoro dei conducenti
F09 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni sui compensi minimi dei conducenti
F10 Il regolamento 561/2006/CE prevede disposizioni relativamente al trasporto di cose, ma non
sul trasporto di persone

0101003 (1 3 5 6)

V01 Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di cose, effettuato con veicoli di
massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiore a 3,5
tonnellate
V02 Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di passeggeri effettuato con
veicoli atti a trasportare più di nove persone compreso il conducente
V03 Il regolamento 561/2006/CE si applica ad alcuni trasporti su strada effettuati all’interno
dell’Unione Europea
V04 Il regolamento 561/2006/CE si applica ad alcuni trasporti su strada effettuati fra l’Unione
Europea e i Paesi dello Spazio economico europeo
F05 Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di merci, effettuato da veicoli di
massa massima ammissibile, compresi eventuali rimorchi o semirimorchi, superiore a 2,5
tonnellate
F06 Il regolamento 561/2006/CE si applica al trasporto su strada di passeggeri effettuato con taxi
o autobus
F07 Il regolamento 561/2006/CE si applica anche al trasporto su ferrovia
F08 Il regolamento 561/2006/CE si applica ai veicoli destinati al trasporto di cose, ma non a
quelli adibiti al trasporto di persone

0101004 (1 3 5 6)

V01 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero, di
norma, non deve superare le nove ore
V02 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può
essere esteso fino a dieci ore, non più di due volte nell’arco della settimana
V03 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero
prevede una o più interruzioni di guida obbligatorie
F04 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può
essere al massimo di otto ore
F05 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero, di
norma, è di nove ore consecutive
F06 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può
essere di undici ore, per non più di due volte in una settimana
F07 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di guida giornaliero può
essere esteso a dodici ore, purché intervallato da almeno tre interruzioni di guida di
quarantacinque minuti

0101005 (1 3 5 6)

V01 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero
regolare è di almeno undici ore
V02 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero
ridotto è di almeno nove ore non più di tre volte la settimana
V03 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, nel caso di periodo di riposo
giornaliero ridotto, le ore di mancato riposo devono essere recuperate
V04 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, non si possono effettuare più di tre
periodi di riposo giornaliero ridotto, tra due periodi di riposo settimanale
F05 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero
regolare è di almeno nove ore
F06 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero deve
essere pari al periodo di guida giornaliero
F07 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero
regolare è di otto ore
F08 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero è un
periodo durante il quale il conducente non può disporre liberamente del proprio tempo
F09 Secondo quanto stabilito dal regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero
ridotto è quarantacinque minuti ogni quattro ore e mezza di guida

0101006 (1 3 5 6)

V01 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare è di
almeno 45 ore
V02 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto debba
essere recuperato
V03 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto abbia una
durata minima di 24 ore ininterrotte
V04 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale possa essere di tipo
regolare o ridotto
F05 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare sia di
almeno 30 ore
F06 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale ridotto sia al
massimo di 24 ore continuative
F07 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il periodo di riposo settimanale regolare non possa
essere inferiore a 90 ore
F08 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente, a fronte di indennità in denaro,
possa rinunciare al periodo di riposo settimanale

0101007 (1 3 5 6)

 

 

F804

 

 

 

FIGURA 804

F808

 

 

 

FIGURA 808

V01 I tempi di disponibilità sono quelli nei quali il conducente, pur non dovendo
necessariamente rimanere sul posto di lavoro, deve tenersi a disposizione per poter
prontamente riprendere il lavoro
V02 I periodi di permanenza a bordo del veicolo a fianco di un altro conducente (multipresenza)
sono considerati tempi di disponibilità
V03 I periodi di permanenza in cuccetta durante la marcia del veicolo sono considerati tempi di
disponibilità
V04 I tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura
[FIGURA 804]
V05 I periodi di tempo impiegati per la piccola manutenzione del veicolo sono considerati “altri
lavori”
F06 I tempi definiti “altri lavori” sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura
[FIGURA 808]
F07 I tempi definiti “altri lavori” sono considerati tempi di guida
F08 I tempi di disponibilità sono quelli durante i quali il conducente può disporre liberamente del
proprio tempo
F09 I periodi di tempo impiegati per la pulizia del veicolo son considerati “tempi di
disponibilità”
F10 I tempi definiti “altri lavori” sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in figura
[FIGURA 804]

0101008 (1 3 5 6)

V01 L’impresa di trasporto non può promettere premi in denaro al conducente basati sulla
maggior percorrenza chilometrica
V02 Il conducente è corresponsabile per le infrazioni al regolamento 561/2006/CE, anche se
commesse alla guida di un veicolo di proprietà dell’impresa
V03 L’impresa di trasporto non deve incoraggiare i propri conducenti a violare le disposizioni in
materia di tempi di guida e di riposo
F04 L’impresa di trasporto può decurtare lo stipendio al conducente che si rifiuti di guidare per
più di 10 ore al giorno
F05 L’impresa di trasporto non risponde delle violazioni al codice della strada commesse,
durante il lavoro, dai conducenti alle proprie dipendenze cui abbia fornito istruzioni in
contrasto con il regolamento 561/2006/CE, perché tale responsabilità è esclusivamente
del conducente
F06 L’impresa di trasporto non è responsabile per le violazioni alla normativa in materia di tempi
di guida e di riposo commesse, durante il lavoro, dai conducenti alle proprie dipendenze
quando sono all’estero

0101009 (1 3 5 6)

V01 Il regolamento 561/2006/CE prevede che, al fine di salvaguardare la sicurezza delle persone
e delle cose trasportate, il conducente possa superare i tempi massimi di guida prescritti solo
per raggiungere un luogo di sosta appropriato
V02 Il conducente che deroga alla durata massima della guida al fine di raggiungere un luogo di
sosta appropriato, deve annotarne i motivi sul foglio di registrazione o sul retro della stampa
giornaliera (ticket)
F03 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente possa superare i tempi massimi di
guida prescritti per raggiungere il proprio domicilio
F04 Il regolamento 561/2006/CE prevede che il conducente possa superare i tempi massimi di
guida prescritti per raggiungere il deposito dell’impresa proprietaria del veicolo

0101010 (1 3 5 6)

V01 Secondo il regolamento 561/2006/CE, per “interruzione” si intende ogni periodo in cui il
conducente non può guidare o svolgere altre mansioni
V02 Secondo il regolamento 561/2006/CE, per “riposo” si intende ogni periodo ininterrotto
durante il quale il conducente può disporre liberamente del suo tempo
V03 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il “tempo di disponibilità” comprende il tempo di
attesa sul posto di lavoro e la multipresenza
F04 Secondo il regolamento 561/2006/CE, per “interruzione” si intende ogni fermata effettuata
con il veicolo durante la giornata lavorativa
F05 Secondo il regolamento 561/2006/CE, per “disponibilità” si intende l’assenso del lavoratore
a svolgere mansioni al di fuori del normale orario di lavoro

0101011 (1 3 5 6)

V01 Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di
cinquantasei ore
V02 Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di
cinquantasei ore e che la guida non deve superare le novanta ore nell’arco di due settimane
consecutive
V03 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero può essere frazionato
in due parti, la prima di almeno 3 ore e la seconda di almeno 9 ore
V04 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo sei periodi di guida, deve
effettuare un riposo di 45 ore consecutive
V05 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo sei periodi di guida, può
effettuare un riposo ridotto di almeno 24 ore consecutive, purché le restanti ore di riposo
vengano recuperate entro la fine della terza settimana
V06 Secondo il regolamento 561/2006/CE, si può parlare di multipresenza quando a bordo del
veicolo sono presenti almeno due conducenti per l’intero periodo, fatta salva la prima ora
nella quale la presenza del secondo conducente è facoltativa
F07 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il periodo di riposo giornaliero può essere frazionato
in due parti, la prima di almeno 9 ore e la seconda di almeno 3 ore
F08 Secondo il regolamento 561/2006/CE, il conducente, dopo quattro periodi di guida, deve
effettuare un riposo di 48 ore consecutive
F09 Secondo il regolamento 561/2006/CE, si può parlare di multipresenza quando a bordo del
veicolo sono presenti due conducenti per l’intero periodo, fatte salve le prime tre ore dove la
presenza del secondo conducente è facoltativa
F10 Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di
quarantotto ore
F11 Il regolamento 561/2006/CE stabilisce che il periodo massimo di guida settimanale è di
cinquantasei ore e che la guida non deve superare le cento ore nell’arco di due settimane
consecutive
F12 Dopo un periodo di guida di quattro ore mezza, il conducente deve osservare un periodo di
riposo di almeno 50 minuti consecutivi

 

 

CAPITOLO 2

Impiego del cronotachigrafo

 

 

0201001 (1 3 5 6)

 

F800

 

 

 

FIGURA 800

 

F801

 

 

 

FIGURA 801

 

F802

 

 

 

FIGURA 802

 

F803

 

 

 

FIGURA 803

 

F804

 

 

 

FIGURA 804

 

F806

 

 

 

FIGURA 806

 

F808

 

 

 

FIGURA 808

 

V01 Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in

figura [FIGURA 801]

V02 Sul cronotachigrafo, i tempi di riposo sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in

figura [FIGURA 802]

V03 Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal

simbolo in figura [FIGURA 804]

V04 Sul cronotachigrafo, i tempi di altri lavori sono convenzionalmente rappresentati dal

simbolo in figura [FIGURA 800]

V05 Sul cronotachigrafo, i tempi delle varie attività del conducente sono rappresentati ciascuno

da un proprio specifico simbolo

F06 Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono convenzionalmente rappresentati dal simbolo in

figura [FIGURA 802]

F07 Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal

simbolo in figura [FIGURA 803]

F08 Sul cronotachigrafo, i tempi di disponibilità sono convenzionalmente rappresentati dal

simbolo in figura [FIGURA 806]

F09 Sul cronotachigrafo, i tempi di altri lavori sono convenzionalmente rappresentati dal

simbolo in figura [FIGURA 808]

F10 Sul cronotachigrafo, i tempi di guida sono rappresentati dal simbolo in figura [FIGURA

804]

 

 

0201002 (1 3 5 6)

 

V01 Il cronotachigrafo registra, tra l’altro, i tempi di guida del conducente e la velocità tenuta dal

veicolo

V02 Il cronotachigrafo è un apparecchio di controllo dei tempi di guida

V03 Il cronotachigrafo può essere analogico o digitale

V04 Il cronotachigrafo registra, in riferimento al conducente, i suoi tempi di guida, gli altri tempi

di lavoro, i tempi di disponibilità, le interruzioni di guida e i tempi di riposo

V05 Il cronotachigrafo registra, in riferimento al veicolo, i chilometri percorsi e la velocità

F06 Il cronotachigrafo registra le conversazioni del conducente

F07 Il cronotachigrafo registra le frenate del veicolo

F08 Il cronotachigrafo può essere di tipo idraulico

F09 Il cronotachigrafo entra in funzione quando il conducente preme l’apposito tasto “START”

posto sul cruscotto

F10 Il cronotachigrafo registra l’itinerario percorso dal veicolo

 

 

0201003 (1 3 5 6)

 

V01 Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli adibiti al trasporto di merci di massa

complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

V02 Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli per trasporto passeggeri con più di 9 posti

compreso quello del conducente (tranne quelli che effettuano servizi regolari di linea su

percorsi inferiori a 50 km)

V03 Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli per trasporto di passeggeri con più di 9 posti

compreso quello del conducente che effettuano servizi regolari di linea su percorsi superiori

a 50 km

V04 I veicoli con velocità massima autorizzata inferiore o uguale a 40 km/h non devono essere

dotati di cronotachigrafo

V05 Gli autobus in servizio pubblico di linea, ma utilizzati anche in corsa “fuori linea”, devono

essere dotati di cronotachigrafo

F06 Il cronotachigrafo è obbligatorio per i taxi che operano fuori dei centri urbani

F07 Il cronotachigrafo è obbligatorio per veicoli adibiti al trasporto di merci di massa

complessiva a pieno carico superiore a 2 tonnellate

F08 Il cronotachigrafo è obbligatorio per tutti gli autobus

F09 Il cronotachigrafo è obbligatorio per tutti i veicoli adibiti al trasporto di merci

F10 Gli autobus in servizio pubblico di linea il cui percorso, da capolinea a capolinea, non supera

i 50 km devono essere dotati di cronotachigrafo

F11 I veicoli di proprietà delle forze armate e dei vigili del fuoco devono essere dotati di

cronotachigrafo

F12 I veicoli di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate adibiti ad uso medico devono

essere dotati di cronotachigrafo

F13 I carri attrezzi specializzati che operano entro un raggio di 100 km dalla propria base

operativa devono essere dotati di cronotachigrafo

 

 

0201004 (1 3 5 6)

 

V01 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono garantire delle registrazioni

leggibili per almeno un anno

V02 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una capacità minima di

registrazione di 24 ore

V03 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici hanno una zona riservata alle

indicazioni relative alla velocità

V04 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici hanno una zona riservata alle

indicazioni relative alle distanze percorse

V05 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono essere di tipo omologato

F06 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici non hanno zone riservate alla

compilazione manuale

F07 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una capacità minima di

registrazione di 48 ore

F08 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono riportare il marchio dell’officina

che ha installato il cronotachigrafo analogico

F09 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici devono avere una zona riservata ad

eventuali annotazioni di agenti di Polizia

F10 I fogli di registrazione dei cronotachigrafi analogici sono di tipo “standard” e possono essere

utilizzati indifferentemente su qualsiasi cronotachigrafo analogico

 

 

0201005 (1 3 5 6)

 

V01 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, alla partenza, deve scrivere

nome e cognome sul foglio di registrazione che utilizzerà

V02 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere il luogo di partenza sul foglio di registrazione che utilizzerà

V03 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere la data della partenza sul foglio di registrazione che utilizzerà

V04 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere il numero di targa del veicolo sul foglio di registrazione che utilizzerà

V05 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere la lettura del contachilometri al momento della partenza sul foglio di

registrazione che utilizzerà

F06 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere il nome dell’azienda di trasporto proprietaria del veicolo sul foglio di

registrazione che utilizzerà

F07 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere il numero di telaio del veicolo sul foglio di registrazione che utilizzerà

F08 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere numero e categoria della propria patente di guida sul foglio di registrazione

che utilizzerà

F09 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere la data dell’ultimo trasporto effettuato all’estero sul foglio di registrazione che

utilizzerà

F10 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima di iniziare il viaggio,

deve scrivere la propria data di nascita sul foglio di registrazione che utilizzerà

 

 

0201006 (1 3 5 6)

 

F804

 

 

 

FIGURA 804

F808

 

 

 

FIGURA 808

 

V01 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve indicare le

proprie attività attraverso l’apposito commutatore

V02 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di

cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione l’ora di cambio del veicolo

V03 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di

cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione la targa del nuovo veicolo

V04 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve compilare,

prima della partenza, il foglio di registrazione

V05 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve, al termine

del viaggio, riportare sul foglio di registrazione il numero di chilometri percorsi

F06 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico deve far controfirmare il

foglio di registrazione al titolare dell’azienda proprietaria del veicolo

F07 Il conducente di un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, al termine del viaggio, deve

lasciare il foglio di registrazione inserito nel dispositivo di controllo

F08 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di

cambio del veicolo, deve riportare sul foglio di registrazione l’ora di inizio del turno di

lavoro

F09 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di

riposo, deve spostare il commutatore sul simbolo di figura [FIGURA 804]

F10 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, in caso di “altri

lavori”, deve spostare il commutatore sul simbolo di figura [FIGURA 808]

 

 

0201007 (1 3 5 6)

 

V01 I fogli di registrazione di un cronotachigrafo analogico, devono avere una omologazione CE

specifica per il tipo di apparecchio di controllo

V02 Il conducente che viaggia su un veicolo dotato di cronotachigrafo analogico, prima

dell’inizio del viaggio, deve compilare il foglio di registrazione indicando: nome e cognome

del conducente, luogo e la data di partenza, targa del veicolo e lettura del contachilometri

V03 Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di

cronotachigrafo analogico, deve utilizzare lo stesso foglio di registrazione compilandolo

anche nella parte posteriore

V04 Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di

cronotachigrafo analogico, nella parte posteriore del foglio di registrazione dovrà indicare,

tra l’altro, l’ora del cambio, la targa e la lettura del contachilometri del secondo veicolo

F05 Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, non è necessario utilizzare fogli di

registrazione di tipo omologato

F06 Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, prima dell’inizio del viaggio, il conducente

deve compilare il foglio di registrazione indicando il suo nome e cognome e gli estremi della

patente di guida e della CQC

F07 Su veicoli dotati di cronotachigrafo analogico, prima dell’inizio del viaggio, il conducente

deve compilare il foglio di registrazione indicando il suo nome e cognome, la targa del

veicolo e gli estremi della carta tachigrafica

F08 Se durante la stessa giornata lavorativa il conducente utilizza due veicoli dotati di

cronotachigrafo analogico, egli deve compilare due fogli di registrazione

 

 

0201008 (1 3 5 6)

 

V01 Nel cronotachigrafo digitale i dati sono memorizzati nella memoria interna del dispositivo e

nella carta tachigrafica inserita

V02 Nel cronotachigrafo digitale è presente un sistema di memorizzazione elettronica in grado di

memorizzare le attività lavorative del conducente relative ad almeno gli ultimi 365 giorni di

calendario

V03 Il cronotachigrafo digitale è dotato di una stampante integrata

V04 Il cronotachigrafo digitale emette un segnale acustico che avverte se il veicolo viene

utilizzato senza che la carta tachigrafica del conducente sia stata inserita

F05 I dati della giornata lavorativa del conducente sono memorizzati solo nella memoria interna

del cronotachigrafo digitale

F06 Se il veicolo è dotato di cronotachigrafo digitale, i dati della giornata lavorativa del

conducente non possono essere stampati

F07 Se il veicolo è dotato di cronotachigrafo digitale, i dati dell’attività lavorativa del conducente

non possono essere trasferiti su altro dispositivo

F08 Nel cronotachigrafo digitale è presente un sistema di memorizzazione elettronica in grado di

memorizzare al massimo le attività lavorative del conducente relative agli ultimi sette giorni

di calendario

 

 

0201009 (1 3 5 6)

 

V01 La carta tachigrafica del conducente deve essere inserita nel cronotachigrafo del veicolo a

partire dal momento in cui un conducente lo prende in consegna fino a quando non lo

riconsegna

V02 La carta tachigrafica del conducente è a fondo bianco

V03 La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dalla Camera di Commercio

V04 La carta tachigrafica del conducente può essere estratta dall’apparecchio di controllo solo a

veicolo fermo

F05 La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dal comune di residenza dell’autista

F06 La carta tachigrafica dell’azienda può essere utilizzata dal conducente se ha smarrito la

propria carta tachigrafica

F07 La carta tachigrafica di controllo viene utilizzata dal conducente durante le operazioni di

manutenzione del veicolo

F08 La carta tachigrafica dell’officina viene utilizzata dal conducente durante le operazioni di

riparazione del veicolo

 

 

0201010 (1 3 5 6)

 

V01 Il cronotachigrafo digitale può essere montato solo da officine autorizzate

V02 Il cronotachigrafo digitale è munito di sigilli e non deve essere manomesso dal conducente

V03 Il cronotachigrafo digitale deve essere tarato prima dell’immissione del veicolo in

circolazione

V04 Il cronotachigrafo digitale ha una targhetta contenente le informazioni tecniche di montaggio

V05 Il cronotachigrafo digitale deve essere controllato, di norma, ogni due anni

F06 Il cronotachigrafo digitale può essere revisionato da qualunque officina idoneamente

attrezzata

F07 Il cronotachigrafo digitale può essere riparato da qualunque officina meccanica

F08 Il cronotachigrafo digitale deve essere tarato entro quattro settimane dall’installazione

F09 Il cronotachigrafo digitale non deve essere revisionato, di norma, ogni due anni

F10 In caso di guasto grave, il cronotachigrafo digitale può essere riparato da qualunque officina

Meccanica

 

 

0201011 (1 3 5 6)

 

V01 In caso di guasto del cronotachigrafo, se si sta effettuando un viaggio di durata superiore a

sette giorni, il conducente deve provvedere alla riparazione del guasto nel corso del viaggio

V02 In caso di guasto del cronotachigrafo, se il viaggio ha una durata inferiore a sette giorni, il

conducente può provvedere alla riparazione del guasto al rientro in sede

V03 In caso di guasto del cronotachigrafo, occorre rivolgersi a un’officina autorizzata

V04 In caso di guasto del cronotachigrafo, sia analogico che digitale, il conducente deve

provvedere alle idonee registrazioni manuali della sua attività

F05 In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente può evitare di effettuare le registrazioni

F06 In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente è obbligato ad effettuare le registrazioni

manuali solamente se il viaggio è superiore a sette giorni

F07 In caso di guasto del cronotachigrafo, il conducente deve provvedere alla sua riparazione

entro le ventiquattro ore successive

F08 In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente deve necessariamente interrompere il

viaggio

F09 In caso di guasto del cronotachigrafo il conducente deve rivolgersi alla sede della Camera di

Commercio più vicina

 

 

0201012 (1 3 5 6)

 

V01 Il cronotachigrafo digitale utilizza carte tachigrafiche rilasciate dalla Camera di Commercio

V02 Le carte tachigrafiche utilizzabili nel cronotachigrafo digitale sono di quattro tipi

V03 La carte tachigrafiche hanno validità di cinque anni, ad eccezione di quella dell’officina

V04 La carta tachigrafica dell’officina ha validità amministrativa di un anno

F05 Le carte tachigrafiche utilizzabili nel cronotachigrafo digitale sono di due tipi: una per il

conducente e una per la Motorizzazione Civile

F06 Le carte tachigrafiche sono rilasciate dalla Motorizzazione Civile

F07 La carta tachigrafica del conducente ha validità amministrativa di tre anni

F08 La carta tachigrafica del conducente può memorizzare al massimo i dati relativi a 20

giornate lavorative

 

 

0201013 (1 3 5 6)

 

V01 Il cronotachigrafo digitale è uno strumento di misura che registra le distanze, le velocità e i

tempi di guida e di riposo del conducente

V02 Il tempo registrato sul cronotachigrafo digitale è in UTC (Universal Time Coordinate), cioè

fa riferimento all’ora di Greenwich

V03 Con il cronotachigrafo digitale è possibile memorizzare i dati relativi alle attività di uno o

due conducenti

V04 E’ possibile stampare i dati memorizzati dal cronotachigrafo digitale su scontrini cartacei

(ticket)

F05 Il cronotachigrafo digitale va installato su tutti i veicoli, anche su quelli che hanno già

montato il cronotachigrafo analogico

F06 Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che registra le attività del conducente, ma non i

dati relativi al veicolo

F07 Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che può registrare le attività di un solo

conducente

F08 Il cronotachigrafo digitale è uno strumento che memorizza dati relativi agli ultimi 5 anni

F09 Il cronotachigrafo digitale non permette la stampa dei dati relativi all’attività lavorativa del

Conducente

 

 

0201014 (1 3 5 6)

 

V01 Le carte tachigrafiche sono delle smart card che interagiscono con il cronotachigrafo

digitale, memorizzando varie informazioni relative all’attività del conducente

V02 Le carte tachigrafiche sono delle smart card che interagiscono con il cronotachigrafo

digitale, memorizzando varie informazioni relative al veicolo

V03 Le carte tachigrafiche sono di quattro tipi: carta conducente, carta azienda, carta officina e

carta controllo

V04 La carta tachigrafica del conducente è personale e non cedibile ad altro conducente

V05 La carta tachigrafica del conducente è a fondo bianco ed è personalizzata con la foto

V06 La carta tachigrafica del conducente ha validità di 5 anni

V07 La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dalla Camera di Commercio

V08 I requisiti per ottenere la carta tachigrafica del conducente sono: essere titolare di patente di

categoria C, C1 o D, D1, essere residente in Italia e non essere già titolare di un’altra carta

tachigrafica

V09 La carta tachigrafica dell’azienda facilita la gestione della flotta veicolare e consente di

ispezionare e stampare i dati di viaggio di tutti i veicoli dell’azienda

V10 La carta tachigrafica dell’azienda permette di bloccare o sbloccare il cronotachigrafo digitale

dei propri veicoli

V11 La carta tachigrafica dell’officina è a fondo rosso ed è valida per 1 anno

V12 La carta tachigrafica dell’officina serve alla calibrazione, attivazione e manutenzione del

cronotachigrafo digitale

V13 La carta tachigrafica di controllo è rilasciata alle autorità deputate ai controlli tecnicoamministrativi

in materia di sicurezza sul lavoro e alle autorità di polizia

V14 La carta tachigrafica di controllo è a fondo blu ed è valida 5 anni

V15 La carta controllo serve principalmente per effettuare il controllo del rispetto dei tempi di

guida e della velocità

F16 Le carte tachigrafiche non interagiscono in alcun modo con il cronotachigrafo digitale

F17 Le carte tachigrafiche sono di cinque tipi

F18 La carta tachigrafica del conducente ha le stesse funzioni della carta di qualificazione del

conducente

F19 La carta tachigrafica del conducente è di proprietà dell’azienda di cui è dipendente

F20 La carta tachigrafica del conducente ha validità di 10 anni

F21 La carta tachigrafica del conducente è rilasciata dagli uffici del lavoro

F22 La carta tachigrafica del conducente è revocata in caso di perdita di tutti i punti della patente

di guida

F23 La carta tachigrafica del conducente è a fondo giallo ed è valida per 3 anni

F24 La carta tachigrafica dell’azienda permette di bloccare il cronotachigrafo digitale, ma non di

sbloccarlo

F25 I conducenti che effettuano trasporti internazionali possono ottenere il rilascio di due carte

tachigrafiche

F26 La carta tachigrafica del conducente può essere utilizzata per il pagamento dei pedaggi

autostradali

F27 In caso di viaggio effettuato con due autisti (multipresenza), i due conducenti possono

scambiarsi la carta tachigrafica

F28 In caso di superamento dei limiti di velocità di oltre 40 km/h la carta tachigrafica del

conducente viene sospesa per un periodo di tre mesi

F29 In caso di guida in stato di ebbrezza la carta tachigrafica del conducente viene revocata

F30 La carta tachigrafica del conducente può essere utilizzata anche nei cronotachigrafi analogici

di tipo elettronico

 

 

0201015 (1 3 5 6)

 

V01 L’inserimento della carta tachigrafica del conducente nel cronotachigrafo digitale deve

avvenire con la chiave d’accensione inserita e il veicolo fermo

V02 La carta tachigrafica del conducente va inserita nello slot 1 e, se il cronotachigrafo digitale

la riconosce, visualizza il nome e cognome del conducente

V03 L’estrazione della carta tachigrafica del conducente può avvenire solo a veicolo fermo e con

azione volontaria

V04 Prima di estrarre la carta tachigrafica del conducente a fine giornata lavorativa è necessario

impostare il selettore del cronotachigrafo digitale sulla modalità “tempi di riposo”

V05 Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di

applicazione della normativa sociale, il conducente deve selezionare sul cronotachigrafo

digitale la modalità “OUT OF SCOPE”

F06 L’operazione di inserimento della carta tachigrafica da parte del conducente deve avvenire

prima di inserire la chiave d’accensione

F07 La carta tachigrafica deve essere inserita con veicolo in movimento

F08 Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di

applicazione della normativa sociale, il cronotachigrafo digitale si imposta automaticamente

sulla modalità “OUT OF SCOPE”

F09 Prima di estrarre la carta tachigrafica del conducente a fine giornata lavorativa è necessario

impostare il selettore del cronotachigrafo digitale sulla modalità “OUT OF SCOPE”

F10 Quando il veicolo viene impiegato in attività o servizi che esulano dal campo di

applicazione della normativa sociale, il conducente deve selezionare sul cronotachigrafo

digitale la modalità “tempi di riposo”

 

 

0201016 (1 3 5 6)

 

V01 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della propria carta tachigrafica, il

conducente ha tempo sette giorni per richiedere alla Camera di Commercio il blocco e la

sostituzione della carta stessa

V02 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica è possibile guidare

senza la carta per un periodo massimo di quindici giorni di calendario

V03 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente,

all’inizio della giornata lavorativa, deve stampare lo scontrino dei dati tecnici riportandovi

manualmente il proprio nome e cognome, numero della patente e indicando eventuali altre

attività compiute lontano dal veicolo

V04 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente, al

termine dell’attività lavorativa, deve stampare lo scontrino contenente i gruppi di tempi

registrati dall’apparecchio, completandolo con il proprio nome e cognome, numero della

patente e firma

V05 In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più

breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo

inefficiente per un periodo massimo di sette giorni

V06 In caso di rottura del cronotachigrafo digitale, il conducente deve compilare giornalmente il

retro dello scontrino con i seguenti dati: nome e cognome, numero della patente, targa del

veicolo, luogo di partenza e luogo di arrivo, chilometri percorsi, data e firma e deve

trascrivere le ore di guida e di riposo

V07 Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo analogico a uno munito di

cronotachigrafo digitale, il conducente deve terminare la compilazione del foglio di

registrazione e inserire manualmente sul cronotachigrafo digitale i tempi di guida e di riposo

già effettuati, dopo aver inserito la propria carta tachigrafica

V08 Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo digitale a uno munito di

cronotachigrafo analogico, il conducente deve stampare lo scontrino della giornata

lavorativa, compilare un foglio di registrazione e inserirlo nel cronotachigrafo analogico

F09 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, il conducente ha

tempo trenta giorni per richiedere alla Camera di Commercio il blocco e la sostituzione della

carta stessa

F10 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, il conducente ha

tempo sette giorni per richiedere alla Motorizzazione Civile il blocco e la sostituzione della

carta stessa

F11 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica, è possibile guidare

senza la carta per un periodo massimo di quarantacinque giorni di calendario

F12 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente non ha

alcun obbligo particolare

F13 In caso di smarrimento, danneggiamento o furto della carta tachigrafica il conducente deve

presentare denuncia all’ufficio del lavoro

F14 In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più

breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo

inefficiente per un periodo massimo di quindici giorni

F15 In caso di rottura del cronotachigrafo digitale si deve provvedere alla sua riparazione nel più

breve tempo possibile; è comunque consentito viaggiare con il dispositivo di controllo

inefficiente per un periodo massimo di due giorni lavorativi

F16 Passando dalla guida di un veicolo munito di cronotachigrafo analogico a uno munito di

cronotachigrafo digitale, non è necessario conservare il foglio di registrazione

 

 

0201017 (1 3 5 6)

 

V01 Dalla memoria del cronotachigrafo digitale è possibile stampare le attività di una giornata di

lavoro del conducente, gli eventi e le anomalie, gli eccessi di velocità e i dati tecnici

V02 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile

ottenere informazioni sul cronotachigrafo digitale: modello, matricola, numero di

omologazione e numero della versione del software

V03 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile

risalire ai valori caratteristici del veicolo, tra cui lo sviluppo lineare e la marcatura degli

pneumatici e la velocità massima ammessa dal limitatore

V04 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale è possibile verificare se il conducente

ha superato i limiti massimi di velocità e determinare, tra l’altro, data e ora dell’evento e

velocità massima raggiunta

F05 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla memoria dell’apparecchio è

possibile stampare gli eccessi di velocità verificatisi negli ultimi 10 anni

F06 Dalla memoria della carta tachigrafica del conducente è possibile risalire alla sua attività

lavorativa dei 365 giorni precedenti

F07 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile

risalire al tipo di motore e alla sua alimentazione

F08 Se il veicolo è munito di un cronotachigrafo digitale, dalla stampa dei dati tecnici è possibile

risalire alla marca degli pneumatici

 

 

0201018 (1 3 5 6)

 

F800

 

 

 

FIGURA 800

F801

 

 

 

FIGURA 801

F802

 

 

 

FIGURA 802

 

F803

 

 

 

FIGURA 803

 

F804

 

 

 

FIGURA 804

 

F805

 

 

 

FIGURA 805

 

F806

 

 

 

FIGURA 806

 

F807

 

 

 

FIGURA 807

 

F808

 

 

 

FIGURA 808

 

F809

 

 

 

FIGURA 809

 

F810

 

 

 

FIGURA 810

 

 

V01 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura [FIGURA 801] indica i tempi

di guida

V02 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “tempo di riposo”

[FIGURA 802]

V03 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “altri lavori” [FIGURA

803]

V04 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “tempi di disponibilità”

[FIGURA 804]

V05 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica le “interruzione di guida”

[FIGURA 805]

V06 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità “out of

scope” [FIGURA 806]

V07 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità “traghetto o

treno” [FIGURA 807]

V08 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “officina”

[FIGURA 808]

V09 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “controllo”

[FIGURA 809]

V10 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “azienda”

[FIGURA 810]

F11 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la “dimensione degli

pneumatici” [FIGURA 801]

F12 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “attività ricreative”

[FIGURA 800]

F13 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “altri lavori” [FIGURA

808]

F14 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica “riposo settimanale”

[FIGURA 809]

|F15 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità “traghetto o

treno” [FIGURA 810]

F16 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica la modalità “fuori

competenza” [FIGURA 805]

F17 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “azienda”

[FIGURA 804]

F18 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “officina”

[FIGURA 803]

F19 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica le “attività di guida”

[FIGURA 807]

F20 Sul display del cronotachigrafo digitale, il simbolo in figura indica il soggetto “controllo”

[FIGURA 805]

 

CAPITOLO 3

Disposizioni che regolano il trasporto di: a) cose b) persone

 

 

0305002 (5 6) [FIGURA 1]

 

 

Deformata

 

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la

velocità per evitare eccessive sollecitazioni ai passeggeri

V02 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la

velocità per evitare cadute dei passeggeri, soprattutto se viaggiano in piedi

V03 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la

velocità per non peggiorare il confort di marcia dei passeggeri

V04 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono ridurre sensibilmente la

velocità per evitare urti tra i passeggeri, soprattutto se viaggiano in piedi

F05 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono chiedere ai passeggeri di

slacciare le cinture di sicurezza per evitare che eventuali sobbalzi causino traumi all’addome

o al petto

F06 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono dare un annuncio via

microfono a tutti i passeggeri del sopraggiungente pericolo

F07 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus devono accelerare per passare il

tratto di strada nel minor tempo possibile

 

0305004 (5 6) [FIGURA 2]

 

 

Dosso

 

 

 

 

V01 Se il segnale raffigurato presegnala un dosso artificiale occorre moderare la velocità per non

compromettere il confort di marcia delle persone trasportate

F02 Il segnale raffigurato vieta il transito degli autosnodati

F03 Il segnale raffigurato impone un limite di velocità di 30 km/h

 

0305006 (5 6) [FIGURA 4]

 

 

Curva Destra

 

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non compromettere il

confort di marcia delle persone trasportate

V02 In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che i

passeggeri in piedi possano cadere o urtarsi tra loro

F03 Il segnale raffigurato non si incontra mai in autostrada

F04 Il segnale raffigurato preannuncia una serie di curve pericolose

F05 In presenza del segnale raffigurato occorre far sedere tutti i passeggeri in piedi

 

0305008 (5 6) [FIGURA 6]

 

 

Doppia Curva Destra

 

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non compromettere il

confort di marcia delle persone trasportate

V02 In presenza del segnale raffigurato occorre moderare la velocità per non rischiare che i

passeggeri in piedi possano cadere o urtarsi tra loro

F03 In presenza del segnale raffigurato occorre far sedere tutti i passeggeri in piedi

F04 Il segnale raffigurato impone il limite di velocità di 70 km/h ad autobus di massa

complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

F05 Il segnale raffigurato non si incontra mai sulle strade di montagna

F06 Il segnale raffigurato preannuncia una curva pericolosa a sinistra

 

0305010 (5 6) [FIGURA 17]

 

 

Discesa

 

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato bisogna evitare l’uso prolungato dei freni per non

surriscaldarli

V02 Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario

l’inserimento del rallentatore

F03 Se il veicolo ne è dotato, in presenza del segnale raffigurato può essere necessario il

disinserimento del sistema ABS

F04 In presenza del segnale raffigurato si deve rallentare usando continuamente i freni per non

danneggiare il cambio di velocità

 

0305012 (1 3 5 6) [FIGURA 23]

 

Banchina

 

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare attenzione a non avvicinarsi

troppo alla banchina perché, essendo alla guida di un veicolo molto pesante, la banchina

potrebbe cedere

V02 In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare attenzione a non avvicinarsi

troppo alla banchina perché, essendo alla guida di un veicolo con baricentro alto, potrebbe

rischiare di ribaltarsi

F03 In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve prestare particolare attenzione a non

scagliare il pietrisco presente sulla carreggiata contro i pedoni

 

0305013 (1 3 5 6)

 

V01 In presenza del segnale raffigurato, il conducente deve ricordarsi che, essendo alla guida di

un veicolo ingombrante, dovrà evitare di incrociarsi con altri veicoli all’interno della strettoia

Dare precedenza nei sensi unici alternati

 

 

 

[FIGURA 45]

 

V02 In presenza del segnale raffigurato il conducente, essendo alla guida di un veicolo

ingombrante, deve accertarsi con molta prudenza che i veicoli provenienti dal senso

contrario siano disposti a dargli la precedenza

 

Diritto precedenza nei sensi unici alternati

 

 

 

[FIGURA 53]

F03 In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un autotreno può procedere per primo

perché, essendo alla guida di un veicolo ingombrante, ha la precedenza sui veicoli di massa

minore

 

Dare precedenza nei sensi unici alternati

 

 

 

 

[FIGURA 45]

F04 In presenza del segnale raffigurato si deve accelerare nella strettoia per liberare rapidamente

il tratto a senso unico

 

 

Diritto precedenza nei sensi unici alternati

 

 

 

 

[FIGURA 53]

 

0305014 (1 3 5 6) [FIGURA 57]

Distanziamento minimo obbligatorio

 

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato può essere posto su tratti di strada dove è difficoltoso il sorpasso e vi è

presenza di molti veicoli pesanti

V02 Il segnale raffigurato può essere posto su un tratto di strada dove non si vuole che troppi

veicoli pesanti transitino contemporaneamente su un’opera d’arte (ad esempio su un

viadotto)

F03 Il segnale raffigurato è un obbligo per le autovetture e non per gli autobus o per i veicoli di

massa complessiva a pieno carico oltre 3,5 tonnellate

F04 Il segnale raffigurato fissa un limite massimo al numero di veicoli che possono transitare su

un’opera d’arte (ad esempio su un viadotto)

 

0305015 (1 3 5 6) [FIGURA 60]

 

Divieto di sorpasso autocarri

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato vieta ai veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5

tonnellate, non adibiti al trasporto di persone, di sorpassare veicoli a motore

V02 Il segnale raffigurato vieta ai veicoli per trasporto specifico, di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate e non adibiti al trasporto di persone, di sorpassare veicoli a

motore

V03 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a

3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassare i motocicli

V04 Il segnale raffigurato non impone divieti ai conducenti di autobus, anche se alla guida di

veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

V05 In assenza di altri divieti, il segnale raffigurato consente agli autocarri, di massa a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli senza motore, se la manovra può

compiersi entro la semicarreggiata

V06 In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, gli autobus, anche se di massa

a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare veicoli sia senza motore che a

motore

V07 In assenza di altri divieti, il segnale raffigurato consente agli autocarri, di massa complessiva

a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli a motore

V08 In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, gli autobus, anche se di massa

a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare gli autoarticolati

V09 Il segnale raffigurato, con pannello integrativo indicante 5 tonnellate, vieta ai veicoli che

trasportano merci, di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate, di

sorpassare veicoli a motore

F10 Il segnale raffigurato consente ai veicoli ad uso speciale, di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli a motore

F11 Il segnale raffigurato consente ai veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare autovetture

F12 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare le autovetture se non

oltrepassano la striscia longitudinale continua

F13 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare gli autocaravan di massa

complessiva a pieno carico inferiore a 3,5 tonnellate

F14 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non possono sorpassare le biciclette, anche se la

manovra può compiersi entro la semicarreggiata

F15 Il segnale raffigurato prescrive, ai veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a

3,5 tonnellate che trasportano persone, di non sorpassare i veicoli a motore

F16 Il segnale raffigurato, si riferisce ai conducenti di autobus di qualunque massa

F17 Il segnale raffigurato, non consente ai conducenti di veicoli ad uso speciale di massa

complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, di sorpassare veicoli senza motore,

anche se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata

F18 In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autocarri di

massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, possono sorpassare veicoli

senza motore anche invadendo la semicarreggiata opposta, se non è presente la striscia

longitudinale continua

F19 In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autocarri di

massa complessiva a pieno carico fino a 3,5 tonnellate, possono sorpassare altri veicoli a

motore, ma solo se la manovra può compiersi entro la semicarreggiata

F20 In presenza del segnale raffigurato, i conducenti di autobus di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, non possono sorpassare altri veicoli a motore

F21 Il segnale raffigurato, integrato con pannello indicante 5 tonnellate, vieta il transito ai veicoli

che trasportano merci se la loro massa complessiva a pieno carico supera le 5 tonnellate

 

0305016 (1 3) [FIGURA 60]

 

Divieto di sorpasso autocarri

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a

3,5 tonnellate che trasportano merci, quando circolano fuori dei centri abitati su strada a 2

corsie a doppio senso, devono mantenere tra di loro una distanza di almeno 100 metri

V02 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a

3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassare le autovetture

V03 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a

3,5 tonnellate che trasportano merci non possono sorpassarsi tra di loro

V04 Il segnale raffigurato può essere munito di pannello integrativo con un diverso valore della

massa complessiva dei veicoli ai quali vieta il sorpasso

V05 In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un’autobetoniera, di massa complessiva

a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non può sorpassare un ciclomotore

V06 In presenza del segnale raffigurato il conducente di un autogru, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non può sorpassare un motociclo anche se la

manovra può compiersi entro la semicarreggiata

V07 Il segnale raffigurato con pannello integrativo indicante 5 tonnellate, vieta ai mezzi d’opera

di massa complessiva a pieno carico superiore a 5 tonnellate di sorpassare veicoli a motore

F08 In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un’autobetoniera, di massa complessiva

a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, può sorpassare un’autovettura

F09 In presenza del segnale raffigurato, il conducente di un’autogru, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, può sorpassare un motociclo

F10 In assenza di altri divieti, in presenza del segnale raffigurato integrato con pannello

indicante 5 tonnellate, i conducenti di mezzi d’opera di massa complessiva a pieno carico

superiore a 5 tonnellate possono sorpassare altri veicoli a motore che procedono lentamente

F11 In presenza del segnale raffigurato, i veicoli per trasporto di merci, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, quando circolano fuori dei centri abitati su strada a 2

corsie per ogni senso di marcia, devono mantenere tra di loro una distanza di almeno 100

metri

 

0305017 (5 6) [FIGURA 962]

 

Parcheggio

 

 

 

Eccezione

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato indica un’area di parcheggio vietata agli autobus

F02 Il segnale raffigurato indica un’area di parcheggio riservata agli autobus

 

0305018 (5 6) [FIGURA 67]

 

 

Divieto di transito autobus

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autocarri

V02 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito alle autocaravan

V03 Il segnale raffigurato vieta il transito anche agli autobus di massa a pieno carico inferiore a

3,5 tonnellate

F04 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autobus turistici

F05 Il segnale raffigurato segnala una corsia riservata agli autobus

F06 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli scuolabus

 

0305020 (1 3 5 6) [FIGURA 69]

 

 

Divieto di transito autocarri sup.6,5 T.

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autocarri con massa

complessiva a pieno carico pari a 5 t

V02 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autobus

V03 In presenza del segnale raffigurato è vietato il transito di autocarri se sulla carta di

circolazione è indicata una massa a pieno carico superiore a 6,5 tonnellate

F04 Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli di massa superiore a 6,5 tonnellate destinati

al trasporto di persone

F05 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autoveicoli ad uso speciale di

massa superiore a 6,5 tonnellate

F06 Il segnale raffigurato vieta il transito di autobus di massa complessiva superiore a 10

tonnellate

F07 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autocarri di massa pari a 7,5

tonnellate, quando circolano completamente scarichi

 

0305021 (1 3 5 6) [FIGURA 70]

 

 

Divieto di transito a complessi di veicoli

 

 

 

V01 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di un autoveicolo trainante un

carrello-appendice

V02 Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli a motore trainanti un rimorchio

V03 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito agli autosnodati

F04 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di un autoarticolato, se circola

scarico

F05 Il segnale raffigurato vale soltanto per i veicoli adibiti al trasporto di merci

F06 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito ad un autocarro che traina un

rimorchio per imbarcazione

 

0305025 (1 3 5 6) [FIGURA 77]

 

 

 

Divieto di transito veicoli più lunghi di 10 metri

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato vieta il transito a veicoli di lunghezza superiore a quella indicata

V02 Il segnale raffigurato deve essere rispettato anche dai conducenti di autobus

V03 Il segnale raffigurato vige anche di notte

V04 Il segnale raffigurato deve essere rispettato anche dai conducenti di complessi di veicoli

F05 Il segnale raffigurato deve essere rispettato solo dai conducenti di veicoli adibiti al trasporto

di cose

F06 Il segnale raffigurato obbliga un veicolo a distanziare quello che lo segue di almeno 10 metri

F07 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di una autocarro lungo 9 metri che

traina un rimorchio leggero, anche se agganciati superano la lunghezza di 10 metri

F08 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito a tutti gli autosnodati per trasporto

di persone

 

0305026 (1 3 5 6) [FIGURA 78]

 

 

Divieto di transito veicoli più di 7,00 T.

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi una massa effettiva superiore a quella

indicata

V02 Il segnale raffigurato, integrato con apposito pannello, può vietare il transito contemporaneo

di più veicoli

V03 Il segnale raffigurato ha valore anche nei confronti degli autocarri che trasportano derrate

alimentari

V04 Il segnale raffigurato fa riferimento alla massa del veicolo al momento del transito

F05 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito ai veicoli il cui asse più caricato

ha massa superiore a quella indicata

F06 Nei centri abitati, il segnale raffigurato vige dalle ore 8.00 alle ore 20.00

F07 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autobus di massa superiore a 7

tonnellate

F08 Il segnale raffigurato vieta il transito a tutti i veicoli aventi una massa complessiva a pieno

carico superiore a 7 t, senza tener conto della loro massa al momento del transito

 

0305027 (1 3 5 6) [FIGURA 79]

 

 

 

Divieto di ransito veicoli più di 2,5 T. per asse

 

 

 

V01 Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi sull’asse più caricato una massa

effettiva superiore a quella indicata

V02 In presenza del segnale raffigurato è consentito il transito di autocarri aventi massa effettiva

per asse di 2,5 tonnellate

V03 Il segnale raffigurato vieta il transito ai veicoli aventi una massa effettiva per asse superiore

a 2,5 tonnellate

V04 Il segnale raffigurato fa riferimento alla massa gravante sull’asse al momento del transito

F05 Il segnale raffigurato vieta il transito agli autocarri di massa complessiva superiore a quella

indicata

F06 Il segnale raffigurato vale solo per autoveicoli con ruote gemellate

F07 Il segnale raffigurato vieta il transito a tutti i veicoli con massa complessiva a pieno

carico superiore a 2,5 tonnellate

 

0305031 (1 3 5 6)

 

V01 Il segnale in figura permette il transito solo agli autobus

 

Senso vietato

 

 

 

 

Eccezione

 

 

 

[FIGURA 927]

V02 Il segnale in figura indica che possono parcheggiare tutti i veicoli tranne gli autobus

 

 

Parcheggio

 

 

 

 

Eccezione

 

 

 

[FIGURA 962]

V03 Il pannello integrativo in figura può essere abbinato ad un segnale di obbligo

Eccezione

 

 

 

FIGURA 127

 

V04 Il pannello integrativo in figura può essere abbinato ad un segnale di divieto [FIGURA 127]

F05 Il segnale in figura vieta l’accesso agli autobus [FIGURA 927]

F06 Il segnale in figura vieta la sosta agli autobus

Divieto di sosta

 

 

 

Eccezione

 

 

 

[FIGURA 948]

 

F07 Il pannello integrativo può indicare la categoria di veicoli cui si applica un divieto

 

 

Eccezione

 

 

 

[FIGURA 127]

F08 Il pannello integrativo in figura non vale per gli autobus extraurbani [FIGURA 127]

 

0305034 (5 6) [FIGURA 156]

 

Semaforo trasporto pubblico

 

 

 

V01 Il semaforo in figura regola la circolazione dei veicoli in servizio di linea per trasporto di

persone

V02 Quando è accesa la barra bianca orizzontale posta in alto, il semaforo in figura impone

l’arresto ai veicoli in servizio di linea per trasporto di persone

V03 Quando è accesa la barra bianca verticale posta in basso, il semaforo in figura consente di

proseguire diritto ai veicoli di trasporto pubblico di persone

F04 Il semaforo in figura è valido solo per i veicoli che marciano su rotaie (tram, treni)

F05 Il semaforo in figura regola un passaggio a livello senza barriere

F06 Il semaforo in figura regola il transito nei pontili per l’imbarco sulle navi traghetto

F07 Il semaforo in figura, con il triangolo giallo acceso, preavvisa lavori in corso sulla

Carreggiata

 

0305035 (5 6) [FIGURA 156]

 

Semaforo trasporto pubblico

 

 

 

V01 Il semaforo in figura può avere la luce bianca orizzontale accesa

V02 Il semaforo in figura può avere la luce bianca verticale accesa

V03 Il segnale luminoso in figura indica un semaforo per i veicoli di trasporto pubblico

F04 Il semaforo in figura preannuncia lavori in corso

F05 Il semaforo in figura indica i possibili scambi dei binari tranviari

F06 Il semaforo in figura vale per i veicoli con targa militare

 

0305036 (5 6) [FIGURA 546]

 

1

 

 

 

V01 La segnaletica in figura indica una zona per la fermata degli autobus in servizio pubblico di

linea

V02 La segnaletica in figura indica lo spazio per la fermata di autobus e filobus in servizio

pubblico di linea

V03 La striscia gialla a zig zag della segnaletica in figura serve agli autobus per facilitare la

manovra di accostamento e per ripartire

V04 La segnaletica in figura vieta la sosta, ma non la fermata, anche nelle parti di strada

individuate dalla striscia gialla a zig zag

V05 La segnaletica in figura indica uno spazio per la fermata di autosnodati in servizio pubblico

di linea

F06 La segnaletica in figura indica uno spazio riservato anche alla sosta dei taxi

F07 La segnaletica in figura non consente la circolazione alle autovetture all’interno dell’area

demarcata

F08 La segnaletica in figura non consente la sosta da 20 metri prima a 20 metri dopo della

striscia gialla a zig zag

F09 La segnaletica in figura vieta agli autocarri di circolare all’interno dell’area demarcata

F10 La segnaletica in figura può anche essere realizzata con strisce di colore azzurro per autobus

di linee regionali

 

CAPITOLO 4

Documenti di circolazione e di trasporto necessari per il trasporto di cose e di persone sia a

livello nazionale che internazionale

 

0402001 (5 6)

 

V01 Il conducente di un autobus deve dimostrare, a richiesta degli agenti del traffico, di essere

titolare di qualificazione CQC in corso di validità

V02 Un autocarro, per circolare, deve essere in regola con gli obblighi assicurativi

V03 Il conducente di un autobus adibito a noleggio con conducente dotato di tachigrafo digitale

deve avere con sé la carta tachigrafica

V04 La carta tachigrafica contiene il numero di patente del conducente

V05 La carta tachigrafica è rilasciata dalla Camera di commercio

V06 Per circolare con un veicolo a motore in uno Stato non appartenente all’Unione europea

occorre il certificato di assicurazione internazionale

V07 Per guidare un filobus occorre il certificato di idoneità rilasciato dall’USTIF

V08 La carta di qualificazione del conducente viene rinnovata ogni cinque anni

V09 La qualificazione CQC deve essere rinnovata ogni cinque anni

V10 Una copia conforme dell’autorizzazione al noleggio con conducente deve essere presente a

bordo dell’autobus immatricolato in base ad essa

V11 Per rinnovare la qualificazione CQC occorre seguire un corso di formazione periodica

F12 Per guidare un autobus occorre essere titolare di certificato di abilitazione professionale di

tipo KD

F13 Per rinnovare la qualificazione CQC occorre sottoporsi a visita medica

F14 La carta tachigrafica è rilasciata dall’Ufficio Motorizzazione civile competente del territorio

di residenza del richiedente

F15 Per guidare un filobus occorre il certificato di idoneità rilasciato dalla Prefettura competente

per territorio

F16 Per guidare un filobus occorre un certificato professionale ATP rilasciato dall’Ufficio

Motorizzazione civile competente per territorio

F17 Per effettuare un servizio di autotrasporto verso un altro Stato dell’Unione europea è

necessario avere il passaporto

F18 La carta tachigrafica del conducente non ha scadenza

F19 La carta tachigrafica scade quando scade la patente

F20 La patente di guida è rilasciata dal Prefetto

 

 

0402002 (5 6)

 

V01 Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo

l’originale o una copia conforme certificata dell’autorizzazione rilasciata dallo Stato

membro sul cui territorio si trova il punto di partenza

V02 Quando si effettua un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale), a bordo dell’autobus che lo effettua deve trovarsi l’originale del foglio di

viaggio compilato dall’impresa o dall’autista

V03 Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale) deve figurare il tipo di servizio svolto

V04 Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale) deve figurare l’itinerario principale del servizio svolto

V05 Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale) deve figurare la denominazione dell’impresa che svolge il servizio

V06 I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati

in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve trovarsi a bordo del

veicolo in originale ed essere esibito su richiesta degli agenti preposti al controllo

V07 I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati

in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere i luoghi di

partenza e di destinazione del servizio

V08 I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati

in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere le date di

partenza e di fine servizio

F09 I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati

in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve trovarsi a bordo del

veicolo in copia ed essere esibito su richiesta degli agenti preposti al controllo

F10 Sul foglio di viaggio di un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale) deve figurare il numero e tipo di patenteCQC dell’autista

F11 Quando si effettua un servizio di noleggio con conducente in ambito UE (servizio

occasionale), a bordo dell’autobus che lo effettua deve trovarsi copia autenticata dell’esito

dell’ultima revisione tecnica del veicolo

F12 I trasporti di cabotaggio in Paesi UE, svolti sotto forma di servizi occasionali, sono effettuati

in base a un documento di controllo, il foglio di viaggio, che deve contenere l’elenco dei

passeggeri trasportati

F13 Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo

l’originale del documento di controllo che riporti orari e prezzi del servizio

F14 Un autobus che effettua servizi regolari nel territorio di Stati UE deve avere a bordo

l’originale del documento di controllo che riporti l’elenco dei passeggeri trasportati

 

 

CAPITOLO 5

Comportamento in caso di incidente; misure da adottare in caso di incidente o situazione

assimilabile, compresi gli interventi di emergenza quali l’evacuazione dei passeggeri, nonché

rudimenti di pronto soccorso

 

 

 

0501001 (1 2 3 5 6)

 

V01 In caso di ingombro della carreggiata per la caduta del carico, il conducente deve cercare,

per quanto possibile, di liberare il transito

V02 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo che non possa essere spostato, il

conducente deve segnalare il pericolo agli altri conducenti

V03 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, fuori dei centri abitati il

conducente deve posizionare sulla carreggiata il segnale mobile triangolare di pericolo

V04 In caso di ingombro della carreggiata con perdite di materie pericolose, il conducente deve,

tra l’altro, cercare di bloccare la perdita

V05 In caso di ingombro della carreggiata con perdite di acidi o sostanze infiammabili, il

conducente deve comportarsi come indicato dalle istruzioni di sicurezza

F06 In caso di ingombro della carreggiata per la caduta del carico, il conducente si libera da ogni

obbligo telefonando agli organi di polizia

F07 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve riparare

subito il veicolo

F08 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, nei centri abitati il conducente

deve sempre posizionare sulla carreggiata il segnale mobile triangolare di pericolo

F09 In caso di ingombro della carreggiata con perdite di materie pericolose bisogna, se possibile,

incanalarle verso una fognatura

F10 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve prima di

tutto segnalare il pericolo all’ente proprietario della strada

 

 

0501002 (1 2 3 5 6)

 

V01 In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente ha l’obbligo di fermarsi e

fornire le proprie generalità

V02 In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente ha l’obbligo di fermarsi e

fornire le informazioni utili per l’esatta ricostruzione della dinamica dell’incidente

V03 In caso di incidente con solo due veicoli coinvolti, è opportuno avvalersi del modulo di

Constatazione amichevole (denuncia di sinistro)

V04 In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare il

luogo, le modalità e la data dell’incidente

V05 In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare le

generalità dell’altro conducente

V06 In caso di utilizzo del modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare le

generalità del proprietario dell’altro veicolo

V07 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare, ove possibile, le

generalità di eventuali testimoni

V08 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare un semplice disegno

schematico indicante la posizione dei veicoli e la dinamica dell’incidente

V09 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare il numero di targa, il

numero di polizza e la compagnia assicurativa dei veicoli coinvolti

V10 Dopo un incidente stradale, se il veicolo coinvolto crea pericolo o intralcio, deve essere

portato al più presto fuori dalla carreggiata

V11 Dopo un incidente stradale, nei casi e con le modalità previste dal Codice della Strada, il

conducente deve utilizzare il segnale di veicolo fermo

V12 Il conducente, dopo un incidente stradale, qualora siano cadute dal veicolo delle sostanze

viscide, deve rimanere sul posto per segnalare manualmente il pericolo ai veicoli che

sopraggiungono

V13 Il conducente, in caso di incidente stradale ricollegabile ad un suo comportamento, ha

l’obbligo di fermarsi e di prestare assistenza a chi ha subito un danno alla persona

V14 È punibile con la reclusione il conducente, coinvolto in un incidente stradale, che non si

fermi a prestare assistenza a chi ha subito un danno alla persona

V15 In caso di incidente stradale, il conducente che si dia alla fuga è sempre passibile di arresto

V16 In caso di incidente stradale, il conducente che si fermi e presti assistenza non è, di norma,

soggetto all’arresto preventivo

V17 In caso di incidente stradale, si deve richiedere l’intervento dell’autorità quando non sia

possibile ripristinare la circolazione

V18 In caso di incidente stradale, si può richiedere l’intervento dell’autorità quando l’altro

conducente non sia in grado di esibire il certificato di assicurazione

V19 Si deve richiedere l’intervento dell’autorità quando un incidente stradale ha provocato feriti

V20 A seguito di un incidente stradale, non si devono spostare i veicoli coinvolti finché non

siano stati soccorsi eventuali feriti e la polizia non abbia rilevato tutti gli elementi utili alla

ricostruzione dell’incidente

F21 In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, il conducente non ha l’obbligo di

fermarsi e fornire le proprie generalità

F22 In caso di incidente stradale con soli danni alle cose, al conducente è consigliato di fermarsi

e fornire le proprie generalità

F23 In caso di incidente con più di due veicoli coinvolti, è opportuno avvalersi del modulo di

Constatazione amichevole (denuncia di sinistro)

F24 Nel modulo di Constatazione amichevole, è sufficiente che il conducente riporti il luogo e

modalità dell’incidente

F25 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare solo le generalità

dell’altro conducente

F26 Nel modulo di Constatazione amichevole, non è obbligatorio riportare le generalità del

proprietario dell’altro veicolo

F27 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve riportare, qualora ce ne fosse il

bisogno, le generalità di eventuali testimoni, purché non siano passeggeri trasportati

F28 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente deve obbligatoriamente compilare

solo la parte sinistra del modulo, quella destra è facoltativa

F29 Nel modulo di Constatazione amichevole, il conducente responsabile deve compilare per

forza la colonna “A”, chi ha subito il danno, invece, la colonna “B”

F30 Dopo un incidente stradale, se il veicolo coinvolto crea pericolo o intralcio, può essere

lasciato sulla carreggiata per al massimo un’ora dopo l’evento

F31 Dopo un incidente stradale, il conducente deve sempre utilizzare il segnale di veicolo fermo

F32 Il conducente, dopo un incidente stradale, qualora siano cadute dal veicolo delle sostanze

viscide, deve fermare tutti i veicoli che sopraggiungono e costringerli ad invertire la marcia

F33 Il conducente, in caso di incidente ricollegabile ad un suo comportamento, ha l’obbligo di

fermarsi, ma non di prestare assistenza

F34 È punibile con la reclusione il conducente coinvolto in un incidente stradale che non si

ferma a prestare assistenza a chi ha subito unicamente un danno alle cose

F35 In caso di incidente stradale, il conducente che si dia alla fuga non incorre nell’arresto se è

opportunamente assicurato contro tale eventualità

F36 In caso di incidente stradale, il proprietario del veicolo coinvolto è punibile con la reclusione

se i danni superano i cinquemila euro di valore

F37 In caso di incidente stradale, occorre richiedere l’intervento dell’autorità unicamente quando

il numero dei feriti è superiore a tre

F38 In caso di incidente stradale, si deve richiedere l’intervento dell’autorità quando l’altro

conducente non sia in grado di esibire la polizza di assicurazione

F39 Non si deve richiedere l’intervento dell’autorità quando un incidente ha provocato solamente

un ferito

F40 A seguito di un incidente stradale, si possono spostare i veicoli coinvolti anche se la polizia

non ha finito di rilevare gli elementi utili alla ricostruzione dell’incidente, purché siano stati

soccorsi gli eventuali feriti

 

 

0502001 (1 2 3 5 6)

 

V01 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

attivare la segnalazione luminosa di pericolo

V02 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre, se

possibile, portare il veicolo su una piazzola di sosta

V03 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

fermare il veicolo sulla corsia di emergenza, se presente

V04 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

chiamare rapidamente il soccorso stradale

F05 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

fermare immediatamente il veicolo sulla corsia di marcia attivando la segnalazione luminosa

di pericolo

F06 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

chiedere aiuto ai conducenti più vicini

F07 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

provvedere al traino del veicolo fuori del tunnel con l’aiuto di un altro autista di passaggio

F08 In caso di guasto meccanico al veicolo che lo blocchi in una galleria autostradale, occorre

attendere l’arrivo del proprio meccanico di fiducia

 

 

0502002 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nel caso ci si imbatta in un incidente in galleria che blocca o rallenta molto la marcia,

occorre attivare la segnalazione luminosa di pericolo

V02 In caso di incidente in galleria che blocca il traffico, occorre spegnere il motore lasciando la

chiave di accensione inserita

V03 In caso di incidente in galleria, se si deve scendere dal veicolo, è bene indossare il giubbotto

o le bretelle retroriflettenti

V04 In caso di incidente in galleria occorre avvertire rapidamente i servizi di emergenza

V05 In caso di incidente in galleria occorre prestare il primo soccorso ad eventuali feriti

F06 In caso di incidente in galleria occorre suonare a fondo il clacson per avvertire gli altri

conducenti

F07 In caso di incidente in galleria occorre scendere e posizionare i cunei sotto le ruote del

proprio veicolo

F08 In caso di incidente in galleria occorre avvertire con brevi colpi di clacson gli altri

automobilisti

F09 In caso di incidente in galleria occorre invertire la marcia e sgomberare il luogo

dell’incidente

F10 In caso di incidente in galleria occorre scaricare immediatamente il carico

 

 

0502003 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

provvedere a rimuovere il carico, se l’operazione risulta possibile

V02 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

presegnalare l’ostacolo mediante il segnale di veicolo fermo (triangolo)

V03 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

rendere sollecitamente libero il transito, per quanto nelle sue possibilità

F04 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

presegnalare l’ostacolo mediante il segnale di STOP

F05 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

restare a bordo del veicolo in attesa dei soccorsi

F06 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

obbligatoriamente accendere una serie di fiaccole gialle tutto intorno al tratto di strada

interessato

 

 

0502004 (1 2 3 5 6)

 

V01 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve

sollecitamente rendere libero il transito per non ostacolare il traffico sopraggiungente

V02 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve spingere il

veicolo stesso fuori della carreggiata o, se ciò non è possibile, deve collocarlo sul margine

destro della carreggiata

V03 In caso di ingombro della carreggiata per caduta del carico o per qualsiasi altra causa, il

conducente deve rimuovere l’ingombro, per quanto possibile

F04 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente non è tenuto a

spostarlo in attesa dei soccorsi, se il traffico sulla strada è scarso

F05 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta accidentale del carico, il conducente deve

evitare di spostarlo per consentire la ricostruzione corretta dell’accaduto

F06 In caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo, il conducente deve essere in

grado di riparare il guasto rapidamente, se si tratta di un veicolo pesante

 

 

0502005 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nel caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo o per caduta del carico, il

conducente deve, tra l’altro, informare l’ente proprietario della strada o un organo di polizia

V02 Nel caso di incidente che provochi l’ingombro della carreggiata per la presenza di veicoli

danneggiati che non è possibile rimuovere, il conducente deve presegnalare la zona

mediante il segnale triangolare mobile di pericolo

F03 Nel caso di ingombro della carreggiata per avaria del veicolo che non è possibile spostare , il

conducente deve informare un organo di polizia, astenendosi dal presegnalare la zona

F04 Nel caso di ingombro della carreggiata per caduta del carico non rimovibile, il conducente

può evitare di informare un organo di polizia se presegnala la zona con efficaci segnali

manuali

 

 

0502006 (1 2 3 5 6)

 

V01 Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie viscide,

infiammabili o comunque pericolose deve, tra l’altro, presegnalare la zona con il segnale

mobile di pericolo posto, se necessario, anche nel centro della carreggiata

V02 Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie pericolose deve, tra

l’altro, eseguire segnali manuali per impedire il transito dei veicoli sulla parte di carreggiata

non impedita dal segnale mobile di pericolo

V03 Chiunque non abbia potuto evitare la caduta o lo spargimento di materie viscide,

infiammabili o pericolose deve, tra l’altro, rimuoverle o spargere sul terreno, se possibile,

sabbia, terra, segatura o altro materiale idoneo a ripristinare l’aderenza

F04 Il conducente di un autoveicolo che non abbia potuto evitare lo spargimento di materie

pericolose, può evitare di presegnalare la zona con il segnale mobile di pericolo se esegue

segnali sonori per allontanare gli altri veicoli

F05 Chiunque non abbia potuto evitare la caduta di materie viscide, deve deviare il traffico in

attesa che l’ente proprietario della strada intervenga per ripristinare le condizioni ottimali

 

 

0502007 (1 2 3 5 6)

 

V01 Fuori dei centri abitati, di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di

posizione o di emergenza, è obbligatorio presegnalare il veicolo, fermo sulla carreggiata,

con il segnale triangolare mobile di pericolo

V02 Fuori dei centri abitati, di notte, è obbligatorio presegnalare con il segnale triangolare mobile

di pericolo ogni carico caduto accidentalmente dal veicolo sulla carreggiata che non sia stato

possibile rimuovere

V03 Fuori dei centri abitati è obbligatorio, anche di giorno, presegnalare un veicolo fermo sulla

carreggiata mediante il segnale triangolare di pericolo, quando il veicolo non può essere

visto nettamente a 100 metri di distanza

V04 Fuori dei centri abitati è obbligatorio, anche di giorno, presegnalare un carico

accidentalmente caduto sulla carreggiata mediante il segnale di pericolo, quando il carico

non può essere visto nettamente a 100 metri di distanza

V05 Il segnale mobile triangolare di pericolo fa parte dell’equipaggiamento obbligatorio degli

autoveicoli

V06 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto dietro al veicolo o all’ostacolo da

segnalare, ad almeno 50 metri

V07 Se il veicolo è fermo per avaria a meno di 50 metri dopo una intersezione, il segnale mobile

triangolare di pericolo deve essere posto dietro al veicolo nella posizione e alla distanza più

idonea ad essere avvistato

V08 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata in modo che sia

visibile ad una distanza di almeno 100 metri dai veicoli sopraggiungenti

F09 Fuori dei centri abitati, di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di

posizione o di emergenza, è consigliabile, ma non obbligatorio, presegnalare il veicolo

fermo sulla carreggiata, con il segnale triangolare mobile di pericolo

F10 Di notte, il triangolo mobile di pericolo deve essere obbligatoriamente usato per segnalare il

veicolo fermo per avaria nel caso non sia visibile da almeno 150 metri di distanza

F11 Fuori dei centri abitati, anche di giorno, è facoltativo presegnalare mediante il segnale di

pericolo un carico accidentalmente caduto sulla carreggiata che non può essere visto

nettamente a 100 metri di distanza, purché il carico occupi una sola corsia

F12 Di notte, quando mancano o sono insufficienti le luci posteriori di posizione o di emergenza,

è obbligatorio presegnalare il veicolo fermo con il segnale triangolare mobile di pericolo

anche nei centri abitati

F13 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sopra al carico accidentalmente

caduto sulla carreggiata

F14 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata in modo che sia

visibile ad una distanza di almeno 50 metri dai veicoli sopraggiungenti

 

 

0502008 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla corsia occupata dal veicolo

fermo o dal carico caduto

V02 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata ad almeno un

metro dal bordo esterno di essa

F03 Nel caso di carreggiata a più corsie, il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere

posto sulla corsia immediatamente a sinistra del veicolo fermo o del carico caduto

F04 Il segnale mobile triangolare di pericolo deve essere posto sulla carreggiata ad almeno un

metro dalla striscia di separazione dei sensi di marcia

 

 

0502009 (1 2 3 5 6)

 

V01 Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente

deve rendersi visibile indossando il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità

V02 Il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità, da usare durante le operazioni di

presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, devono essere di tipo approvato

V03 Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente

deve indossare il giubbotto ad alta visibilità anche se si trova sulle corsie di emergenza o

sulle piazzole di sosta

V04 Per effettuare le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, è vietato al

conducente scendere dal veicolo e camminare sulla strada senza indossare il giubbotto ad

alta visibilità

F05 Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, è facoltativo

l’uso del giubbotto o delle bretelle retroriflettenti ad alta visibilità

F06 Durante le operazioni di presegnalazione con il segnale mobile di pericolo, il conducente

non deve indossare il giubbotto ad alta visibilità se si trova sulle corsie di emergenza o sulle

piazzole di sosta

F07 Il conducente deve indossare il giubbotto ad alta visibilità di notte, anche nei centri abitati,

qualora il suo veicolo sia fermo sulla carreggiata per un guasto

 

 

0503001 (1 2 3 5 6)

 

V01 Di norma, non si può trainare o essere trainati da più di un veicolo

V02 Salvo eccezioni, un veicolo può trainare un altro veicolo in avaria su strade urbane ed

extraurbane secondarie

V03 Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli

può essere realizzato mediante aggancio con catena, purché idoneamente segnalata

V04 Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli

può essere realizzato mediante aggancio con barra rigida, purché idoneamente segnalata

V05 Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli

può essere realizzato mediante aggancio con cavo di acciaio, purché idoneamente segnalato

V06 Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra due veicoli

può essere realizzato mediante aggancio con fune idonea allo scopo, purché idoneamente

segnalata

V07 Il traino di un veicolo in situazione di emergenza deve essere idoneamente segnalato

V08 Il traino di un veicolo in avaria è vietato in autostrada, salvo che il traino venga eseguito da

veicolo autorizzato al soccorso stradale

V09 Durante le operazioni di traino, il veicolo trainato deve mantenere in funzione la

segnalazione luminosa di pericolo

V10 Durante le operazioni di traino, se il veicolo trainato non può attivare la segnalazione

luminosa di pericolo, deve mantenere esposto, sul lato rivolto alla circolazione, il segnale

mobile di pericolo o il pannello per carichi sporgenti

V11 Durante le operazioni di traino in situazione di emergenza, il collegamento tra i due veicoli

deve essere idoneamente segnalato in modo da essere avvistato e risultare chiaramente

percepibile da parte degli altri utenti della strada

F12 Durante le operazioni di traino, il veicolo trainante deve mantenere attivata la segnalazione

luminosa di pericolo

F13 Il veicolo trainante un altro veicolo in avaria deve essere di almeno il 60% più pesante

F14 Un veicolo può sempre trainare un altro veicolo in avaria

F15 In situazioni di emergenza, il collegamento di traino tra due veicoli può essere realizzato

solo attraverso catena o barra rigida

F16 Il traino di un veicolo in avaria non deve essere necessariamente segnalato

F17 Durante le operazioni di traino, il veicolo trainato deve accendere la luce posteriore per

nebbia in mancanza di altra idonea segnalazione

F18 Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra due veicoli

deve avvenire mediante aggancio con cavo elettrico

F19 Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra i due veicoli

può avvenire solo a condizione che il veicolo trainante sia munito di gancio di traino

omologato

F20 Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, il collegamento tra due veicoli

non deve essere più lungo di 1 metro

F21 Durante le operazioni di traino in situazioni di emergenza, sia il veicolo trainante che quello

trainato devono mantenere in funzione l’indicatore di direzione destro

F22 Il traino di un veicolo in avaria può essere realizzato solo se il veicolo trainante ha cilindrata

del motore superiore a quella del veicolo trainato

 

 

CAPITOLO 6

Precauzioni da adottare in caso di rimozione e sostituzione delle ruote

 

 

 

0602001 (5 6)

 

V01 Quando si effettua il cambio di una ruota di un autobus è necessario fermarsi in un luogo

sicuro e, se è possibile farlo in condizioni di sicurezza, far scendere le persone trasportate

V02 Se, per necessità, è necessario cambiare la ruota di un autobus sulla corsia di emergenza o su

una piazzola di sosta di un’autostrada, è opportuno non far scendere i passeggeri dal veicolo

V03 Quando si cambia una ruota di un autobus, non è sempre obbligatorio far scendere i

passeggeri

V04 Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus, qualora il veicolo ingombri anche

solo parzialmente la carreggiata, deve essere segnalato ai veicoli che sopraggiungono con il

segnale mobile di pericolo

V05 Prima di effettuare il cambio di una ruota su un mezzo pesante, inserire il freno di

stazionamento e applicare i cunei alle altre ruote per evitare spostamenti accidentali del

veicolo

V06 Il cambio di una ruota di un autocarro o di un autobus deve essere effettuato, se possibile, su

una strada piana

V07 I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota su un mezzo pesante,

possono sollevare fino a 20 tonnellate

V08 Con il martinetto idraulico in dotazione di un autobus per la sostituzione di una ruota è

possibile sollevare l’autobus stesso, anche se carico

V09 Il martinetto idraulico va posizionato vicino alla ruota da sostituire ed è necessario farlo

appoggiare al telaio per il corretto sollevamento del veicolo

V10 Non bisogna attivare la valvola di scarico del martinetto idraulico, per abbassarlo, quando si

è ancora sotto al veicolo, al fine di evitare di essere schiacciati dallo stesso

V11 Se possibile, quando si solleva il veicolo per cambiare una ruota, è consigliabile mettere una

tavoletta di legno sotto il martinetto idraulico per evitare che per il peso si affossi nel terreno

V12 Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota è opportuno avere a portata di

mano la ruota di scorta e gli attrezzi necessari, affinché il veicolo resti sollevato per il minor

tempo possibile

V13 Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota allentare i dadi, se necessario

aiutandosi con una leva

V14 Prima di sollevare il veicolo per la sostituzione di una ruota, assicurarsi di avere tutto

l’occorrente per effettuare l’operazione

V15 Una volta montata la ruota di scorta su un autocarro o un autobus, dopo pochi chilometri di

percorrenza, è necessario serrare nuovamente i dadi per essere sicuri del fissaggio

V16 Quando si cambia una ruota, è necessario serrare i dadi con sequenza “a croce” e poco alla

volta, per far sì che la ruota si avvicini correttamente al mozzo

V17 Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi di riposizionare il

distanziale, se presente

V18 Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato occorre assicurarsi che le due ruote non

sfreghino tra di loro durante la marcia, per evitare pericolosi surriscaldamenti

F19 Quando si cambia una ruota di un autobus lungo la corsia di emergenza di un’autostrada, se i

passeggeri lo chiedono, si può farli scendere dal veicolo

F20 In caso di cambio ruota su di un autobus non far mai scendere i passeggeri dal veicolo

F21 Prima di sollevare l’autobus per effettuare il cambio ruota è di norma obbligatorio far

scendere i passeggeri

F22 Quando si cambia ruota di un rimorchio è di norma obbligatorio sganciarlo dalla motrice

F23 Prima di effettuare il cambio ruota bisogna inserire il freno di stazionamento, ma non è

necessario applicare i cunei ferma ruota se il veicolo è su strada piana

F24 Prima di cambiare una ruota di un mezzo pesante è sufficiente applicare un solo cuneo ferma

ruota, se si è inserito il freno di stazionamento

F25 Per poter sollevare un autobus con il martinetto idraulico in dotazione per la sostituzione di

una ruota, è necessario far scendere tutti i passeggeri

F26 I martinetti idraulici in dotazione per la sostituzione di una ruota di un mezzo pesante

possono sollevare fino a 900 Kg

F27 È possibile posizionare il martinetto idraulico in qualunque parte del veicolo

F28 Quando si solleva il veicolo con il martinetto idraulico, non si devono utilizzare tavolette

di legno perché si tratta di materiale infiammabile

F29 In caso di sostituzione di una ruota di un autocarro o di un autobus, la ruota di scorta deve

essere tolta dal suo vano solo dopo aver sollevato il veicolo con il martinetto idraulico

F30 Quando si cambia una ruota, una volta messo il veicolo in sicurezza, è opportuno sollevarlo

immediatamente con il martinetto idraulico e solo dopo prendere tutto l’occorrente per

effettuare l’operazione

F31 Gli autobus e gli autocarri, in caso di foratura di uno pneumatico, devono utilizzare il

ruotino al posto della ruota di scorta

F32 Una volta montata la ruota di scorta di un autocarro o di un autobus, non è consigliato

fermarsi per controllare il serraggio dei dadi

F33 Quando si monta la ruota di scorta non bisogna serrare i dadi a fondo, per non danneggiarne

il filetto

F34 Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, non è necessario riposizionare il

distanziale

F35 Quando si sostituisce la ruota di un asse gemellato, bisogna assicurarsi che le ruote

gemellate siano con i fianchi perfettamente a contatto tra di loro, così da ruotare in sincrono

 

 

CAPITOLO 7

Disposizioni che regolano dimensione e massa dei veicoli; disposizioni che regolano i

dispositivi di limitazione della velocità

 

 

0701001 (1 2 3 5 6)

 

V01 Salvo i veicoli ATP, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere larghezza massima

non superiore a 2,55 metri

V02 Salvo eccezioni, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere altezza massima non

superiore a 4 metri

V03 Ogni veicolo, esclusi autobus e i semirimorchi, deve avere lunghezza massima non superiore

a 12 metri

F04 Salvo eccezioni, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere altezza massima non

superiore a 5 metri

F05 La lunghezza massima non superiore dei veicoli non è fissata per norma, in quanto dipende

dal carico trasportato

F06 Salvo i veicoli ATP, ogni veicolo, compreso il suo carico, deve avere larghezza massima

non superiore a 2,75 metri

F07 Negli autotreni e autoarticolati, il rimorchio o semirimorchio devono avere una larghezza

inferiore alla motrice di almeno 5 centimetri

 

 

0701002 (1 2 3 5 6)

 

V01 La lunghezza massima di un autoarticolato è di 16,50 metri, purché l’avanzamento ralla

abbia particolari caratteristiche

V02 La lunghezza massima di un autoarticolato con avanzamento ralla di 3 metri rispetto alla

parte anteriore del semirimorchio è di 15,50 metri

V03 La lunghezza massima di un autosnodato o di un autobus con rimorchio è di 18,75 metri

V04 La lunghezza massima di un autotreno è di 18,75 metri, purché il complesso dei veicoli

abbia particolari misure

V05 Le bisarche (autoveicoli per trasporto di altri autoveicoli) possono avere lunghezza massima

differente da quella prevista per altri veicoli

F06 La lunghezza massima di un autoarticolato è di 18,75 metri

F07 La lunghezza massima di un autotreno è di 19,35 metri, se dotato di sospensioni

pneumatiche sugli assi del rimorchio

F08 Un rimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore del 60% di quella della motrice

F09 Un rimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore di 9 metri

F10 Un semirimorchio non deve mai avere lunghezza maggiore di 10,75 metri

 

0701003 (1 2 3 5 6)

 

V01 La carreggiata di un veicolo è la distanza fra il centro delle impronte a terra degli pneumatici

di uno stesso asse

V02 Per interasse (passo) di un veicolo a due assi si intende la distanza fra i centri dei due assi

V03 Lo sbalzo di un veicolo è la parte che sporge anteriormente o posteriormente rispetto all’asse

più estremo anteriore o posteriore rispettivamente

F04 La carreggiata di un veicolo è la distanza fra un parafango e l’altro dello stesso asse

F05 Per interasse (passo) di un veicolo a due assi si intende la distanza fra il centro delle ruote di

uno stesso asse

F06 Per sbalzo di un veicolo si intende la pendenza massima che esso può superare quando

circola a vuoto

 

 

0701004 (1 2 3 5 6)

 

V01 I conducenti che si mettono alla guida di un mezzo pesante devono tenere presente che,

generalmente, tali veicoli presentano sbalzi notevoli

V02 Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell’affrontare una ripida salita o un forte dislivello

stradale occorre conoscere l’angolo massimo di attacco che si può affrontare

V03 Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell’affrontare una salita o un dislivello stradale

occorre moderare la velocità

V04 Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell’affrontare una discesa ripida o un forte dislivello

stradale occorre conoscere l’angolo massimo di uscita che si può affrontare

V05 Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, nell’affrontare una discesa o un dislivello stradale

occorre moderare la velocità

V06 In un veicolo a motore, lo sbalzo anteriore aumenta la larghezza della fascia di ingombro

V07 Su un veicolo dotato di sbalzi notevoli, aumenta la difficoltà a mantenere la corretta

traiettoria in curva e nelle svolte

V08 Se si effettua una svolta con un veicolo dotato di sbalzi notevoli, occorre tenere presente

che, con le estremità anteriore o posteriore del veicolo, si potrebbe invadere il marciapiede

V09 Se si effettua una svolta con un veicolo dotato di sbalzi notevoli, occorre tenere presente

che, con le estremità anteriore o posteriore del veicolo, si potrebbero urtare pedoni o ciclisti

in transito nelle vicinanze

F10 Il conducente alla guida di un mezzo pesante deve tenere presente che, generalmente, tali

veicoli presentano sbalzi notevoli anteriormente, ma non posteriormente

F11 Quando si è alla guida di un mezzo pesante dotato di sbalzi importanti, non si possono

percorrere strade dove sono presenti dossi artificiali

F12 Gli sbalzi di cui sono dotati i veicoli pesanti sono tra l’altro previsti per facilitare le manovre

di parcheggio

F13 Gli autobus urbani non possono avere sbalzi superiori ai dieci centimetri per non rischiare di

urtare i pedoni sul marciapiede

F14 I veicoli pesanti che hanno sbalzi superiori ai quaranta centimetri devono essere di norma

dotati di uno specchio retrovisore supplementare

F15 I veicoli pesanti non possono avere, di norma, sbalzi di lunghezza superiore ai quaranta

centimetri

F16 Gli sbalzi sono vietati sugli autobus extraurbani, perché ne compromettono la tenuta di

strada

 

 

0701005 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 2 assi è di 18

tonnellate (ad eccezione di particolari autobus)

V02 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 assi è di 25

tonnellate (oppure di 26 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)

V03 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 4 assi è di 25

tonnellate (oppure di 32 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)

V04 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati dipende dal totale

degli assi di cui è dotato il veicolo

V05 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 o più assi

dipende anche dalla presenza o meno di sospensioni pneumatiche e ruote gemellate

F06 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 2 assi è di 8

tonnellate (ad eccezione di particolari autobus)

F07 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 3 assi è di 15

tonnellate (oppure di 16 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)

F08 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati a 4 assi è di 40

tonnellate (oppure di 44 tonnellate se sono rispettate particolari prescrizioni)

F09 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati dipende dal tipo di

pneumatici di cui è dotato il veicolo

F10 Il limite di massa complessiva a pieno carico per i veicoli a motore isolati è di 15 tonnellate,

salvo che trasportino liquidi

 

0703001 (5 6)

 

V01 La lunghezza massima di un autobus a 2 assi è di 13,50 metri

V02 La lunghezza massima di un autobus a 3 o più assi è di 15 metri

V03 L’altezza massima di autobus e filobus destinati a servizi pubblici di linea urbani e

suburbani, circolanti su itinerari prestabiliti, non deve superare 4,30 metri

V04 L’altezza massima degli autoveicoli adibiti al trasporto di container non deve superare 4,30

metri

F05 La lunghezza massima di un autobus a 2 assi è di 15 metri

F06 La lunghezza massima di un autobus a 3 o più assi è di 18,75 metri

F07 Ogni veicolo, esclusi autobus e i semirimorchi, deve avere lunghezza massima non superiore

a 13,50 metri

 

 

0704001 (1 2 3 5 6)

 

V01 La fascia di ingombro di un veicolo è la corona circolare occupata dal veicolo stesso quando

percorre una curva con il minimo raggio possibile di sterzata

V02 Le dimensioni della fascia di ingombro di un veicolo non sono indicate nella carta di

circolazione

V03 La fascia di ingombro di un veicolo deve rispettare determinati limiti di raggio fissati dalle

norme

V04 La fascia di ingombro di un veicolo deve avere il raggio esterno non superiore a 12,50 metri

V05 La fascia di ingombro di un veicolo deve avere il raggio interno superiore a 5,30 metri

V06 Ogni veicolo a motore, o complesso di veicoli, compreso il relativo carico, deve potersi

inserire in una corona circolare di raggio esterno 12,50 metri e raggio interno 5,30 metri

F07 Ogni veicolo a motore o complesso di veicoli deve potersi iscrivere in una corona circolare

larga 5,30 metri e di raggio interno pari a 7,20 metri

F08 La fascia di ingombro di un veicolo figura sempre nella carta di circolazione

F09 La fascia di ingombro di un veicolo diminuisce con l’aumentare dell’angolo di sterzata

F10 La fascia di ingombro di un veicolo diminuisce con l’aumentare della sua lunghezza

F11 La fascia di ingombro di un veicolo aumenta con l’aumentare della sua massa

F12 Ogni veicolo a motore o complesso di veicoli deve potersi iscrivere in una corona circolare

larga 5,20 m e di raggio esterno pari a 16,50 metri

F13 Gli autobus e gli autocarri, a differenza degli altri veicoli, devono potersi iscrivere in una

corona circolare larga 8,20 metri e di raggio interno pari 6,30 metri

 

 

0704002 (1 2 3 5 6)

 

V01 La fascia d’ingombro è la corona circolare che il veicolo occupa, sul piano stradale,

nell’effettuare una curva o una svolta

V02 La fascia d’ingombro si riduce se il veicolo è dotato di asse autosterzante posteriore

V03 La fascia d’ingombro aumenta all’aumentare degli sbalzi del veicolo

F04 La fascia d’ingombro è lo spazio in larghezza che il veicolo occupa su strada rettilinea

F05 La fascia d’ingombro aumenta se il veicolo è dotato di più assi sterzanti

F06 La fascia d’ingombro non deve essere superiore alla larghezza del veicolo con il suo carico

 

 

0705001 (1 2 3 5 6)

 

V01 Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, il dispositivo chiude la mandata del gasolio da

parte del sistema di iniezione

V02 Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, si crea una strozzatura del tubo di scarico

tramite l’azionamento di un’apposita valvola a farfalla

V03 Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, la fase di scarico del motore diventa in pratica

una fase di compressione che frena/rallenta il veicolo

F04 Il freno motore dei veicoli pesanti può essere utilizzato solo su strade in discesa

F05 Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, la fase di scarico del motore diventa una fase

di aspirazione che frena/rallenta il veicolo

F06 Azionando il freno motore dei veicoli pesanti, il dispositivo disinnesta automaticamente la

frizione per sfruttare l’inerzia del veicolo

 

 

0705002 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il freno-motore è particolarmente importante per ridurre il rischio di possibile

surriscaldamento degli elementi frenanti

V02 Il freno-motore ed il rallentatore non sono dispositivi uguali, ma hanno funzioni analoghe

V03 Il dispositivo “freno motore” può essere integrato con il rallentatore e con l’impianto di

frenatura di servizio in un unico sistema a controllo elettronico

V04 Con l’azione del solo freno-motore non è possibile fermare il veicolo in distanze ragionevoli

in tutte le situazioni di marcia

V05 Innestando un basso rapporto del cambio si ottiene un maggior effetto frenante del motore

V06 L’effetto frenante del motore a scoppio è, generalmente, maggiore di quello del motore

Diesel

F07 Il freno motore è particolarmente efficiente sui veicoli elettrici

F08 Il freno motore è azionato tramite il “manettino” del freno di stazionamento a molla, quando

lo stesso viene portato a fine corsa

F09 Il freno motore funziona meglio quando il cambio è in folle

F10 Il freno motore è un dispositivo che serve a mantenere frenato il veicolo quando è in sosta su

strada in pendenza

F11 Il freno motore ed il rallentatore si azionano assieme al freno di servizio in caso di pericolo

immediato

F12 L’effetto frenante del motore Diesel è, generalmente, maggiore di quello del motore a

Scoppio

 

 

0705003 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il rallentatore ed il freno motore integrano il sistema di frenatura di servizio

V02 Il rallentatore può essere di tipo idraulico o elettromagnetico

V03 Il rallentatore idraulico è posto all’uscita del cambio ed è collegato con l’albero di

trasmissione

V04 Il rallentatore idraulico necessita di uno scambiatore di calore per evitare surriscaldamenti

V05 Utilizzando il rallentatore idraulico, il minore o maggiore rallentamento del veicolo è legato

dalla quantità d’olio che entra nel rallentatore stesso

V06 In genere, il comando del rallentatore idraulico è ottenuto tramite un dispositivo a leva o a

pedale, che consente vari livelli di frenatura

V07 Il rallentatore elettromagnetico è schematicamente composto da uno statore e da un rotore

V08 Nel rallentatore elettromagnetico, lo statore è fissato al telaio mentre i dischi del rotore sono

vincolati all’albero di trasmissione

V09 Attivando il rallentatore elettromagnetico, viene generato un potente campo magnetico che

si oppone alla rotazione del rotore e quindi dell’albero di trasmissione

V10 Il rallentatore elettromagnetico genera una forte quantità di calore che deve essere smaltita

V11 Nel rallentatore idraulico viene utilizzato uno speciale olio che genera attrito e si oppone alla

rotazione

V12 L’olio del rallentatore idraulico può raggiungere elevate temperature

V13 Il comando del rallentatore idraulico può essere sul volante

F14 Sui veicoli molto pesanti si possono montare sia il rallentatore idraulico che quello

elettromagnetico insieme, purché siano disposti in serie

F15 Nel rallentatore elettromagnetico, lo statore è fissato al piantone dello sterzo mentre i dischi

del rotore sono calettati sull’albero primario del cambio

F16 Il rallentatore elettromagnetico accumula energia centrifuga durante le curve per ricaricarsi

F17 Il rallentatore elettromagnetico è composto da un interruttore magnetotermico e da un

diffusore

F18 L’uso del rallentatore idraulico comporta una maggiore usura dei materiali di attrito degli

elementi frenanti ed un maggior riscaldamento dei tamburi

F19 Il rallentatore può essere di tipo pneumatico o pneumoidraulico

F20 Il rallentatore idraulico non necessita di uno scambiatore di calore, perché utilizza le propria

scatola metallica per il raffreddamento ad aria

F21 Il rallentatore elettromagnetico è più leggero di quello idraulico

F22 Il rallentatore idraulico è posto tra la coppia conica ed i semiassi

F23 Il rallentatore idraulico consente il bloccaggio immediato delle ruote motrici

 

 

0705004 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il rallentatore (retarder) può venire usato anche assieme al freno motore

V02 Il rallentatore può essere del tipo idraulico, elettromagnetico o a circolazione di acqua

(aquatarder)

V03 Con l’azione del solo rallentatore non si può fermare il veicolo in una distanza ragionevole

in ogni situazione di marcia

V04 Il rallentatore elettromagnetico deve essere periodicamente pulito da polvere e terriccio

V05 II rallentatore elettromagnetico tende a surriscaldarsi maggiormente di quello idraulico

V06 Il rallentatore elettromagnetico è più pesante di quello idraulico

V07 Il rallentatore elettromagnetico può sopportare carichi frenanti minori rispetto a quello

idraulico

F08 Il rallentatore idraulico agisce direttamente sugli elementi frenanti delle ruote motrici

F09 Il rallentatore idraulico deve essere periodicamente svuotato dell’olio e pulito con dello

sgrassante

F10 Il rallentatore non deve essere usato assieme al freno motore

F11 Il rallentatore idraulico è raffreddato ad aria

F12 Il rallentatore idraulico è più usato perché quello elettromagnetico consuma molta corrente

F13 Il rallentatore idraulico fa parte dell’impianto di frenatura pneumoidraulico

F14 Il rallentatore idraulico è di più agevole montaggio rispetto a quello elettromagnetico

 

 

0705005 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il limitatore di velocità è un dispositivo che interviene sull’iniezione del combustibile

V02 Il limitatore di velocità è un dispositivo la cui funzione è quella di regolare l’alimentazione

di combustibile al motore, al fine di limitare la velocità del veicolo ad un valore stabilito

V03 Il limitatore di velocità deve essere di tipo omologato e montato da officina autorizzata

V04 Il limitatore di velocità, montato da officina autorizzata, comporta l’obbligo

dell’aggiornamento della carta di circolazione

V05 Il limitatore di velocità deve essere inviolabile, cioè non deve essere possibile aumentare o

spostare temporaneamente o permanentemente il livello della limitazione di velocità

V06 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 100 km/h

V07 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 90 km/h

V08 A bordo dei veicoli che montano il limitatore di velocità, deve essere presente una copia del

certificato di installazione

V09 A bordo dei veicoli che montano il limitatore di velocità, deve essere presente una copia

dell’attestazione di apposizione dei sigilli da parte di officina autorizzata

V10 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra

l’altro, il numero e la data di redazione del certificato

V11 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra

l’altro, il numero di omologazione e di matricola del limitatore

V12 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra

l’altro, il numero di telaio e di targa del veicolo su cui è montato

V13 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità deve risultare, tra l’altro,

la dichiarazione che il limitatore è stato omologato per il tipo di veicolo su cui è montato

V14 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autobus immatricolati dopo il 1

ottobre 2001

V15 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri, di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, immatricolati dopo il 1 ottobre 2001

V16 Su un veicolo dotato di motore Diesel, il limitatore di velocità interviene sulla mandata della

pompa di iniezione oppure degli iniettori pompa

F17 Il limitatore di velocità viene regolato dal conducente a mezzo di una leva posta sul

cruscotto

F18 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 80 km/h

F19 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autobus deve essere di 110 km/h

F20 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 80 km/h

F21 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 70 km/h

F22 La velocità massima consentita dal limitatore ad un autocarro, di massa complessiva a pieno

carico superiore a 3,5 tonnellate, deve essere di 100 km/h

F23 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri

F24 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autocarri di massa superiore a 7,5

tonnellate

F25 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autobus di massa superiore a 5

tonnellate

F26 Il limitatore di velocità deve essere montato su tutti gli autobus con più di 22 posti a sedere

F27 Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente sui percorsi urbani

F28 Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente quando circola su autostrade

con 3 o più corsie per senso di marcia

F29 Il limitatore di velocità può essere disattivato dal conducente in caso di emergenza

F30 Il limitatore di velocità è raffreddato ad acqua

F31 Il limitatore di velocità interviene sul rallentatore, potenziandone l’effetto

F32 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra

l’altro, l’esito positivo della revisione triennale

F33 Sulla copia del certificato di installazione del limitatore di velocità devono risultare, tra

l’altro, le generalità del tecnico che lo ha installato

 

 

0705006 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il montaggio del limitatore di velocità è obbligatorio per i veicoli M2, M3, N2, N3

immatricolati dopo il 1 ottobre 2001

V02 La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene accertando la presenza

della apposita targhetta, conforme alle norme, e del certificato di installazione

V03 Il dispositivo limitatore di velocità agisce, se presente, sulla pompa di iniezione del veicolo

V04 Sono esentati dall’obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità gli autobus

urbani

V05 La circolazione con limitatore di velocità alterato comporta la sanzione accessoria della

revoca della patente di guida

V06 Il limitatore di velocità favorisce la riduzione dell’inquinamento atmosferico

F07 Il montaggio del limitatore di velocità è obbligatorio solo per gli autobus

F08 Il dispositivo limitatore di velocità blocca il pedale dell’acceleratore

F09 Il dispositivo limitatore di velocità agisce sul freno di soccorso

F10 Il montaggio del limitatore di velocità può essere eseguito da qualsiasi officina meccanica

F11 Sono esentati dall’obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità solo i veicoli

militari o appartenenti ai corpi di polizia

F12 E’ esentato dall’obbligo del montaggio del dispositivo limitatore di velocità qualsiasi veicolo

che faccia un servizio di linea

F13 La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene provando il veicolo su

strada

F14 La circolazione con limitatore di velocità alterato comporta la sospensione della patente da

15 giorni a tre mesi

F15 La verifica del corretto montaggio del limitatore di velocità avviene mediante certificato

rilasciato dalla Motorizzazione Civile

 

 

CAPITOLO 8

Limitazione del campo visivo legata alle caratteristiche del veicolo

 

 

0801001 (1 2 3 5 6)

 

V01 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale destro permette la visione

indiretta di un tratto di strada retrostante, a destra del veicolo

V02 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore grandangolare consente di allargare l’angolo di

visibilità controllato dal retrovisore principale

V03 In un veicolo pesante, lo specchio d’accostamento permette di visualizzare la zona

sottostante la portiera lato passeggero

V04 In un veicolo pesante, lo specchio anteriore permette di vedere meglio la parte bassa della

zona anteriore del veicolo

V05 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale sinistro permette la visione

indiretta di un tratto di strada retrostante, a sinistra del veicolo

F06 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno principale destro permette la visione

indiretta anche di un tratto di strada retrostante, a sinistra del veicolo

F07 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore grandangolare consente al conducente di

visualizzare il tetto del veicolo

F08 In un veicolo pesante, lo specchio d’accostamento permette di visualizzare la zona

sottostante la portiera lato conducente

F09 In un veicolo pesante, gli specchi retrovisori possono essere integralmente sostituiti da

telecamere

F10 In un veicolo pesante, lo specchio retrovisore esterno deve essere chiuso quando si circola in

Autostrada

 

 

0801002 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dai montanti della

carrozzeria

V02 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, a causa dell’altezza del

veicolo stesso

V03 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dalla cattiva

disposizione del carico

V04 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dall’assenza del lunotto

posteriore

F05 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dalla presenza del

lunotto posteriore

F06 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, da specchi retrovisori

troppo grandi

F07 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dai tergicristallo

F08 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dalla presenza

dell’estintore

F09 Il campo di visibilità in un autoveicolo può essere limitato, tra l’altro, dal parabrezza

realizzato con vetro temperato

 

 

0801003 (1 2 3 5 6)

 

V01 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare di lasciare sul

cruscotto cartine, agende, appunti, in particolare se di colore chiaro, perché potrebbero

creare pericolosi riflessi sul parabrezza

V02 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario sostituire le spazzole

tergicristallo quando non sono più in buono stato di efficienza

V03 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare di tenere accese

le luci interne del veicolo nelle ore di buio, perché limitano l’adattamento dell’occhio alla

visione notturna

V04 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario evitare l’appannamento

del parabrezza e delle vetrate laterali

V05 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada, è necessario che il sedile di guida sia

regolato correttamente in altezza

V06 La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere consente di vedere zone altrimenti non

visibili direttamente dal conducente

V07 Alla guida di un mezzo pesante bisogna considerare che la visibilità indiretta attraverso

specchi o telecamere, lascia comunque delle “zone d’ombra” (angoli morti della visuale)

dove non è possibile scorgere veicoli o pedoni

V08 La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere è efficace solo se gli stessi sono

orientati correttamente

V09 La corretta regolazione degli specchietti retrovisori dei mezzi pesanti è un elemento

fondamentale per la riduzione degli incidenti che li vedono coinvolti

V10 Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti, bisogna considerare

che la visibilità della parte laterale destra della strada è particolarmente importante

F11 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario evitare di usare le alette

parasole

F12 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario accendere le luci interne

del veicolo in ogni condizione di scarsa visibilità

F13 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario sostituire le spazzole

tergicristallo ad ogni cambio del filtro del gasolio

F14 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario oscurare completamente i

finestrini laterali destri quando il sole tramonta da quel lato

F15 Per garantire una miglior visibilità diretta della strada è necessario pulire la parte interna del

parabrezza con un panno leggermente cosparso di grasso siliconato

F16 La visibilità indiretta attraverso specchi o telecamere consente di annullare totalmente le

“zone d’ombra”, coprendo tutti gli angoli morti della visuale della strada

F17 Gli specchi retrovisori non devono essere orientati prima di partire, ma solo dopo aver

percorso alcuni chilometri, per fare in modo che il veicolo si assesti

F18 Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti occorre considerare

le condizioni atmosferiche, in particolar modo il vento

F19 Per una corretta regolazione degli specchi retrovisori dei mezzi pesanti bisogna tenere

presente l’eventualità che il conducente indossi occhiali da vista

F20 Gli specchi retrovisori dei mezzi pesanti si orientano automaticamente all’atto

dell’inserimento della carta tachigrafica nel cronotachigrafo digitale

 

 

0801004 (5 6)

 

V01 Gli specchi interni degli autobus servono per verificare la situazione a bordo del veicolo nei

pressi delle porte di discesa e salita dei passeggeri

V02 Alle fermate, per garantire una sicura discesa o salita dei passeggeri occorre verificare

attentamente la posizione dei passeggeri e degli utenti nelle vicinanze, sia attraverso gli

specchi esterni che per mezzo di quelli interni all’autobus, prima di aprire o chiudere le

porte

V03 Alle fermate, per garantire la sicurezza dei passeggeri dell’autobus, prima di ripartire,

occorre verificarne attentamente la loro posizione attraverso gli specchi interni dell’autobus

V04 Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, potrebbe accadere che il conducente

chiuda le porte e riparta quando delle persone non hanno ancora terminato la salita o la

discesa dal veicolo

F05 Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, potrebbe accadere che il conducente

non veda se ci sono persone alla fermata che attendono l’autobus per salire

F06 Se gli specchi interni di un autobus sono mal orientati, ciò non ha grande importanza se

quelli esterni sono in posizione corretta

F07 Non esistono mai specchi interni sugli autobus, tutt’al più è presente una telecamera a

circuito chiuso su quelli di classe B

 

 

CAPITOLO 9

Sezione a) Fattori di sicurezza relativi al caricamento dei veicoli

Sezione b) Responsabilità del conducente nei confronti delle persone trasportate

 

 

 

0902001 (5 6)

 

V01 Gli autobus sono di norma muniti di porte e uscite di sicurezza

V02 Gli autobus sono di norma muniti di estintori

V03 Gli autobus sono di norma muniti di cassetta del pronto soccorso

V04 Gli estintori presenti a bordo degli autobus devono essere revisionati ogni 6 mesi

V05 Gli autobus con un numero di posti a sedere non superiore a 30 posti devono essere muniti

di un estintore a schiuma da 5 litri o a neve carbonica da 2 kg

V06 Gli autobus fino a 22 posti a sedere devono essere dotati di 3 uscite di emergenza

V07 Gli autobus fino a 35 posti a sedere devono essere dotati di 4 uscite di emergenza

V08 Gli autobus oltre i 35 posti a sedere devono essere dotati di 5 uscite di emergenza

V09 I veicoli aventi massa complessiva a pieno carico maggiore di 3,5 t devono essere muniti di

una coppia di cunei

V10 Sugli autobus, gli spazi riservati alle sedie a rotelle devono essere obbligatoriamente muniti di

sistemi di ritenuta

V11 Almeno un estintore in dotazione agli autobus deve essere sistemato in prossimità del sedile

del conducente

F12 I veicoli aventi massa complessiva a pieno carico maggiore di 3,5 t devono essere muniti di

almeno due coppie di cunei

F13 Sugli autobus, gli spazi riservati alle sedie a rotelle non devono essere obbligatoriamente

muniti di sistemi di ritenuta

F14 Tutti gli estintori in dotazione agli autobus devono essere sistemati in prossimità del sedile del

conducente

F15 Gli autobus sono di norma muniti di tester per il rilevamento di assunzione sostanze

alcoliche

F16 Gli autobus sono di norma muniti di almeno 3 porte e uscite di sicurezza

F17 Gli autobus con numero di passeggeri superiore a 17 devono essere muniti di almeno 2

cassette del pronto soccorso

F18 Gli estintori presenti a bordo degli autobus devono essere revisionati ogni 12 mesi

F19 Gli autobus fino a 30 posti a sedere devono essere muniti di un estintore a schiuma da 2 litri o

a neve carbonica da 5 kg

F20 Gli autobus oltre i 22 posti a sedere devono essere dotati di 3 uscite di emergenza

F21 Gli autobus oltre i 35 posti a sedere devono essere dotati di 4 uscite di emergenza

F22 Gli autobus fino a 22 posti a sedere devono essere dotati di 1 uscita di emergenza

 

 

0902002 (5 6)

 

V01 Durante la marcia, tutti gli occupanti di età superiore a 3 anni degli autobus senza posti in

piedi devono indossare idonei sistemi di ritenuta, se il veicolo ne è dotato

V02 Durante la marcia, i conducenti degli autocarri adibiti al trasporto di merci sono, di norma,

obbligati a indossare le cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato

V03 Durante la marcia, il conducente di un autobus in servizio interregionale deve indossare le

cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato

V04 Durante la marcia in un centro abitato, i conducenti degli autocarri sono, di norma, obbligati

a indossare le cinture di sicurezza, ove i veicoli ne siano dotati

V05 Durante la marcia, i conducenti di autocarri di massa complessiva a pieno carico inferiore a

3,5 t sono, di norma, obbligati a indossare le cinture di sicurezza, ove i veicoli ne siano

dotati

F06 L’uso delle cinture di sicurezza non è di norma obbligatorio per i passeggeri di autobus in

servizio interregionale, anche se gli stessi ne sono dotati

F07 Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autocarri di massa

complessiva inferiore a 3,5 t

F08 Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autobus di categoria M3

F09 La legge non prevede esenzioni dall’obbligo di indossare le cinture di sicurezza per i

passeggeri di autobus che effettuano servizi interregionali

F10 Di norma la legge non obbliga i conducenti di autocarri che circolano nei centri abitati ad

indossare le cinture di sicurezza

 

 

0902003 (5 6)

 

V01 E’ opportuno che il conducente ricordi ai passeggeri l’obbligo di indossare le cinture di

sicurezza

V02 È opportuno che il conducente verifichi periodicamente l’efficienza delle cinture di

sicurezza presenti sul veicolo

V03 Durante la marcia, tutti gli occupanti di età superiore a 3 anni degli autobus senza posti in

piedi devono indossare idonei sistemi di ritenuta, se il veicolo ne è dotato

V04 Il conducente di un autobus NCC è responsabile dei danni eventualmente subiti dal

passeggero che, senza giustificato motivo, non abbia indossato le cinture di sicurezza

durante la circolazione

V05 Durante la marcia, il conducente di un autobus in servizio interregionale deve indossare le

cinture di sicurezza, se il veicolo ne è dotato

F06 L’uso delle cinture di sicurezza non è di norma obbligatorio per i passeggeri di autobus in

servizio interregionale, anche se gli stessi ne sono dotati

F07 Di norma, le cinture di sicurezza non sono obbligatorie sugli autobus di categoria M3

F08 La legge non prevede esenzioni dall’obbligo di indossare le cinture di sicurezza per i

passeggeri di autobus che effettuano servizi interregionali

F09 Il conducente di un autobus non ha l’obbligo di ricordare ai passeggeri di indossare, quando

previsto, le cinture di sicurezza

F10 Le cinture di sicurezza degli autocarri non sono soggette ad omologazione

F11 Le cinture di sicurezza degli autobus non sono soggette ad omologazione

F12 Il conducente di un autobus adibito a trasporto locale in servizio urbano deve ricordare ai

passeggeri seduti l’obbligo di indossare le cinture di sicurezza

 

 

0902004 (5 6)

 

V01 Sono previste sanzioni per chi, pur facendo uso della cintura di sicurezza, ne alteri o ostacoli

il normale funzionamento

V02 Il conducente che non abbia indossato la cintura di sicurezza durante la marcia, può essere

proiettato contro il parabrezza in caso d’improvvisa frenata

V03 Le donne in stato di gravidanza con particolari condizioni di rischio, purché opportunamente

certificate, non sono obbligate ad indossare le cinture di sicurezza

V04 Le persone che soffrono di particolari malattie, purché opportunamente certificate, non sono

obbligate ad indossare la cintura di sicurezza

F05 Se il veicolo è dotato di airbag frontali e laterali, si può fare a meno di indossare la cintura di

sicurezza

F06 Le cinture di sicurezza devono essere obbligatoriamente allacciate solo se si circola a

velocità uguale o superiore a 30 km/h

F07 Le persone di età superiore a 65 anni non sono obbligate ad indossare le cinture di sicurezza

F08 Coloro che guidano per più di 7 ore al giorno sono esentati dall’uso delle cinture di

Sicurezza

 

 

0902005 (5 6)

 

V01 Gli autobus devono essere dotati di due cunei fermaruota

V02 I rimorchi degli autobus, di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate,

devono essere dotati di due cunei fermaruota

V03 Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque litri

se a schiuma o uno da due chili se a neve carbonica

V04 Sugli autobus con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque litri se a

schiuma, oppure due estintori da due chili ciascuno se a neve carbonica

V05 Sugli autobus, ogni estintore deve essere alloggiato in idonea sede di cui una situata nei

pressi del conducente

V06 Gli estintori presenti sugli autobus devono essere di tipo omologato

V07 Gli estintori presenti sugli autobus devono sottostare a controllo periodico a scadenze

prefissate

V08 Gli estintori presenti sugli autobus devono essere controllati ogni sei mesi

V09 L’avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus da parte di ditta specializzata,

deve essere attestato da annotazione posta su apposita targhetta fissata sull’estintore stesso

V10 Sugli autobus devono essere presenti una o più cassette, in base a quanto previsto

dall’autorizzazione, contenenti il materiale di primo soccorso previsto dalle norme

V11 Sugli autobus devono essere presenti uscite di emergenza idoneamente segnalate

V12 Le uscite di emergenza presenti sugli autobus possono essere porte, finestrini o botole

V13 Sugli autobus deve essere presente un pulsante di emergenza posto a portata di mano del

conducente

V14 Il pulsan1001te di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l’immediato

arresto del motore in caso di incidente

F15 Gli autobus devono essere dotati di estintori nel caso non abbiano uscite di sicurezza

F16 Gli estintori degli autobus devono essere sostituiti in occasione della revisione periodica del

veicolo

F17 L’avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus deve essere certificato dal

conducente del veicolo

F18 L’avvenuto controllo degli estintori presenti sugli autobus deve essere annotato sulla carta di

circolazione del veicolo

F19 Gli estintori presenti sugli autobus non possono che essere del tipo a schiuma

F20 Le cassette contenenti materiale di primo soccorso non sono necessarie se sull’autobus è

presente un contatto radiomobile con un ospedale

F21 Ogni sei mesi gli estintori presenti sugli autobus vanno svuotati, puliti internamente e ricaricati

F22 Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l’immediata apertura

di tutte le porte del veicolo

F23 Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente l’immediata

espulsione verso l’esterno dei vetri dei finestrini di sicurezza

F24 Il pulsante di emergenza presente sugli autobus, se premuto, consente di lanciare un

messaggio di SOS al numero di telefono 118

F25 Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da otto litri se a

schiuma o uno da tre chili se a neve carbonica

F26 Sugli autobus con al massimo trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da cinque chili

a polvere

F27 Sugli autobus interregionali con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da 200

grammi a schiuma per ogni fila di sedili

F28 Sugli autobus con più di trenta posti, deve trovarsi almeno un estintore da otto chili a

schiuma, oppure due estintori da quattro chili se a neve carbonica

F29 Durante la stagione invernale, gli estintori presenti sugli autobus possono essere tenuti

all’interno del portabagagli

F30 Ogni sei mesi il conducente deve provare l’estintore presente sull’autobus, azionandolo per

due secondi, annotando data ed esito della prova sull’apposita targhetta posta sull’estintore

F31 Gli estintori presenti sugli autobus devono essere controllati ogni dodici mesi

F32 L’annotazione dell’avvenuto controllo semestrale degli estintori presenti sull’autobus deve

essere conservata presso l’azienda titolare del veicolo

F33 Il pulsante di emergenza presente sull’autobus deve trovarsi sotto il sedile del conducente,

per evitare il pericolo di azionamento involontario

F34 Sugli autobus interregionali con più di trenta posti e percorso superiore a 500 chilometri,

deve essere presente a bordo un medico o un paramedico che si occupi di eventuali soccorsi

sanitari

F35 Le uscite di emergenza presenti sugli autobus con più di trenta posti possono essere solo

Porte

 

 

0903001 (5 6)

 

V01 È opportuno che il conducente verifichi, prima di ogni viaggio, la posizione, pulizia e stato

generale degli specchi retrovisori del veicolo

V02 Anche se gli specchi retrovisori sono ben regolati, esistono parti della strada che il

conducente non riesce a vedere

V03 Vi sono parti della strada che il conducente riesce a vedere direttamente e altre che può

vedere solo di riflesso attraverso gli specchi retrovisori

F04 Se gli specchi retrovisori sono ben regolati, non esistono parti della strada che il conducente

non possa vedere chiaramente

F05 Se gli specchi retrovisori di un lato sono sporchi o danneggiati, non vi sono pericoli se quelli

dell’altro lato sono in perfetto ordine

F06 Gli specchi retrovisori possono essere integralmente sostituiti da telecamere opportunamente

Disposte

 

 

0903002 (5 6)

 

V01 Il proprietario o il conducente devono seguire lo scadenzario degli interventi di

manutenzione programmata indicato sul manuale di uso e manutenzione fornito dal

costruttore del veicolo

V02 La pulizia del parabrezza è rilevante anche ai fini del funzionamento e della durata delle

spazzole del tergicristallo

V03 Prima di partire occorre verificare la pulizia delle superfici vetrate e degli specchi retrovisori

V04 Vanno verificati periodicamente lo stato di usura e la pressione di gonfiaggio di tutti gli

pneumatici

V05 Prima di iniziare il viaggio devono essere verificati i livelli di olio per il motore, liquido di

raffreddamento e liquido lavacristalli

V06 All’inizio del viaggio è necessario verificare il livello del liquido dei freni, del liquido della

batteria e lo stato delle spazzole tergicristallo

V07 Tutti gli autobus hanno l’obbligo di revisione periodica annuale

V08 La revisione periodica di un autobus deve essere effettuata entro il mese corrispondente a

quello in cui è stata sostenuta la revisione nell’anno precedente

V09 Prima di iniziare il viaggio, il conducente deve provvedere a verificare il funzionamento di

tutti i dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva

V10 Il conducente, prima di iniziare il viaggio, deve provvedere alla verifica di eventuali perdite

d’olio dalle condotte degli organi di frenatura

F11 La pulizia del parabrezza non è rilevante ai fini del funzionamento e della durata delle

spazzole del tergicristallo

F12 Il conducente, prima di partire, non è tenuto a verificare la pulizia delle superfici vetrate in

quanto facilmente soggette ad imbrattamento durante il percorso

F13 La pressione di gonfiaggio degli pneumatici di un autobus deve essere verificata e

comparata con i valori minimi indicati sulla carta di circolazione

F14 Prima di iniziare qualunque viaggio con un autobus, devono essere verificati i livelli di olio

del cambio di velocità e degli organi del differenziale

F15 Non è consigliato, ogni qualvolta si inizi un viaggio con un autobus, controllare il livello del

liquido dei freni, del liquido della batteria e lo stato delle spazzole tergicristallo

F16 Tutti gli autobus hanno l’obbligo di revisione periodica biennale

F17 La revisione periodica di un autobus deve essere effettuata entro il mese successivo a quello

in cui è stata sostenuta la revisione nell’anno precedente

F18 La circolazione di un autobus in difetto di revisione è punita con il solo ritiro della carta di

circolazione

F19 La circolazione di un autobus in difetto di revisione è punita con il ritiro della patente di guida

dell’autista

F20 Durante il viaggio, il conducente di un autobus è tenuto a verificare in ogni momento il

funzionamento di tutti i dispositivi di illuminazione e segnalazione visiva, con particolare

riferimento ai dispositivi di illuminazione delle uscite di servizio

F21 Il conducente prima di iniziare il viaggio non ha l’obbligo di provvedere alla verifica di

eventuali perdite d’olio dalle condotte degli organi di frenatura in quanto tale incombenza

spetta in ogni caso al proprietario del mezzo

 

 

0904001 (5 6)

 

V01 Per autobus di classe “A” si intende un autobus con posti in piedi e con numero totale di

passeggeri ammesso inferiore a 22, senza contare il conducente

V02 Per autobus di classe “B” si intende un autobus con solo posti a sedere e con numero totale

di passeggeri ammesso inferiore a 22, senza contare il conducente

V03 Per autobus di classe “I” si intende un autobus con posti in piedi e con numero totale

superiore a 22, senza contare il conducente

V04 Per autobus di classe “III” si intende un autobus con solo posti a sedere e con numero totale

superiore a 22, senza contare il conducente

V05 Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe

“III” o alla classe “B”

V06 Un autobus con servizio di NCC può appartenere alla classe “III” o alla classe “B”

V07 Un autobus con servizio urbano può appartenere alla classe “I” o alla classe “A”

V08 Un autobus con servizio suburbano può appartenere alla classe “I” o alla classe “A”

V09 Un autobus con servizio interurbano con posti in piedi può appartenere alla classe “II” o alla

classe “A”

V10 Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe

“III” o alla classe “B”

V11 Il colore degli autobus urbani e suburbani deve essere giallo arancio

F12 Gli autobus con servizio suburbano non possono avere posti in piedi

F13 Gli autobus con servizio suburbano possono avere al massimo 10 posti in piedi

F14 Gli autobus con servizio suburbano non possono avere più del 25% di posti in piedi

F15 Un autobus con servizio interurbano con posti in piedi può appartenere alla classe “I” o alla

classe “B”

F16 Un autobus con servizio interurbano senza passeggeri in piedi può appartenere alla classe

“II” o alla classe “A”

F17 Un autobus granturismo può appartenere alla classe “I” o alla classe “A”

F18 Un autobus in uso proprio appartiene alla classe “P”

F19 Un autobus con servizio di NCC può appartenere alla classe “II” o alla classe “A”

F20 Gli scuolabus sono veicoli per uso speciale

 

 

0904002 (5 6)

 

V01 La categoria europea M1 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente

V02 La categoria europea M2 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non

superiore a 5 tonnellate

V03 La categoria europea M3 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima superiore a 5

tonnellate

V04 La categoria europea M comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone, aventi

almeno quattro ruote

V05 La categoria europea M comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone

F06 La categoria europea M1 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non

superiore a 5 tonnellate

F07 La categoria europea M2 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non

superiore a 10 tonnellate

F08 La categoria europea M3 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non

superiore a 5 tonnellate

F09 La categoria europea M4 comprende veicoli a motore destinati al trasporto di persone,

aventi più di otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e massa massima non

superiore a 5 tonnellate

F10 La categoria europea M comprende rimorchi e semirimorchi

 

 

0904004 (1 2 3 5 6)

 

V01 La categoria europea O1 comprende i rimorchi di massa massima non superiore a 0,75

tonnellate

V02 La categoria europea O2 comprende i rimorchi di massa massima oltre 0,75 tonnellate ma

non oltre 3,5 tonnellate

V03 La categoria europea O3 comprende i rimorchi di massa massima oltre 3,5 tonnellate ma

non oltre 10 tonnellate

V04 La categoria europea O4 comprende i rimorchi di massa massima superiore a 10 tonnellate

V05 La categoria europea O comprende rimorchi e semirimorchi

F06 La categoria europea O1 comprende i carrelli appendice

F07 La categoria europea O2 comprende i rimorchi di massa massima superiore a 2 tonnellate

F08 La categoria europea O3 comprende quei rimorchi di massa superiore a 10 tonnellate che

sono dotati di frenatura continua e sospensioni pneumatiche

F09 La categoria europea O4 comprende i rimorchi e i semirimorchi che possono essere utilizzati

nella marcia fuoristrada

F10 La categoria europea O comprende tutti i veicoli di importazione extra UE

F11 La categoria europea O5 comprende i rimorchi e i semirimorchi con agganciamento

Automatico

 

 

0904005 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nella classificazione internazionale dei veicoli, il simbolo “G”, associato a quello della

categoria internazionale di appartenenza M o N, identifica i veicoli fuoristrada

F02 Nella classificazione internazionale dei veicoli, l simbolo “G”, associato a quello della

categoria internazionale di appartenenza M o N, identifica i veicoli ad uso militare

 

 

CAPITOLO 10

Sistemi di aggancio alla motrice di rimorchi e semirimorchi e relativi sistemi di frenatura

 

 

1001001 (1 2 3 5 6)

 

V01 L’agganciamento fra motrice e rimorchio avviene tramite campana e timone

V02 Il timone del rimorchio è collegato alla ralla posta sul rimorchio

V03 Il timone del rimorchio consente la sterzatura del rimorchio

V04 Il timone del rimorchio si collega alla campana tramite l’occhione

V05 Gli organi di traino vanno periodicamente ingrassati

V06 Il rimorchio a volta corretta ha due ralle con un cavo a otto che le collega

V07 Il rimorchio a volta corretta permette, rispetto ad altri rimorchi, di ridurre la fascia di

ingombro del complesso

V08 La frenatura di un rimorchio con freno continuo e automatico è anticipata rispetto a quella

motrice

V09 Un rimorchio con freno ad inerzia non può superare i 3.500 chilogrammi di massa

complessiva

V10 In caso di sganciamento accidentale del rimorchio con freno ad inerzia entra in funzione il

freno di soccorso

V11 Dopo aver agganciato calotta e sfera, si deve allacciare il cavo d’acciaio del freno di

soccorso

V12 Dopo aver agganciato calotta e sfera, si deve allacciare il cavo elettrico

V13 Dopo aver agganciato calotta e sfera si deve alzare il ruotino pivottante

V14 Quando si raggiunge la pressione massima nei serbatoi, il regolatore di pressione impedisce

che siano alimentati con altra aria

V15 Nei rimorchi dotati di freni pneumatici, in caso di rottura dei tubi di collegamento motricerimorchio

si mette in funzione la frenatura automatica

V16 In presenza di bielemento frenante, il freno di stazionamento utilizza la forza meccanica

fornita da una molla

V17 Per trainare un veicolo in avaria dotato di bielemento frenate, si può sbloccare il freno di

stazionamento agendo su un dispositivo meccanico

V18 Sul timone è punzonato il numero del telaio del rimorchio

F19 Per la frenatura di un rimorchio con freno continuo e automatico esiste un solo serbatoio

montato sulla motrice

F20 Nel tubo moderabile c’è sempre aria in pressione

F21 Nel tubo automatico l’aria va in pressione quando il conducente schiaccia il pedale del freno

F22 Il sistema di aggancio dell’autotreno è caratterizzato dalla presenza di una ralla sulla motrice

F23 Il gancio a sfera è l’organo di traino tipico per rimorchi superiori alle 3,5 t di massa

F24 Il freno ad inerzia necessita di un impianto oleopneumatico sul semirimorchio

F25 Le ralle con rivestimento in teflon necessitano di un ingrassaggio settimanale

F26 I semigiunti di accoppiamento motrice-rimorchio dell’impianto frenante permettono il

trasferimento di olio in pressione

F27 La pressione d’esercizio dell’impianto frenante pneumatico è di circa 25 bar

F28 Il timone del rimorchio deve avere lunghezza massima 60 centimetri

F29 Il timone del rimorchio sopporta sempre un carico verticale

F30 Gli organi di traino vanno ingrassati solo in occasione di revisione veicolo

F31 Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di sicurezza deve

restare sempre aperta

F32 Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di sicurezza si

apre al raggiungimento della pressione di esercizio

F33 Nel regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico, la valvola di scarico si deve

aprire appena acceso il motore

F34 Nei giunti di accoppiamento dei tubi che portano aria al rimorchio, il colore rosso identifica

il tubo moderabile

F35 Sganciando i tubi dell’aria dei freni che vanno al rimorchio si svuota immediatamente il

serbatoio posto sul rimorchio

F36 Spostare a mano un rimorchio sganciato dalla motrice è impossibile dato che resta in ogni

caso frenato

F37 Nel caso di rottura del tubo moderabile, si ha la frenatura istantanea del rimorchio

 

 

1001002 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il distributore duplex viene azionato dal conducente tramite il pedale del freno

V02 Il distributore duplex ha il compito di realizzare la frenatura di servizio, garantendo quella di

soccorso

V03 La valvola di scarico del distributore duplex si apre quando il conducente rilascia il pedale

del freno

V04 Il distributore duplex è diviso in due sezioni separate, una per frenare l’asse anteriore e una

per frenare quello posteriore

V05 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la

frenatura di soccorso in caso di avaria di una sezione dell’impianto stesso

V06 Nell’impianto frenante pneumatico, il servodistributore a triplo comando è posto tra il

distributore duplex e il servodeviatore modulato

F07 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura di

stazionamento

F08 Il distributore duplex viene comandato a mano per ottenere la frenatura di stazionamento

F09 Il distributore duplex è dotato di sole valvole d’immissione perché deve immagazzinare

l’aria

F10 Nel distributore duplex, le valvole di scarico si aprono solo in caso di avaria all’impianto

F11 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura del

rimorchio in caso di guasto della condotta del moderabile

F12 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex garantisce la frenatura del

rimorchio in caso di guasto della condotta dell’automatico

F13 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il distributore duplex non è montato sulle motrici

dotate di freni pneumoidraulici

F14 Il circuito frenante del rimorchio è comandato da un secondo distributore duplex, che si

trova subito a valle del giunto di accoppiamento

 

 

1001003 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la

frenatura di servizio, di soccorso e di stazionamento del rimorchio

V02 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando è montato sulle

motrici atte al traino

V03 Nell’impianto di frenatura pneumatico, al servodistributore a triplo comando sono collegati

quattro tubi

V04 Nell’impianto di frenatura pneumatico, al servodistributore a triplo comando sono collegati

sia i tubi dei freni anteriori che quelli dei freni posteriori della motrice

V05 Nell’impianto di frenatura pneumatico, dal servodistributore a triplo comando l’aria esce da

un solo tubo

V06 Il servodeviatore modulato garantisce la frenatura del rimorchio anche in caso di avaria del

tubo moderabile

V07 Il servodeviatore modulato simula l’avaria del tubo automatico, quando invece si è verificata

l’avaria del tubo moderabile

V08 Il servodeviatore modulato innesca la frenatura automatica in caso di avaria del tubo

moderabile

V09 Il servodeviatore modulato è montato sulla motrice

V10 Il servodeviatore modulato è posto a valle del servodistributore a triplo comando

V11 Dal servodeviatore modulato partono i tubi automatico e moderabile

V12 Il servodeviatore modulato non è necessario su una motrice non atta al traino

V13 Il servoautodistributore è montato sul rimorchio

V14 Al servoautodistributore sono collegati in ingresso due tubi, quello del moderabile e quello

dell’automatico

V15 Dal servoautodistributore sono collegati in uscita due tubi, uno che va al serbatoio del

rimorchio e uno agli elementi frenanti

V16 Il servoautodistributore garantisce la frenatura istantanea ed automatica del rimorchio in

caso di sganciamento accidentale

V17 Nel servoautodistributore esiste un comando manuale per lo sblocco dei freni di

stazionamento del rimorchio quando lo stesso è sganciato dalle motrice

V18 Il servoautodistributore è dotato di una valvola di ritenuta, una di scarico e una

d’immissione

F19 Nel servoautodistributore, la valvola d’immissione resta aperta finché viene premuto il

pedale del freno

F20 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando garantisce la

frenatura del rimorchio in caso di avaria del tubo moderabile

F21 Nell’impianto di frenatura pneumatico, il servodistributore a triplo comando, garantisce la

frenatura del rimorchio in caso di avaria del tubo automatico

F22 La frenatura di soccorso del servodistributore a triplo comando garantisce la frenatura del

rimorchio in caso di guasto del tubo moderabile

F23 Nell’impianto di frenatura pneumatico ,il servodeviatore modulato è posto sul rimorchio

F24 Quando per un’avaria non funziona una sezione dell’impianto frenante della motrice, il

servoautodistributore garantisce comunque la frenatura del rimorchio

F25 Quando, per un’avaria, non funziona una sezione dell’impianto di frenatura della motrice, il

servodeviatore modulato garantisce ugualmente la frenatura del rimorchio

F26 Quando, per un’avaria, si svuota durante la marcia il tubo automatico, il servodistributore a

triplo comando svuota immediatamente il tubo moderabile

F27 Quando, per un’avaria, si svuota durante la marcia il tubo automatico, il servodistributore a

triplo comando garantisce comunque la frenatura del rimorchio

 

 

1001004 (1 2 3 5 6)

 

V01 Il modulatore di pressione in funzione del carico può essere montato sia sui rimorchi che

sulle motrici

V02 Il modulatore di pressione in funzione del carico è montato sul telaio ed è collegato con una

leva all’assale

V03 Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la progressività della frenata col

variare del carico

V04 Il modulatore di pressione in funzione del carico controlla, generalmente, l’intensità della

forza frenante applicata agli assi posteriori della motrice

V05 Il modulatore di pressione in funzione del carico, se presente sul rimorchio, ne controlla la

frenatura di tutti gli assi

V06 Il modulatore di pressione in funzione del carico serve a dosare la forza frenante in base al

carico gravante su un asse

V07 Il modulatore di pressione in funzione del carico funziona automaticamente

V08 Il modulatore di pressione in funzione del carico, in base alla distanza tra assale e telaio

determinatasi in base al carico, modula la forza frenante da applicare all’asse stesso

V09 Il modulatore di pressione in funzione del carico, limita la possibilità che le ruote dell’assale

cui è applicato si blocchino in caso di frenata a veicolo scarico

F10 Il modulatore di pressione in funzione del carico non è montato sui rimorchi

F11 Il modulatore di pressione in funzione del carico è messo in funzione dal conducente prima

della partenza

F12 Il modulatore di pressione in funzione del carico e montato direttamente sull’assale

F13 Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la frenatura del rimorchio in

caso di distacco accidentale

F14 Il modulatore di pressione in funzione del carico garantisce la frenatura del rimorchio in

caso di guasto del serbatoio del rimorchio

 

 

1003001 (1 2 3 5 6)

 

V01 Nei rimorchi di massa limitata la disposizione del carico influisce sulla stabilità del veicolo

trainante

V02 La frenatura di un rimorchio leggero avviene con un piccolo ritardo rispetto alla motrice

V03 La frenatura di un rimorchio di massa fino a 3,5 t avviene, in genere, con un impianto

frenante che sfrutta l’inerzia del rimorchio

V04 Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere ad inerzia e di tipo

idraulico

V05 Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere ad inerzia e di tipo

meccanico

V06 Il servoautodistributore non è in genere montato sui rimorchi di massa limitata

V07 Il modulatore di pressione in funzione del carico non è in genere montato sui rimorchi di

massa limitata

F08 Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t non è mai di tipo meccanico

F09 Il sistema frenante di un rimorchio di massa fino a 3,5 t può essere solo di tipo meccanico

F10 Dopo aver agganciato un rimorchio monoasse, si deve fissare a terra il ruotino pivottante

F11 Un rimorchio con impianto frenante ad inerzia, quando viene sganciato manualmente, resta

bloccato automaticamente

 

 

CAPITOLO 11

Nozioni sulla costruzione ed il funzionamento dei motori a combustione interna, dei liquidi

(olio motore, liquido di raffreddamento, liquido lavavetri, ecc.), del sistema di alimentazione

del carburante, di quello elettrico, di quello di accensione e di quello di trasmissione (frizione,

cambio, ecc.)

 

 

1101001 (3 4 6 7)

 

V01 L’organo principale di un motore è l’albero motore

V02 L’aria aspirata dai motori a scoppio e Diesel passa attraverso un filtro di depurazione

V03 Le valvole di aspirazione e di scarico si trovano sia nei motori a scoppio che nei motori

Diesel

V04 Gli organi della distribuzione di un motore a scoppio o Diesel comprendono: l’albero a

camme, le valvole, una catena o una cinghia dentata

V05 Sia l’anticipo dell’accensione nel motore a scoppio che l’anticipo dell’iniezione nel motore

Diesel sono regolati automaticamente

V06 Il silenziatore permette l’espansione dei gas di scarico prima che escano all’esterno così da

diminuire la rumorosità del motore

F07 Il movimento dell’albero motore è un “moto alternativo”

F08 La cinghia della distribuzione deve essere sostituita ogni 20000 chilometri

F09 L’albero motore e l’albero di trasmissione sono due nomi diversi per definire lo stesso

organo

F10 I motori Diesel non possono essere dotati di turbocompressore perché il gasolio è poco

infiammabile

F11 I motori Diesel non necessitano di lubrificazione perché il gasolio funge anche da

lubrificante

F12 I motori a gas richiedono una maggior manutenzione rispetto a quelli a benzina o a gasolio

 

 

1101002 (3 4 6 7)

 

V01 I motori a scoppio e quelli a ciclo Diesel sono ambedue motori a combustione interna

V02 Il motore Diesel è un motore a combustione interna

V03 I motori a combustione interna possono essere indifferentemente a due o a quattro tempi

V04 I cilindri sono parti meccaniche caratteristiche dei motori a combustione interna

V05 Il motore a combustione interna trasforma energia termica in energia meccanica

V06 Un motore a scoppio può essere alimentato sia con benzina sia con gas metano

V07 I pistoni sono organi tipici di un motore a combustione interna

V08 Le fasi di funzionamento di un motore a quattro tempi sono: aspirazione, compressione,

scoppio (o combustione) e scarico

V09 L’albero a camme comanda l’apertura e la chiusura delle valvole

V10 Le valvole della distribuzione sono almeno due per ogni cilindro

V11 La valvola a farfalla di un motore a scoppio fa entrare nei cilindri la quantità di aria richiesta

in base alla posizione del pedale dell’acceleratore

V12 La rottura della cinghia dentata o della catena di distribuzione può recare gravi danni agli

organi interni del motore

V13 La catena della distribuzione collega l’albero motore con l’albero della distribuzione

V14 Nei motori a scoppio, i cilindri aspirano miscela di aria e benzina oppure aria e metano o

aria e GPL

V15 Il motore a scoppio è un motore a combustione interna

F16 Un motore ad accensione comandata non può essere del tipo a ciclo Otto (a scoppio)

F17 Tutti i motori a combustione interna sono dotati di iniettori

F18 Le candele a scintilla sono utilizzate sia nei motori a scoppio che in quelli Diesel

F19 Le bielle uniscono i pistoni con l’albero a camme

F20 Il movimento dei pistoni è un moto rotatorio

F21 I motori a combustione interna trasformano la forza motrice in calore

F22 Sono ad accensione spontanea tutti i motori dotati di candele a scintilla

F23 I cilindri di un motore a combustione interna devono essere sempre in numero pari

F24 Se il motore è a combustione interna non ha bisogno della marmitta

F25 Soltanto il motore Diesel è un motore a combustione interna

F26 Soltanto il motore a scoppio è un motore a combustione interna

F27 Il “battito in testa” è indice del fatto che i pistoni vanno a colpire la testata a ogni giro

F28 A seguito della rottura della cinghia della distribuzione, il motore non viene più raffreddato

adeguatamente

F29 In linea teorica, il motore Diesel ha un rendimento peggiore di quello a scoppio

 

 

1101003 (3 4 6 7)

 

V01 Il numero massimo dei giri del motore Diesel è sensibilmente inferiore rispetto a quello

possibile nel motore a scoppio

V02 I motori Diesel sono provvisti di un regolatore dei giri a funzionamento automatico

V03 Il motore Diesel non è “autoregolante” per quanto riguarda il numero di giri al minuto

V04 Il numero di giri a cui funziona, in genere, un motore a scoppio è più elevato rispetto a

quello di un motore Diesel

V05 I motori Diesel sono motori ad accensione spontanea

V06 Non tutti i motori Diesel hanno le stesse modalità di accensione del gasolio

V07 Nei motori Diesel, in luogo della catena o della cinghia della distribuzione, può trovarsi un

collegamento costituito da ingranaggi

V08 Le termocandele funzionano con corrente a bassa tensione

V09 Il gasolio ha maggiori difficoltà di combustione rispetto alla benzina

V10 L’iniezione del gasolio è tanto più anticipata quanto più veloce è la rotazione del motore

V11 Le termocandele si spengono subito dopo l’avviamento del motore

F12 Le candele di preaccensione si trovano sul cruscotto di un veicolo con motore Diesel

F13 Se un cilindro di un motore Diesel ha 4 valvole, generalmente sono tutte di aspirazione

F14 Se il silenziatore di un motore Diesel non funziona bene, è necessario “strozzare”

leggermente il tubo di scarico

F15 Le termocandele facilitano l’avviamento dei motori a scoppio durante la stagione fredda

F16 Le termocandele di un motore Diesel rimangono accese finché la temperatura dell’acqua di

raffreddamento raggiunge gli 80°C

F17 In alcuni motori Diesel più performanti, le termocandele sono sostituite da candele a

scintilla

F18 Un motore a ciclo Diesel non può essere ad accensione spontanea

F19 Un motore Diesel ha, in genere, rendimento molto più basso di uno a benzina

 

 

1101004 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore a scoppio, il pedale dell’acceleratore influisce sulla posizione della valvola a

farfalla

V02 I motori a scoppio sono motori ad accensione comandata

V03 Il motore a scoppio può funzionare anche con alimentazione a metano o a GPL

V04 Le candele a scintilla sono caratteristiche di un motore a scoppio

V05 Nel motore a scoppio, l’accensione del carburante (scintilla della candela) è tanto più

anticipata quanto più veloce è la rotazione del motore

F06 Nei moderni motori a scoppio, in luogo delle candele vengono impiegati gli iniettori

F07 In un motore a scoppio la miscela benzina-aria si realizza nel serbatoio del carburante

F08 L’anticipo dell’accensione nel motore a scoppio deve diminuire man mano che aumenta il

numero dei giri

F09 Se il motore a scoppio funziona a metano, non ha bisogno della marmitta catalitica

F10 Se il motore a scoppio funziona a GPL, non ha bisogno della marmitta catalitica

 

 

1101005 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore a gas metano è un motore a combustione interna

V02 Il gas metano è meno inquinante della benzina e del gasolio

V03 Il motore a GPL è un motore a combustione interna

V04 Il GPL è meno inquinante della benzina e del gasolio

F05 Sono a combustione interna solo i motori funzionanti a gas metano o a GPL

F06 Il metano è più economico, ma è più inquinante della benzina

F07 Il GPL è un gas liquido e quindi si può introdurre nel serbatoio della benzina

F08 Il GPL è un gas liquido non a pressione

 

 

1101006 (3 4 6 7)

 

V01 Un veicolo ibrido può essere dotato di un motore a scoppio

V02 Un veicolo ibrido può essere dotato di un motore Diesel

V03 Un veicolo ibrido è dotato anche di un motore elettrico

V04 Un veicolo ibrido è un veicolo a propulsione mista

V05 I veicoli ibridi sono meno inquinanti degli altri tipi, ad eccezione di quelli elettrici

V06 Un veicolo ibrido ha due motori, uno a combustione interna (scoppio o Diesel) ed uno

elettrico

F07 Sono veicoli ibridi quelli che hanno il motore funzionante a idrogeno

F08 Un veicolo ibrido è dotato di due motori: uno a scoppio ed uno a gas metano

F09 Un veicolo ibrido è dotato solo di due motori elettrici: uno ad alta tensione ed uno a bassa

tensione

F10 Un veicolo ibrido è molto economico, ma è più inquinante degli altri veicoli

F11 I veicoli ibridi hanno motori adatti a funzionare solo con temperature esterne elevate

F12 I veicoli ibridi devono avere trazione a quattro ruote motrici

 

 

1101007 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore elettrico non è un motore a combustione interna

V02 Il motore elettrico viene in genere raffreddato ad aria

V03 Un motore elettrico trasforma energia elettromagnetica in forza motrice

V04 I filobus sono veicoli con motore elettrico, alimentati da una rete di distribuzione di

elettricità installata sulla strada

V05 Un autoveicolo con trazione elettrica alimentato da accumulatori, rispetto ad uno a

combustione interna, è generalmente meno veloce, meno potente, con un’autonomia più

limitata

F06 Il motore elettrico è un motore a combustione esterna

F07 Un motore elettrico trasforma la forza motrice in energia elettromagnetica

F08 I pistoni sono organi tipici dei motori elettrici

F09 I motori elettrici sono dotati di cambio di velocità a tre marce

F10 I motori elettrici sono motori ad accensione spontanea

 

 

1101008 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore a combustione interna che fornisce potenza agli autoveicoli, trasforma l’energia

termica ricavata dal combustibile, in energia meccanica disponibile alle ruote

V02 I cilindri di un motore sono raggruppati in un unico blocco metallico di fusione che prende il

nome di monoblocco

V03 I cilindri di un motore hanno la funzione di camera di espansione dei gas e di guida per i

pistoni

V04 Il motore a scoppio è detto anche “ad accensione comandata”

V05 Il motore Diesel è detto anche “ad accensione spontanea”

V06 Il motore a scoppio funziona aspirando e comprimendo una miscela di aria e benzina

V07 Il motore Diesel funziona aspirando e comprimendo solo aria

F08 Il motore a combustione interna che fornisce potenza agli autoveicoli, trasforma l’energia

meccanica in energia termica

F09 Il motore a scoppio funziona aspirando e comprimendo solo aria

F10 Il motore Diesel funziona aspirando e comprimendo una miscela di aria e gasolio

F11 Il motore Diesel è detto anche motore “ad accensione comandata”

F12 Il motore a scoppio è detto anche “ad accensione spontanea”

F13 Il motore Diesel funziona ad un regime di giri più elevato di quello a scoppio

 

 

1101009 (3 4 6 7)

 

V01 La potenza rappresenta il lavoro compiuto nell’unità di tempo

V02 Il consumo specifico di un motore rappresenta la quantità di combustibile necessaria per la

produzione di una unità di potenza

V03 L’anticipo dell’iniezione del gasolio nei motori Diesel serve a favorire la completa

combustione del gasolio stesso

F04 Per un rendimento ottimale del motore occorre tenerlo sempre al massimo dei giri

F05 Per un rendimento ottimale del motore occorre tenerlo sempre al minimo dei giri

F06 La potenza di un motore si indica in Volt

 

 

1101010 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore Diesel è un motore ad accensione spontanea

V02 Il motore Diesel utilizza il gasolio come combustibile

V03 Il motore Diesel è alimentato solo per iniezione

V04 Nel motore Diesel la combustione avviene per autoaccensione

V05 Nel motore Diesel la combustione avviene grazie all’iniezione del gasolio in ambiente ad

alta temperatura

F06 Il motore Diesel può funzionare indifferentemente a gasolio o a benzina

F07 Il motore Diesel utilizza la miscela creata nel carburatore

F08 Il motore Diesel utilizza il gasolio perché è molto infiammabile a temperatura ambiente

F09 Il motore Diesel è un motore in cui l’accensione del carburante avviene per mezzo della

scintilla delle candele

F10 Il motore Diesel è dotato di un impianto di accensione che genera la scintilla agli elettrodi

delle candele

 

 

1101011 (3 4 6 7)

 

V01 Nel motore Diesel, le fasi di funzionamento si susseguono nell’ordine: aspirazione,

compressione, combustione e scarico

V02 Nel motore Diesel l’aspirazione, prodotta dalla discesa del pistone, permette l’ingresso nel

cilindro della sola aria

V03 Nel motore Diesel la compressione, dovuta alla risalita del pistone, comprime fortemente

l’aria facendola surriscaldare

V04 Nel motore Diesel, la combustione avviene per iniezione del gasolio in ambiente ad alta

temperatura che ne provoca l’autoaccensione

F05 Nel motore Diesel, le fasi di funzionamento si susseguono nel seguente ordine: aspirazione,

combustione, scarico e compressione

F06 Nel motore Diesel, la fase di aspirazione provoca l’ingresso della miscela nei cilindri

F07 Nel motore Diesel, la combustione avviene a bassa temperatura per migliorare il rendimento

 

 

1101012 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore Diesel può essere progettato con due diverse modalità di iniezione del

combustibile

V02 Il motore Diesel può essere ad iniezione diretta

V03 Il motore Diesel può essere ad iniezione indiretta

V04 Nel motore Diesel ad iniezione diretta, il gasolio viene iniettato direttamente nella camera di

combustione

V05 Nel motore Diesel ad iniezione indiretta, il gasolio viene iniettato in una precamera di

combustione

F06 Nel motore Diesel ad iniezione diretta il gasolio viene prima iniettato nella precamera di

combustione

F07 Nel motore Diesel ad iniezione indiretta, il gasolio viene iniettato direttamente sulla parte

superiore del pistone

F08 Il motore Diesel prevede l’uso delle candele che generano la scintilla che fa accendere il

gasolio

F09 Il motore Diesel ad iniezione indiretta ha un rendimento migliore di quello ad iniezione

diretta

F10 Il motore Diesel ad iniezione indiretta è meno inquinante rispetto a quello ad iniezione

Diretta

 

 

1101013 (3 4 6 7)

 

V01 L’autoregolatore del numero di giri impedisce al motore Diesel di superare il regime

massimo di giri del motore

V02 L’autoregolatore del numero di giri del motore Diesel impedisce che, in fase di

accelerazione, il numero di giri salga ad un valore pericoloso per l’integrità del motore

F03 In un motore Diesel, l’autoregolatore del numero di giri serve ad anticipare la mandata del

gasolio agli iniettori

F04 In un motore Diesel, l’autoregolatore del numero di giri può essere sostituito dal limitatore di

Velocità

 

 

1101014 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché, nella fase di aspirazione, aspira

solo aria

V02 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina in quanto ha un maggior rapporto di

compressione

V03 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché la combustione avviene per

effetto di accensione spontanea del gasolio

F04 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché, nella fase di aspirazione, non

aspira solo aria

F05 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché non può funzionare senza

candele a scintilla

F06 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina poiché ha un rendimento notevolmente

peggiore

F07 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché funziona a un numero di giri

notevolmente più elevato

F08 Il motore Diesel si differenzia dal motore a benzina perché funziona molto bene anche con

temperature esterne molto basse

 

 

1101015 (3 4 6 7)

 

V01 Se il rendimento di un motore aumenta, il suo consumo specifico di combustibile diminuisce

V02 La benzina ha un punto di infiammabilità inferiore a quello del gasolio

V03 In un motore a quattro tempi, l’albero motore compie due giri per completare un singolo

ciclo di funzionamento

V04 La cilindrata di un motore è data dalla somma dei volumi interni dei singoli cilindri,

calcolata nel momento in cui i pistoni si trovano in corrispondenza del punto morto inferiore

F05 Se il rendimento di un motore aumenta, anche il suo consumo specifico di combustibile

cresce

F06 I cilindri sono elementi mobili del motore che scorrono in apposite sedi ricavate nel

Monoblocco

 

 

1101016 (3 4 6 7)

 

V01 Un motore a combustione interna ha lo scopo di trasformare l’energia termica in energia

meccanica

V02 La fumosità di un motore a gasolio è indicativa di una cattiva combustione e può essere

causata da incrostazioni presenti sugli iniettori, che impediscono la corretta nebulizzazione

del combustibile

V03 Durante il funzionamento di un motore, il calore che non viene trasformato in energia

meccanica viene ceduto all’esterno, tramite l’impianto di raffreddamento, per evitarne il

surriscaldamento

V04 Il motore a quattro tempi è un tipo di motore termico in grado di utilizzare vari tipi di

combustibili, come benzina, gasolio, metano, gpl, alcool

V05 I veicoli equipaggiati con motori a combustione interna trasformano l’energia termica

prodotta dalla combustione in energia meccanica disponibile alle ruote

F06 In un motore a gasolio, la pompa di iniezione ha il compito di prelevare il gasolio dal

serbatoio e inviarlo a bassa pressione agli iniettori

F07 Un motore a gasolio può funzionare bene anche a benzina, ma in tal caso è meglio non

percorrere tragitti oltre i duecento chilometri

F08 A differenza di quello a scoppio, il motore Diesel non necessita di filtro dell’aria

F09 A differenza di quello a scoppio, il motore Diesel non necessita di filtro del combustibile

F10 Il motore Diesel è in genere più silenzioso di quello a scoppio

 

 

1101017 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore a gasolio, il turbocompressore, sfruttando i gas di scarico, consente di

aumentare la quantità di aria immessa nella camera di combustione al fine di migliorare la

combustione ed aumentare la potenza erogata, a parità di consumo

V02 A parità di potenza erogata, un motore turbocompresso consuma meno combustibile

V03 I motori turbocompressi consentono di recuperare parte dell’energia che va normalmente

dispersa attraverso i gas di scarico

V04 La sovralimentazione aumenta la densità dell’aria immessa nei cilindri

V05 Compito dell’intercooler è quello di abbassare la temperatura dell’aria in uscita dal

turbocompressore, in modo da aumentare il rendimento del motore

F06 I motori dotati di turbocompressore necessitano di un doppio silenziatore (marmitta

potenziata)

F07 Il turbocompressore aumenta la potenza del motore, ma ne peggiora il rendimento

F08 Il turbocompressore aumenta la potenza del motore, ma ne aumenta il consumo specifico

F09 Compito dell’intercooler è quello di abbassare la temperatura del liquido di raffreddamento

del motore, soprattutto nelle zone con climi caldi

F10 Il turbocompressore può essere utilizzato solo su motori di piccola cilindrata (massimo 2000

cm3)

 

 

1101018 (3 4 6 7)

 

V01 Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di convogliare i gas di scarico verso

l’esterno

V02 Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di abbassare la temperatura dei gas di

scarico convogliati verso l’esterno

V03 Compito degli organi di scarico di un veicolo è quello di abbassare la pressione dei gas di

scarico convogliati verso l’esterno, in modo da ridurre il rumore

V04 La marmitta deve essere sempre sostituita quando presenta crepe o rotture, anche se piccole

V05 Se la marmitta deve essere sostituita, quella nuova deve sempre essere di tipo omologato per

lo specifico veicolo

F06 Se la marmitta deve essere sostituita, quella nuova può essere di qualunque tipo, purché la

sua lunghezza sia uguale o inferiore a quella vecchia

F07 La marmitta deve essere sostituita a ogni revisione del veicolo

F08 In un motore Diesel, la marmitta deve essere sostituita ogni due anni o ogni 25000

chilometri, perché il nerofumo tende a intasarla

F09 La marmitta forata può essere riparata con del silicone sigillante, senza che sia necessario

Sostituirla

 

 

1102001 (3 4 6 7)

 

V01 L’impianto di alimentazione del motore Diesel ha il compito di gestire la mandata del

gasolio

V02 L’impianto di alimentazione del motore Diesel può comprendere iniettori pompa

V03 L’impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di un filtro del gasolio

V04 L’impianto di alimentazione del motore Diesel comprende anche degli iniettori che

polverizzano il gasolio

V05 L’impianto di alimentazione del motore Diesel può essere dotato di una pompa di iniezione

che invia gasolio ad alta pressione agli iniettori

F06 L’impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di una pompa di alimentazione che

invia il gasolio ad alta pressione agli iniettori

F07 L’impianto di alimentazione del motore Diesel prevede un filtro a cartuccia che deve essere

sostituito ad ogni rifornimento di carburante

F08 L’impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di pompa di iniezione che aspira

gasolio dal serbatoio

F09 L’impianto di alimentazione del motore Diesel è dotato di un filtro aria che deve essere

sostituito ogni rifornimento di carburante

F10 L’impianto di alimentazione del motore Diesel è regolato direttamente dal conducente per

mezzo di appositi interruttori posti sul cruscotto

 

 

1102002 (3 4 6 7)

 

V01 I motori Diesel sono dotati di filtro dell’aria e filtro del gasolio

V02 Nei motori Diesel l’acceleratore regola la quantità di gasolio che viene iniettata nei cilindri

V03 Il filtro dell’aria di un motore Diesel deve periodicamente essere controllato, sostituendo se

necessario la cartuccia filtrante

V04 Il “Common-rail” è un sistema di iniezione a controllo elettronico per motori Diesel, che

consente una altissima pressione di iniezione

V05 La cartuccia dei filtri del gasolio deve venire sostituita periodicamente

V06 Il motore Diesel può anche essere alimentato con BioDiesel

V07 Le candelette di un motore Diesel servono per permettere le prime accensioni del gasolio nei

cilindri a motore freddo

V08 In un motore Diesel la combustione del gasolio avviene grazie al suo surriscaldamento

V09 In un motore Diesel a iniezione diretta, il gasolio è iniettato direttamente nel cilindro

V10 In un motore Diesel a iniezione indiretta, il gasolio è iniettato in una precamera esterna al

cilindro

F11 Il motore Diesel può essere alimentato anche con bioetanolo

F12 Le candelette di un motore Diesel servono, a motore caldo, per regolarizzare le accensioni

del gasolio quando il motore ruota a regime di potenza massima

F13 In un comune motore Diesel il gasolio viene iniettato nei cilindri alla pressione di circa 25

Bar

F14 La pompa di iniezione del motore Diesel viene fatta funzionare da una cinghia trapezoidale

F16 Quando la temperatura esterna è molto fredda è bene alimentare il motore Diesel con una

miscela di gasolio (70%) e benzina o alcool (30%)

F17 La cartuccia dei filtri del gasolio deve venire sostituita ad ogni revisione periodica del

veicolo

F18 In un motore Diesel a iniezione indiretta, il gasolio è iniettato direttamente nel cilindro

F19 In un motore Diesel a iniezione diretta, il gasolio è iniettato in una precamera esterna al

cilindro

F20 Il motore Diesel ha maggiori problemi di rendimento in altitudine rispetto al motore a

Scoppio

 

 

1102003 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, se la pompa di alimentazione ha funzionamento elettrico, può trovarsi

immersa all’interno del serbatoio del combustibile

V02 In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione spinge il combustibile dal

serbatoio alla pompa di iniezione

V03 In un motore Diesel, la pompa di alimentazione di un motore Diesel è azionata dal motore o

dalla pompa di iniezione

V04 In un motore Diesel, la pompa di iniezione spinge il gasolio in pressione agli iniettori nella

quantità richiesta dal pedale dell’acceleratore

V05 In un motore Diesel, se la pompa di alimentazione cessa di funzionare, il motore si arresta

F06 In un motore Diesel, ogni 10 rifornimenti di combustibile è necessario ripulire il filtro della

pompa di alimentazione

F07 In un motore Diesel, quando il clima è molto freddo, la pompa di alimentazione del

combustibile deve essere accesa dal conducente con apposito pulsante, alcuni secondi prima

della messa in moto del motore

F08 In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione deve essere posizionata

sul veicolo in un punto lontano da fonti di calore, oppure deve essere opportunamente

coibentata

F09 In un motore Diesel, la pompa di alimentazione a bassa pressione è dotata di anticongelatore

da attivare durante la stagione fredda

F10 In un motore Diesel, la pompa di alimentazione del combustibile a funzionamento elettrico

non può mai trovarsi nel serbatoio a causa del pericolo d’incendio che ciò comporterebbe

 

 

1102004 (3 4 6 7)

 

V01 Tutti i motori Diesel sono dotati di regolatore del numero di giri

V02 In un motore Diesel, l’iniezione del gasolio a controllo elettronico permette di regolare la

quantità di gasolio iniettato ed anche la tempistica dell’iniezione

V03 In un motore Diesel, sui veicoli dotati di iniettori pompa non è montata la pompa di

iniezione

V04 In un motore Diesel, gli iniettori pompa dei motori Diesel di ultima generazione sono a

controllo elettronico

V05 In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano una cattiva combustione del gasolio

V06 In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un maggior consumo di combustibile

V07 In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un maggior inquinamento atmosferico

F08 La regolazione elettronica dell’iniezione è applicabile solo ai motori a scoppio perché il

gasolio è troppo lento ad incendiarsi

F09 Gli iniettori pompa dei motori Diesel possono essere solo ad azionamento meccanico

F10 In un motore Diesel, gli iniettori sregolati causano un peggior comfort di marcia

F11 In un motore Diesel, gli iniettori sregolati sono segnalati da una spia verde che si accende

sul cruscotto

F12 In un motore Diesel, la pulizia degli iniettori sregolati può avvenire marciando in discesa a

motore spento per poche centinaia di metri

F13 In un motore Diesel, la quantità di gasolio iniettata può essere regolata manualmente dal

conducente tramite manopola posta sul cruscotto

F14 In un motore Diesel, la pulizia degli iniettori sregolati può avvenire con motore acceso,

veicolo in folle e acceleratore premuto a fondo per una decina di secondi

 

 

1102005 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea serve a inviare il gasolio agli iniettori,

sotto forte pressione

V02 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea, comandata del pedale dell’acceleratore,

permette di regolare la quantità di gasolio da inviare agli iniettori

V03 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea regola, fra l’altro, il momento opportuno

per l’invio del gasolio agli iniettori

V04 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di elementi pompanti (uno per

ogni cilindro)

V05 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un albero a camme

V06 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un’asta a cremagliera che è

comandata dal pedale dell’acceleratore

V07 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è equipaggiata con un regolatore di giri

V08 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di un dispositivo di anticipo

automatico

F09 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea aspira il gasolio dal serbatoio

F10 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea invia anche l’olio lubrificante alle parti in

movimento del motore

F11 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea prende movimento dagli alberi della

distribuzione

F12 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea alimenta la portata dell’acqua di

raffreddamento

F13 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea ha un solo elemento pompante

F14 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea serve ad inviare, sotto forte pressione,

l’olio agli elementi frenanti delle ruota

F15 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea deve essere sostituita ogni 25000

chilometri circa

F16 In un motore Diesel, la pompa di iniezione in linea è dotata di una candeletta di

preaccensione per ciascun iniettore

 

 

1102006 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea prendono

movimento dall’albero a camme della pompa

V02 In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea sono in

numero uguale ai cilindri

V03 In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea comprimono

il gasolio ad alta pressione destinato agli iniettori

F04 In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea sono sempre

in numero pari

F05 In un motore Diesel, gli elementi pompanti di una pompa di iniezione in linea devono essere

smontati e puliti ogni 30 giorni circa

F06 In un motore Diesel, gli elementi pompanti non necessitano di manutenzione se si utilizza

bioDiesel

 

 

1102007 (3 4 6 7)

 

V01 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico serve ad anticipare la mandata del gasolio agli

iniettori

V02 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico serve a garantire una buona combustione del gasolio

anche ad elevato numero di giri del motore

V03 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico entra in funzione all’aumentare del numero dei giri del

motore

F04 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico gestisce l’innesto della frizione

F05 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico gestisce l’innesto delle marce alte del cambio di

velocità

F06 Nei motori Diesel, l’anticipo automatico attiva le candele di accensione del gasolio

 

 

1102008 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, gli iniettori iniettano nei cilindri gasolio ad alta pressione

V02 In un motore Diesel, gli iniettori sono dotati di un dispositivo che polverizza il gasolio in

ingresso nei cilindri

V03 In un motore Diesel, gli iniettori devono essere periodicamente controllati

V04 In un motore Diesel, gli iniettori sono spesso controllati elettronicamente da una centralina

V05 In un motore Diesel, il controllo elettronico degli iniettori permette di stabilire tempi e

durata dell’iniezione del gasolio nel cilindri

F06 In un motore Diesel, gli iniettori iniettano gasolio nei cilindri a bassa pressione

F07 In un motore Diesel, gli iniettori si trovano incorporati nella pompa di iniezione

F08 In un motore Diesel, gli iniettori iniettano periodicamente olio lubrificante nel cilindro

F09 In un motore Diesel, gli iniettori cessano di iniettare gasolio dieci secondi dopo lo

spegnimento del motore

 

 

1102009 (3 4 6 7)

 

V01 Il motore Diesel aspira aria mentre il gasolio viene introdotto nei cilindri dagli iniettori

V02 I motori Diesel sono sempre dotati di iniettori

V03 Se gli iniettori di un motore Diesel gocciolano, il motore emette fumo nero

V04 Nel motore Diesel, la combustione avviene in “eccesso d’aria”

V05 In un motore Diesel, si possono trovare gli iniettori-pompa, dispositivi che rendono inutile la

presenza della pompa di iniezione

V06 Il Common-rail è un dispositivo che permette l’iniezione del gasolio nei cilindri ad altissima

pressione

V07 In un motore Diesel, gli iniettori possono essere a comando meccanico od elettronico

V08 In un motore Diesel, gli iniettori ricevono il gasolio in pressione dalla pompa di iniezione

V09 Nel sistema di iniezione “Common-rail”, gli iniettori sono a comando elettronico

V10 Il gasolio iniettato nei cilindri di un motore Diesel deve essere finemente polverizzato

F11 Gli iniettori di un motore Diesel hanno una pressione di iniezione che aumenta con

l’aumentare della velocità del veicolo

F12 Il motore Diesel è in genere munito di una candeletta di preriscaldamento posta vicino alla

presa d’aria

F13 Se gli iniettori di un motore Diesel “gocciolano”, devono essere puliti con acqua e

ammoniaca

F14 Gli iniettori ricevono il combustibile da una pompa a bassa pressione

F15 Se gli iniettori di un motore gocciolano vanno avvitati meglio nelle loro sedi

F16 Un motore Diesel è munito di almeno una candela per cilindro

F17 Il motore Diesel funziona bene solo con poca aria aspirata dai cilindri

F18 I motori Diesel di ultima generazione hanno l’accensione delle candele controllata

elettronicamente

F19 Nei motori Diesel più potenti, il gasolio viene iniettato a bassa pressione

F20 I motori Diesel per autoveicoli lavorano normalmente ad alto numero di giri (4000-5000

giri/min)

F21 Il controllo elettronico dell’iniezione di combustibile è possibile solo nei motori a scoppio

 

 

1102010 (3 4 6 7)

 

V01 L’iniezione gestita dall’impianto Common-rail fornisce una elevatissima pressione del

gasolio, anche a bassi giri del motore

V02 L’iniezione gestita dall’impianto Common-rail comporta un’elevatissima pressione del

gasolio all’interno di un condotto comune (Rail)

V03 In un motore Diesel, l’iniezione gestita dall’impianto Common-rail permette una riduzione

dei consumi e delle emissioni nocive

F04 Il Common-rail è un impianto di iniezione del gasolio di tipo puramente meccanico

F05 In un motore Diesel, l’alimentazione gestita dall’impianto Common-rail determina

un’iniezione di gasolio a bassa pressione

F06 L’iniezione gestita dall’impianto Common-rail penalizza la coppia motrice ai bassi regimi di

Giri

 

 

1102011 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di due circuiti del

combustibile: uno a bassa ed uno ad alta pressione

V02 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa che invia il

gasolio ad elevatissima pressione agli elettroiniettori

V03 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail ha un condotto comune (Commonrail

o flauto) che contiene il combustibile inviato dalla pompa ad alta pressione

V04 I In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una centralina che

elabora i dati dei sensori per gestire al meglio gli elettroiniettori

V05 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail permette, per mezzo degli

elettroiniettori, un’iniezione di carburante estremamente precisa nella quantità e nei tempi

F06 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa a bassa

pressione che invia direttamente il carburante agli elettroiniettori

F07 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail è dotato di una pompa a bassa

pressione che determina la quantità di carburante da iniettare

F08 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail sfrutta l’aria compressa per la

gestione degli iniettori

F09 In un motore Diesel, il sistema di iniezione Common-rail permette di aumentare la pressione

di iniezione al variare del numero dei giri

F10 Il sistema di iniezione Common-rail inietta il combustibile nel condotto di aspirazione per

ottenere una miglior miscelazione del gasolio con l’aria

 

 

1102012 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, gli elettroiniettori servono a iniettare gasolio nei cilindri in maniera

precisa sia nei tempi che nella quantità

V02 In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono comandati dalla centralina elettronica, e

possono iniettare il carburante nei cilindri in più mandate

V03 In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono più precisi rispetto agli iniettori meccanici

V04 In un motore Diesel, gli elettroiniettori effettuano una preiniezione e successivamente

l’iniezione principale

V05 In un motore Diesel, grazie alla gestione della centralina elettronica , gli elettroiniettori sono

montati sulla testata del motore

F06 In un motore Diesel, gli elettroiniettori determinano la pressione di iniezione per mezzo di

una molla tarata

F07 In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono comandati meccanicamente dall’albero a

camme della pompa

F08 In un motore Diesel, gli elettroiniettori, se malfunzionanti, possono essere riparati dal

conducente purché sia dotato degli idonei strumenti

F09 In un motore Diesel, gli elettroiniettori sono alimentati da una batteria loro dedicata

F10 In un motore Diesel, gli elettroiniettori aumentano i consumi del veicolo perché utilizzano

elettricità per il loro funzionamento

 

 

1102013 (3 4 6 7)

 

V01 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet ottimizza la combustione del gasolio nei

cilindri

V02 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet riduce l’inquinamento acustico causato

dal motore

V03 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet riduce l’inquinamento atmosferico

causato dal motore

V04 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet arriva fino a 8 iniezioni per ciclo di

funzionamento

V05 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet permette una riduzione dei consumi

V06 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet abbassa l’inquinamento acustico causato

dal motore

F07 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet aumenta la potenza del motore

aumentandone notevolmente i consumi

F08 I motori che adottano il sistema d’iniezione multijet sono generalmente appartenenti alle

categorie antinquinamento euro zero o euro uno

F09 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet è usato solo nei motori a benzina

turbocompressi

F10 In un motore Diesel, il sistema d’iniezione multijet ha sempre due iniezioni di gasolio nel

ciclo di funzionamento

 

 

1103001 (3 4 6 7)

 

V01 I combustibili, miscelati con l’opportuna quantità d’aria e successivamente incendiati,

forniscono l’energia necessaria al funzionamento del motore

V02 In altitudine, dove la pressione dell’aria è inferiore, diminuisce il rendimento del motore,

soprattutto se è di tipo a scoppio

V03 Il motore Diesel ha, in linea di principio, un rendimento migliore di quello a scoppio

V04 La benzina è più volatile del Gasolio

V05 Il bioDiesel è una miscela di gasolio ordinario e olio vegetale combustibile, utilizzato

nell’ottica di ridurre l’inquinamento atmosferico

V06 Con la sigla B10 si individua un bioDiesel composto dal 10% di olio vegetale e dal 90% di

gasolio

F07 I combustibili, miscelati con l’opportuna quantità di vapore e successivamente incendiati,

forniscono l’energia necessaria al funzionamento del motore

F08 In altitudine, dove la pressione dell’aria è inferiore, diminuisce il rendimento del motore,

soprattutto se è di tipo Diesel

F09 Il motore a scoppio ha, in linea di principio, un rendimento migliore di quello Diesel

F10 Il gasolio è più volatile della benzina

F11 Con la sigla B10 si individua un combustibile composto dal 10% di gasolio ordinario e dal

90% di olio vegetale

F12 Il gasolio può essere miscelato con una buona percentuale di alcool, nell’ottica di ridurre

l’inquinamento atmosferico

F13 Il bioDiesel è un combustibile prodotto in raffinerie che hanno la certificazione ambientale

di limitato inquinamento

 

 

1103002 (3 4 6 7)

 

V01 La sigla GPL identifica il gas di petrolio liquefatto

V02 Il GPL è una miscela di idrocarburi che viene resa liquida a bassa pressione

V03 Il GPL è un carburante poco inquinante

V04 Il GPL può avere un avviamento a freddo difficoltoso

V05 Il metano, per essere usato quale combustibile per autoveicoli, deve essere fortemente

compresso

V06 Il metano non dà generalmente problemi nell’avviamento a freddo

V07 Il metano deve essere immagazzinato in serbatoi costituiti da bombole molto pesanti e

resistenti

F08 La sigla GPL identifica il gasolio con particolato limitato

F09 Il GPL è un carburante più inquinante del gasolio

F10 Il GPL è una miscela di idrocarburi che viene resa liquida ad alta pressione

F11 Il GPL ha un buon avviamento a freddo

F12 Il metano, per essere usato quale combustibile per autoveicoli, deve essere compresso a circa

4 bar

F13 A parità di volume del serbatoio di un autoveicolo, il “pieno” di metano compresso

garantisce una maggior autonomia di viaggio rispetto alla benzina

F14 Il metano si miscela male con l’aria e quindi brucia emettendo maggiori residui inquinanti

 

 

1104001 (3 4 6 7)

 

V01 Non è opportuno sostituire un fusibile con uno di amperaggio diverso

V02 Tutti i fusibili sono raccolti in uno o più contenitori facilmente accessibili

V03 Ogni fusibile è distinto dagli altri per il colore e per l’indicazione della sua resistenza

V04 Il fusibile è un dispositivo in grado di interrompere il flusso di corrente a un apparato se

questa supera una soglia prefissata

V05 I fusibili sono costituiti da un contenitore al cui interno è presente un filo metallico

dimensionato in modo tale da fondere se la corrente che lo attraversa supera un valore limite

V06 La posizione della scatola dei fusibili è indicata sul libretto di uso e manutenzione

V07 La parte isolante dei fusibili ha in genere colori differenti a seconda del loro amperaggio

V08 Sui fusibili si trova scritto il valore del loro amperaggio

V09 Il valore dell’amperaggio di un fusibile è un numero seguito dalla lettera A maiuscola

V10 L’impianto elettrico di un autoveicolo è suddiviso in sezioni, ciascuna protetta dal proprio

fusibile

F11 I circuiti elettrici dell’autoveicolo sono raramente protetti da un fusibile

F12 I fusibili sono sostituibili solo in officina

F13 Se non si dispone di un fusibile sostitutivo uguale, occorre sostituire quello guasto con uno

di amperaggio minore

F14 Tutti i fusibili vanno sostituiti ogni volta che si effettua la revisione periodica del veicolo

F15 Il fusibile è un dispositivo idraulico che è in grado di proteggere l’impianto di lubrificazione

da eventuali sovrappressioni

F16 Sui fusibili si trova scritto il valore del loro voltaggio

F17 Il valore del voltaggio di un fusibile è un numero seguito dalla lettera V maiuscola

F18 I fusibili di colore rosso possono essere sostituiti solo da addetti delle officine specializzate

F19 Se lo stesso fusibile brucia spesso è bene sostituirlo con uno di amperaggio inferiore

F20 Se lo stesso fusibile brucia spesso è bene sostituirlo con un cavallotto di filo elettrico

F21 La sostituzione di un fusibile va fatta con la chiave del quadro inserita, in modo da vedere

subito se si è operato correttamente

F22 Nei veicoli pesanti, tutti i fusibili hanno di norma il medesimo amperaggio

F23 I fusibili hanno una specifica polarità e vanno pertanto infilati nella loro sede con un verso

preciso

F24 I veicoli dotati di motore Diesel non hanno fusibili perché non necessitano di impianto di

Accensione

 

 

1104002 (3 4 6 7)

 

V01 In molti casi la stessa cinghia trapezoidale che comanda l’alternatore mette in movimento

anche la pompa centrifuga del liquido di raffreddamento

V02 L’alternatore viene azionato da una o più cinghie trapezoidali

V03 L’alternatore è un generatore di corrente alternata

V04 Se l’alternatore è guasto si accende una spia rossa situata sul cruscotto

V05 Se l’alternatore genera poca corrente è possibile che la cinghia trapezoidale si sia allentata

V06 La corrente generata dall’alternatore, per essere accumulata dalla batteria, deve venire

raddrizzata, cioè trasformata in corrente continua

V07 Il buon funzionamento dell’alternatore si controlla per mezzo di una spia luminosa posta sul

cruscotto , che deve rimanere spenta

V08 I moderni alternatori hanno incorporato un raddrizzatore che rende continua la corrente in

uscita

F09 L’autista deve verificare periodicamente lo stato di carica dell’alternatore

F10 Alcuni motori Diesel sono privi di alternatore

F11 Nei motori a scoppio o Diesel, l’alternatore sostituisce la batteria

F12 Nei motori a scoppio o Diesel, l’alternatore fornisce la corrente per il motore, mentre la

batteria produce quella per le luci e per i servizi

F13 Se l’alternatore è guasto si accende una spia arancione situata sul cruscotto

F14 Quando l’alternatore si guasta, il motore si spegne di colpo

F15 L’alternatore fornisce corrente alternativamente al motore o alla batteria

F16 Mediante un pulsante situato sul cruscotto, l’autista decide se l’alternatore deve fornire

corrente al motore o alla batteria

F17 L’alternatore funziona anche a motore spento

 

 

1104003 (3 4 6 7)

 

V01 Sia il motore a scoppio che quello Diesel sono dotati del motorino d’avviamento

V02 Il motorino d’avviamento viene alimentato dalla corrente fornita dalla batteria

V03 Se il motorino di avviamento non funziona, ciò può dipendere dal fatto che la batteria è

scarica

V04 Se il motorino di avviamento funziona, ma il motore non gira, può darsi che il pignoncino o

il suo cuscinetto reggi-spinta si siano rotti

F05 Su alcuni veicoli a motore Diesel, il motorino di avviamento è alimentato dal gasolio

proveniente dal serbatoio

F06 In caso di emergenza, il motorino d’avviamento può essere azionato con apposita manovella

F07 Il motorino d’avviamento non è presente sugli autoveicoli con cambio automatico

F08 Il motorino d’avviamento può essere utilizzato facendolo girare al contrario, per potenziare

l’effetto frenante del motore

 

 

1104004 (3 4 6 7)

 

V01 La batteria viene mantenuta carica dall’alternatore

V02 La corrente erogata dalla batteria è sempre continua

V03 La corrente erogata dalla batteria è a bassa tensione ed è continua

V04 Alcune batterie richiedono periodicamente verifica ed eventuale aggiunta di acqua distillata

V05 Molte batterie non richiedono particolare manutenzione (batterie sigillate) salvo mantenerle

pulite, asciutte e con i morsetti ingrassati

V06 La batteria deve essere tenuta pulita, asciutta e sui morsetti deve essere periodicamente

messo un apposito grasso

V07 Il peso delle batterie incide negativamente sulle prestazioni di un autoveicolo con motore

elettrico

V08 L’impianto elettrico di un veicolo pesante funziona generalmente con tensione di 24 volts

F09 La batteria dell’impianto elettrico di un autoveicolo è un generatore di corrente alternata a

bassa tensione

F10 Quando l’alternatore si guasta, la batteria si scarica di colpo

F11 In caso di emergenza, negli elementi della batteria può essere aggiunta acqua di rubinetto

F12 L’acqua distillata che si aggiunge nella batteria deve avere temperatura superiore ai 25°

F13 Non si può aggiungere acqua distillata alla batteria se il motore è ancora caldo

F14 Se l’alternatore non funziona, per alcuni chilometri si possono collegare direttamente tra

loro i due poli della batteria

F15 La batteria fornisce corrente al solo motore

F16 La batteria eroga corrente quando il motore è in funzione, mentre si stacca automaticamente

a motore fermo

F17 La batteria dell’impianto elettrico di un autoveicolo è un accumulatore di corrente alternata a

bassa tensione

 

 

1104005 (3 4 6 7)

 

V01 Gli organi di accensione di un motore a scoppio hanno il compito di produrre una scintilla

elettrica per incendiare la miscela aria-benzina

F02 Gli organi di accensione di un motore Diesel hanno il compito di produrre una scintilla

elettrica per incendiare il gasolio

F03 Nel motore Diesel ogni cilindro necessita di due candele di accensione, perché il gasolio

brucia meno rapidamente della benzina

F04 Le candele dei motori Diesel devono essere più resistenti al calore di quelle dei motori a

scoppio, a causa della maggior temperatura di funzionamento del motore

 

 

1104006 (3 4 6 7)

 

V01 L’alternatore è un dispositivo che trasforma energia meccanica in energia elettrica sotto

forma di corrente alternata

F02 L’accensione della spia sul cruscotto raffigurante una batteria indica che bisogna

immediatamente fermarsi per evitare danni all’impianto elettrico

 

 

1105001 (3 4 6 7)

 

V01 Gli organi di trasmissione del moto servono a trasmettere il moto di rotazione del motore

alle ruote motrici

V02 Fanno parte degli organi di trasmissione del moto la frizione, il cambio, il differenziale e la

coppia conica

V03 L’albero di trasmissione non è presente se trazione e motore sono posteriori

V04 Sui veicoli pesanti, l’albero di trasmissione è generalmente realizzato in più tronconi

collegati da giunti

F05 L’albero di trasmissione non è presente se la trazione è posteriore ed il motore è posizionato

nella parte anteriore

F06 Gli organi di trasmissione del moto servono a tenere informata l’azienda sulla posizione del

veicolo

F07 Fa parte degli organi di trasmissione del moto il sistema satellitare GPS

F08 Fanno parte degli organi di trasmissione del moto le balestre, il volante e il limitatore di

velocità

F09 Gli organi di trasmissione del moto non sono necessari a bordo dei veicoli elettrici

 

 

1105002 (3 4 6 7)

 

V01 In un veicolo munito di trasmissione integrale permanente è necessaria la presenza di tre

differenziali

V02 La frizione è un dispositivo che consente all’albero motore di girare senza trasmettere il

movimento agli organi di trasmissione

V03 Gli organi della trasmissione del moto presenti negli autoveicoli sono l’insieme di organi che

hanno lo scopo di trasferire la potenza generata dal motore alle ruote

F04 Il cambio, variando il numero di giri tra albero motore e albero di trasmissione, consente di

utilizzare sempre il motore ad un regime di rotazione vicino a quello di potenza massima

F05 Il cambio dei veicoli elettrici ha in genere più rapporti di quello montato sui veicoli con

motore a scoppio

F06 La frizione è un dispositivo che permette di variare il rapporto tra il numero dei giri

dell’albero motore ed il numero dei giri dell’albero di trasmissione

 

 

1105003 (3 4 6 7)

 

V01 La frizione consente l’innesto o il disinnesto del motore con gli altri organi di trasmissione

V02 Quando il pedale della frizione è sollevato, la frizione è innestata

F03 Quando il pedale della frizione è sollevato la frizione è disinnestata

F04 La frizione è posta tra il cambio e l’albero di trasmissione

 

 

1105004 (3 4 6 7)

 

V01 Sono organi di trasmissione: la frizione, il cambio, l’albero di trasmissione ed il differenziale

V02 La frizione serve a collegare in modo graduale il motore con il cambio

V03 La frizione è un meccanismo che funziona per attrito

V04 La frizione è generalmente autoregolante al fine di recuperare il gioco dovuto all’usura delle

guarnizione d’attrito (ferodi), in caso contrario deve venire periodicamente “registrata” in

officina

V05 Se la frizione slitta è possibile che sia entrato olio dal motore o dal cambio

V06 Se la frizione slitta è possibile che il materiale d’attrito del disco sia usurato

V07 Se la frizione slitta è possibile che il disco sia imbrattato dall’olio del servocomando

V08 Se la frizione slitta è possibile che sia guasto il sistema di molle dello spingi-disco

V09 Se la frizione slitta e non si interviene è possibile che si verifichino danni maggiori a causa

del surriscaldamento di tutto il meccanismo

V10 Se la frizione è a dischi multipli può essere del tipo “a bagno d’olio”

V11 Se la frizione è a disco unico è normalmente del tipo “a secco”

V12 La frizione monodisco a secco è costituita da un grande disco di acciaio le cui superfici sono

fornite di una guarnizione di attrito (ferodo)

V13 Alcuni autoveicoli sono dotati di frizione a dischi multipli

V14 Nei mezzi pesanti la frizione viene comandata da un pedale, che aziona un servocomando

che spesso utilizza aria compressa

V15 In molti autocarri e autobus di media portata, il pedale della frizione agisce su un

servocomando a funzionamento idraulico

V16 A bordo di molti autobus, la trasmissione idraulica sostituisce la frizione ed il cambio

meccanico

V17 Se la trasmissione è idraulica non esistono la frizione meccanica e il relativo pedale

V18 Con la frizione automatica, per ottenere la partenza del veicolo è sufficiente accelerare

F19 Per evitare lo slittamento in fase di partenza, la frizione può essere sostituita da un

collegamento a ingranaggi

F20 La frizione serve a mettere in collegamento direttamente il motore con gli assi delle ruote

motrici

F21 Il disco della frizione è in acciaio spazzolato ed è privo di qualsiasi rivestimento

F22 Se la frizione è automatica il pedale è sostituito da un interruttore

F23 La frizione ed il riduttore si trovano tra il cambio ed il differenziale

F24 Se la frizione tende a slittare bisogna circolare senza cambiare mai marcia

F25 Se la frizione slitta può, essere opportuno introdurvi gesso o sabbia dall’apposito sportellino

F26 È sempre bene mantenere il piede appoggiato sulla frizione durante la marcia, in modo da

velocizzare le cambiate di marcia

F27 La frizione è l’organo di trasmissione principale del cambio automatico

F28 I veicoli con 4 ruote motrici non necessitano di frizione

F29 I veicoli con doppio asse sterzante sono dotati di due frizioni separate

F30 Durante i mesi invernali vi è il rischio che la frizione si blocchi per formazione di ghiaccio

al suo interno

F31 Se la frizione diventa “troppo dura” è bene togliere una delle sue molle di regolazione

F32 La frizione è raffreddata da apposita ventola

F33 In discesa è bene viaggiare con frizione premuta per ottenere un risparmio di carburante

F34 In discesa è bene viaggiare con frizione premuta per evitarne il surriscaldamento

F35 La frizione a dischi multipli viene utilizzata se il cambio di velocità ha più di 4 marce

F36 Il pedale della frizione va spinto con molta gradualità e va invece lasciato con movimento

rapido e secco

 

 

1105005 (3 4 6 7)

 

V01 Il cambio serve a variare il rapporto fra i giri del motore ed i giri dell’albero di trasmissione

e, di conseguenza, delle ruote motrici

V02 In prima marcia, il numero di giri in uscita dal cambio è inferiore al numero di giri del

motore

V03 Il sincronizzatore rende più agevole e silenzioso l’innesto delle marce

V04 Nei veicoli pesanti, il cambio è spesso munito di riduttore che raddoppia di fatto il numero

delle marce

V05 Nei veicoli pesanti, il riduttore del cambio consente di adattare più facilmente la potenza del

motore alla variazione degli sforzi

V06 Il cambio non ha mai due marce con lo stesso rapporto di giri

V07 Il cambio di un veicolo pesante ha in genere più marce di quello di una autovettura

F08 Nei veicoli pesanti, il cambio è di norma munito di riduttore che serve a diminuire il numero

delle marce disponibili

F09 Il cambio serve a variare il rapporto fra il numero di giri dell’albero di trasmissione e quello

dei semiassi

F10 Il cambio è posto tra l’albero motore e la frizione

F11 Il cambio non ha mai più di 6 marce

F12 In prima marcia, il numero di giri in uscita dal cambio è superiore al numero di giri del

motore

F13 I veicoli eccezionali non sono dotati di cambio

 

 

1105006 (3 4 6 7)

 

V01 L’uso del cambio consente al conducente di variare la forza di trazione in relazione al carico

del veicolo

V02 Il cambio serve a variare il rapporto tra i giri del motore ed i giri dell’albero di trasmissione

V03 Il cambio permette di trasmettere alle ruote una forza variabile a seconda della marcia

innestata

V04 Più piccola è la marcia che si inserisce, più alta è la forza di spunto del veicolo

V05 Quanto più “ridotte” sono le marce, tanto più elevata è la forza di trazione trasmessa alle

ruote

V06 In genere, nei veicoli “pesanti”, la leva del cambio non agisce direttamente sul selettore

delle marce, bensì su di un servocomando di tipo pneumatico o idraulico

V07 Il cambio contiene olio lubrificante nel quale sono parzialmente immersi gli ingranaggi

V08 Se il cambio è molto rumoroso, è possibile che ciò sia dovuto a mancanza di olio all’interno

della sua scatola

V09 Se il cambio è molto rumoroso, può essere che qualche cuscinetto degli ingranaggi si sia

usurato

V10 Il cambio dei veicoli pesanti può talvolta avere più di dieci marce

V11 Il cambio automatico rende più uniforme la velocità del veicolo, anche durante i cambi di

marcia

V12 La scatola del cambio contiene olio lubrificante che deve venire sostituito periodicamente

V13 La scatola del cambio contiene olio lubrificante il cui livello deve essere periodicamente

controllato

V14 I gruppi “epicicloidali” sono sistemi di ingranaggi di cui sono dotati alcuni cambi di veicoli

pesanti

V15 Se un ingranaggio grande ne fa girare uno piccolo, l’ingranaggio piccolo ruota con un

numero di giri maggiore dell’ingranaggio grande (moltiplicatore)

V16 Se un ingranaggio piccolo ne fa girare uno più grande, l’ingranaggio grande ruota con un

numero di giri minore dell’ingranaggio piccolo (riduttore)

V17 Se un ingranaggio ne fa girare un altro delle stesse dimensioni, tutti e due gli ingranaggi

ruotano con la stessa velocità (rapporto di parità)

V18 In uscita dal cambio di velocità può talvolta trovarsi il rallentatore

F19 Il cambio è un meccanismo che permette alle ruote di girare più velocemente del motore

F20 Il cambio dei veicoli pesanti ha normalmente due sole marce, una normale e una ridotta

F21 Più alta è la marcia che si innesta, più alta è la forza di trazione trasmessa alle ruote

F22 Le marce ridotte sono quelle che trasmettono alle ruote motrici una minore forza di trazione

F23 Quando un veicolo molto carico percorre una salita si usano sempre le marce più alte

F24 Per effettuare uno spunto in salita con il veicolo carico è necessario inserire una marcia

adeguatamente alta

F25 Quando si necessita di un cambio silenzioso, le ruote dentate sono sostituite da innesti a

frizione

F26 I cambi automatici possono avere al massimo 5 marce

F27 Per risparmiare carburante è bene cambiare marcia senza usare la frizione

F28 Scalando una marcia si diminuisce il regime di giri del motore

F29 Innestando una marcia più alta si aumenta il regime di giri del motore

F30 Per sfruttare l’effetto frenante del motore occorre usare marce alte

F31 Tramite il contagiri posto sul cruscotto, è possibile conoscere il numero di giri delle ruote

motrici

F32 Il turbocompressore del motore entra in azione quando si innesta una marcia superiore alla

terza

F33 Alcuni veicoli per cava e cantiere hanno il cambio raffreddato ad acqua

F34 Il cambio serve a mantenere la velocità rotativa dell’albero di trasmissione costante,

indipendentemente dal numero dei giri del motore

F35 Il cambio automatico deve essere disinserito nelle discese ripide

 

 

1105007 (3 4 6 7)

 

V01 Se il veicolo è a trazione integrale, significa che tutte le ruote sono motrici

V02 “Trazione anteriore” significa che sono motrici le sole ruote di uno o più assi anteriori

V03 “Trazione posteriore” significa che sono motrici le sole ruote di uno o più assi posteriori

F04 In genere, i veicoli pesanti sono a trazione anteriore

F05 I veicoli dotati di cambio automatico sono in genere a trazione integrale

F06 I veicoli a trazione posteriore devono forzatamente avere motore anteriore

 

 

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V01 La coppia conica è costituita da due ingranaggi sempre in presa, chiamati pignone e corona

V02 La coppia conica serve, tra l’altro, a ridurre la velocità delle ruote rispetto a quella

dell’albero motore

V03 La coppia conica serve, tra l’altro, a deviare di 90° il moto rotatorio dell’albero di

trasmissione

V04 La coppia conica è in genere utilizzata nei veicoli con motore anteriore e trazione posteriore

V05 Una delle caratteristiche della coppia conica è il rapporto al ponte

V06 Il rapporto al ponte è un dato caratteristico di omologazione di un veicolo

F07 La coppia conica serve, tra l’altro, ad aumentare la velocità delle ruote rispetto a quella

dell’albero motore

F08 La coppia conica serve, tra l’altro, a deviare di 60° il moto rotatorio dell’albero di

trasmissione

F09 La coppia conica è inserita manualmente dall’autista grazie a un comando posto sul

cruscotto

F10 Nella coppia conica, il pignone trasmette il moto alla corona grazie a un disco a frizione

F11 Il rapporto al ponte può essere variato a piacimento dell’autista

 

 

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V01 Il sincronizzatore è un dispositivo che facilita l’accoppiamento degli ingranaggi del cambio

durante il passaggio da una marcia all’altra

V02 Durante la percorrenza di una curva, il differenziale consente di trasferire parte della velocità

di rotazione dalla ruota motrice interna a quella esterna alla curva

V03 La funzione del cambio di velocità è quella di modificare la potenza erogabile alle ruote per

vincere più facilmente le resistenze all’avanzamento

V04 Il differenziale è un meccanismo che consente di evitare lo strisciamento delle ruote durante

la percorrenza di una curva

V05 Nei veicoli pesanti le variazioni di massa tra veicolo carico e veicolo scarico sono

significative e quindi vengono utilizzati cambi con un numero di rapporti superiore ai cambi

utilizzati nei veicoli leggeri

V06 Nei cambi montati sui veicoli pesanti, lo splitter è una levetta posizionata sotto il pomello

del cambio che consente di scegliere tra un gruppo di marce “veloci” e uno di “lente”

F07 Il differenziale è un meccanismo che consente di far girare le ruote esterne e quelle interne

alla stessa velocità, durante la percorrenza di una curva

|F08 Il differenziale consente di mantenere una trazione ottimale del veicolo anche su terreni con

scarsa aderenza

F09 Durante la percorrenza di una curva, il differenziale consente di trasferire parte della velocità

di rotazione dalla ruota motrice esterna a quella interna alla curva

F10 Il sincronizzatore è un dispositivo che fa parte del cambio di velocità e che consente di far

girare l’albero motore e quello di trasmissione alla stessa velocità

F11 Se un cambio di velocità è dotato di sincronizzatori delle marce, diventa inutile la presenza

della frizione

 

 

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V01 Il volano è un pesante disco, collegato all’albero motore, che serve come base di appoggio

per il disco della frizione, nonché per avviare e per regolarizzare la rotazione dell’albero

motore

F02 Il volano serve ad aumentare la velocità di rotazione del motore quando il veicolo deve

effettuare grossi sforzi (ad esempio: salita ripida)

 

 

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V01 Ogni asse motore è dotato di un differenziale

V02 Il differenziale trasmette il moto alle ruote tramite due semiassi

V03 Il differenziale è un ripartitore di giri tra le ruote motrici di uno stesso asse

V04 Il differenziale contiene olio lubrificante che deve venire periodicamente sostituito

V05 Il differenziale permette alle ruote motrici di avere diversa velocità una rispetto all’altra

F06 L’albero di trasmissione deve essere molto rigido per impedire le oscillazioni del

differenziale

F07 Il differenziale non può essere sull’asse delle ruote direttrici

F08 Il differenziale non si trova mai sui veicoli adatti a percorsi fuori-strada perché è troppo

delicato e potrebbe essere danneggiato dai sobbalzi

F09 Se un asse è dotato di ruote gemellate deve avere due differenziali

F10 Il differenziale non viene montato sui veicoli da cava o cantiere perché è troppo delicato

F11 Al posto del differenziale può essere montata la coppia conica

F12 Se il cambio è automatico, il differenziale è inserito al suo interno

 

 

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V01 La frizione fa parte degli organi di trasmissione

V02 La frizione può essere di tipo monodisco a secco

V03 In alcuni autoveicoli la frizione si innesta automaticamente

V04 In alcuni autoveicoli il comando della frizione è automatico

V05 La frizione può essere ad attrito meccanico, idraulica, elettroidraulica o elettromagnetica

V06 La frizione può essere del tipo a disco unico o a dischi multipli

V07 La frizione a dischi multipli è adatta soprattutto per i veicoli di massa e/o potenza

elevate

V08 La frizione può essere di tipo automatico

V09 La frizione a dischi multipli può essere a secco oppure a bagno d’olio

V10 La frizione può anche essere a comando idraulico oppure pneumo-idraulico

F11 Nei veicoli provvisti di cambio automatico la frizione non è presente

F12 La frizione fa parte degli organi di sospensione

F13 Non esistono frizioni comandate automaticamente

F14 La frizione a dischi multipli non viene mai montata sui veicoli pesanti

 

 

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V01 La frizione consente di collegare e scollegare il motore con gli altri organi di trasmissione

V02 La frizione consente di far partire il veicolo collegando gradualmente l’albero motore con le

ruote motrici attraverso gli organi di trasmissione

V03 La frizione consente di tenere in funzionamento il motore quando il veicolo è fermo con

marcia inserita

V04 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l’interno

quando i giri del motore diminuiscono

V05 La frizione si dice “innestata” quando il pedale che la comanda è sollevato

V06 Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell’olio per ridurre lo sforzo del

conducente

V07 La frizione consente di cambiare marcia quando il veicolo è in movimento

V08 La frizione deve essere innestata in maniera graduale

V09 L’innesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di masse centrifughe

V10 Il piede sinistro del conducente, quando non agisce sul comando per effettuare un cambio di

marcia, non deve appoggiare sul pedale della frizione

V11 La frizione può essere comandata automaticamente tramite un controllo elettronico

V12 L’innesto della frizione automatica può essere di tipo elettromagnetico

V13 L’innesto e il disinnesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di

masse centrifughe

V14 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l’esterno

quando i giri del motore aumentano

V15 La frizione permette di effettuare una partenza graduale con un veicolo carico di merce

F16 Per migliorare la postura di guida, il conducente deve tenere appoggiato il piede sinistro sul

pedale della frizione durante la marcia

F17 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l’interno quando

i giri del motore aumentano

F18 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica si spostano verso l’esterno

quando i giri del motore diminuiscono

F19 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica non si spostano quando i giri del

motore diminuiscono

F20 La frizione serve a dirigere il veicolo durante la marcia

F21 Le masse centrifughe che innestano la frizione automatica non si spostano quando i giri del

motore aumentano

F22 Un veicolo dotato di frizione automatica ha sempre una portata minore di un veicolo a

frizione comandata dal conducente

F23 L’innesto della frizione automatica può avvenire tramite lo spostamento di leve telescopiche

F24 Il disinnesto della frizione automatica avviene tramite lo spostamento di giunti cardanici

F25 L’innesto della frizione automatica può essere solo di tipo idraulico

F26 Il comando idraulico della frizione migliora la stabilità del veicolo in curva

F27 Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell’aria per ridurre lo sforzo del

conducente

F28 La frizione consente di connettere e disconnettere gradualmente il motore con la pompa di

iniezione

F29 La frizione non consente di cambiare marcia quando il veicolo è in movimento

F30 Il comando idraulico della frizione sfrutta la pressione dell’olio motore per ridurre lo sforzo

del conducente

F31 La frizione si dice “innestata” quando il pedale che la comanda è abbassato

F32 La frizione si dice “innestata” quando il pedale che la comanda è premuto a fondo dal

conducente

F33 Tutti i veicoli che non sono dotati di pedale della frizione sono detti “a presa diretta”

 

 

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V01 Lo spingidisco fa parte dei componenti della frizione

V02 Il piatto spingidisco fa parte degli organi di trasmissione

V03 Il comando idraulico della frizione consente di ridurre lo sforzo del conducente

V04 Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione non esiste

F05 In tutti gli autoveicoli è presente il pedale della frizione

F06 Lo spingidisco fa parte dei componenti del differenziale

F07 Lo spingidisco fa parte dei componenti dei freni a tamburo

F08 Il disco della frizione non deve mai entrare in contatto col volano

F09 Il piatto spingidisco fa parte degli organi di sospensione

F10 Il piatto spingidisco fa parte degli organi di frenatura

F11 La frizione può essere del tipo a dischi variabili

F12 La frizione a dischi multipli può essere a secco oppure a bagno d’acqua

F13 La frizione a dischi multipli può essere solo a secco

F14 La frizione a dischi multipli può essere montata solo su veicoli dotati di cambio automatico

F15 Se il veicolo non ha il pedale della frizione allora è anche sprovvisto di cambio di velocità

F16 Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione viene bloccato in

posizione abbassata

F17 Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione viene bloccato in

posizione alzata

F18 Se il veicolo è dotato di frizione automatica il pedale della frizione non esiste e il veicolo è

privo di cambio di velocità

F19 Se il veicolo è dotato di frizione automatica il veicolo è privo di cambio di velocità

 

 

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V01 La frizione consente di connettere e disconnettere gradualmente il motore con le ruote

motrici

V02 Il pedale della frizione comanda il cuscinetto reggispinta della frizione

V03 Il ferodo presente sul disco della frizione è soggetto a usura

V04 Periodicamente è necessario far controllare lo stato di usura del disco della frizione

V05 Periodicamente è necessario far controllare lo stato di usura del disco della frizione e dello

spingidisco

V06 Periodicamente può essere necessario registrare la corsa del pedale della frizione

V07 Il pedale della frizione è alzato quando la frizione è innestata

V08 Il disco della frizione è collegato permanentemente all’albero primario del cambio

V09 Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo

idraulico

V10 Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo

pneumatico

V11 Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo

meccanico

V12 Il disco della frizione, a frizione innestata (pedale alzato), entra in contatto col volano

V13 Il ferodo presente sul disco della frizione può usurarsi causando lo slittamento del disco sul

volano

V14 Il pedale della frizione deve essere rilasciato gradualmente

V15 Nei veicoli pesanti, il comando idraulico della frizione riduce lo sforzo del conducente

F16 La frizione a comando pneumo-idraulico non è idonea all’uso sui veicoli industriali

F17 Un veicolo provvisto di frizione a comando pneumo-idraulico deve essere lasciato in sosta

col cambio con la prima marcia inserita

F18 Durante la marcia del veicolo la frizione è staccata dal volano

F19 Il conducente non può intervenire sul comando della frizione se la stessa è di tipo pneumoidraulico

F20 Il pedale della frizione può comandare il cuscinetto reggispinta con dispositivi di tipo a vite

senza fine

F21 Il disco della frizione è collegato permanentemente all’albero secondario del cambio

F22 Il disco della frizione è collegato permanentemente all’albero ausiliario del cambio

F23 Il pedale della frizione comanda i satelliti del differenziale

F24 Il ferodo presente sul disco della frizione deve essere periodicamente ingrassato e oliato

F25 Il ferodo presente sul disco della frizione deve essere periodicamente pulito con benzina

F26 Periodicamente è necessario ingrassare il disco della frizione

F27 Periodicamente è necessario allentare le molle dello spingidisco della frizione

F28 Per mantenere efficiente la frizione è necessario sostituire l’olio dell’impianto frenante

F29 Per mantenere efficiente la frizione è necessario sostituire l’olio del motore

F30 Per mantenere efficiente la frizione è necessario controllare il livello dell’olio tramite

l’apposita asta graduata

F31 Il ferodo presente sul disco della frizione non è soggetto a usura

F32 Se il veicolo ha la frizione automatica, non è necessario provvedere alla manutenzione della

frizione stessa

F33 La frizione non ha bisogno di manutenzione in quanto è autoregistrante

F34 I veicoli dotati di frizione automatica sono maggiormente soggetti a ribaltamento in curva

F35 Il pedale della frizione può essere rilasciato bruscamente dal conducente in fase di partenza

 

CAPITOLO 12

Lubrificazione e protezione dal gelo

Lubrificazione

 

 

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V01 L’impianto di lubrificazione serve a diminuire l’attrito tra gli organi in movimento del

motore e ad evitare il surriscaldamento e l’eventuale fusione degli stessi

V02 In un impianto di lubrificazione, la pompa pesca l’olio dalla coppa e lo invia, tramite

apposite scanalature, alle varie parti in movimento del motore

V03 La lubrificazione evita che lo scorrimento tra le superfici a contatto usuri i materiali a

contatto

V04 La lubrificazione viene garantita dalla presenza di un velo di olio lubrificante tra le superfici

F05 L’impianto di lubrificazione può essere del tipo a circolazione forzata oppure a circolazione

naturale

F06 La pompa di iniezione fa parte del circuito di lubrificazione

F07 Compito della lubrificazione è aumentare l’attrito, altrimenti le parti meccaniche non

potrebbero esercitare la loro funzione

F08 Un olio lubrificante deve avere un alto grado di acidità per non formare morchie e patine

all’interno dei cilindri

 

 

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V01 L’accensione della spia dell’olio sul cruscotto del veicolo segnala che la pressione dell’olio è

insufficiente

V02 L’accensione della spia dell’olio può essere causata dalla rottura della pompa del lubrificante

V03 L’accensione della spia dell’olio può essere causata dalle tubazioni dell’impianto di

lubrificazione rotte o intasate

V04 La spia rossa dell’olio sul cruscotto può segnalare che nella coppa è rimasto così poco olio

che la pompa non riesce a mantenerlo in pressione in tutto il circuito

V05 Il consumo dell’olio motore aumenta con l’usura delle fasce elastiche

V06 Il filtro dell’olio serve a trattenere i piccoli corpi estranei in modo che non penetrino nel

motore

V07 L’olio motore ha una viscosità che varia in funzione della sua temperatura

V08 Il controllo del livello dell’olio motore va sempre fatto a motore spento da parecchi minuti

V09 Il controllo del livello dell’olio motore va sempre fatto con il veicolo in piano

F10 L’accensione della spia dell’olio sul cruscotto del veicolo, segnala che si è rabboccato l’olio

con uno di tipo diverso da quello precedentemente utilizzato

F11 La spia della pressione dell’olio posta sul cruscotto, se accesa, indica sempre un basso

livello dell’olio motore

F12 È necessario controllare periodicamente il livello dell’olio tramite l’apposita asta graduata,

ma non prima di aver lasciato il motore acceso per almeno 15 minuti

F13 Il controllo periodico del livello dell’olio lubrificante può essere effettuato solo presso

un’officina specializzata

F14 Il controllo periodico del livello dell’olio lubrificante può essere effettuato solo se il veicolo

ha la parte anteriore più in alto rispetto al retrotreno

F15 In inverno occorre mettere liquido antigelo nell’olio

 

 

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V01 Fanno parte degli organi della lubrificazione: la coppa dell’olio, il filtro a cartuccia e

l’indicatore di pressione

V02 L’impianto di lubrificazione interessa gli organi meccanici di un motore a scoppio o Diesel

V03 Scopo della lubrificazione è quello di evitare lo sfregamento di alcune parti del motore che

si muovono a contatto tra loro

V04 La circolazione dell’olio di lubrificazione all’interno del motore è assicurata da una pompa a

ingranaggi

V05 Quando la pressione dell’olio è insufficiente, è necessario fermare il motore per evitare

danni a varie parti del motore

V06 L’olio della lubrificazione deve venire sostituito con la periodicità indicata sul libretto d’uso

e manutenzione del veicolo

V07 L’olio di lubrificazione ha anche lo scopo di raffreddare le parti metalliche che si muovono a

contatto tra loro

V08 L’olio della lubrificazione deve essere cambiato periodicamente in base ai chilometri

percorsi e alle indicazioni del costruttore del veicolo

V09 L’olio lubrificante del cambio di velocità deve venire periodicamente sostituito

V10 È meglio non rabboccare l’olio nella coppa con olio di tipo e caratteristiche diverse da

quello già contenuto

V11 Negli intervalli tra una sostituzione e l’altra del lubrificante, il suo livello va controllato ad

intervalli regolari e rabboccato in caso di necessità

V12 Il lubrificante protegge dalla corrosione le parti metalliche su cui si deposita

V13 L’olio “multigrado” è più stabile nei cambiamenti di temperatura ambiente (estate-inverno o

inverno-estate)

V14 Un indicatore di pressione ed una spia luminosa di colore rosso, posti sulla plancia

portastrumenti, permettono di tenere sotto controllo lo stato dell’impianto di lubrificazione

V15 Se dal tubo di scarico di un motore Diesel esce fumo biancastro, ciò può significare che il

motore brucia olio che è trafilato nei cilindri

V16 Se durante la marcia si accende la spia della lubrificazione, significa che la pressione

nell’impianto è troppo bassa ed insufficiente a garantire il corretto funzionamento del

motore

V17 Sull’asta graduata per il controllo del liquido di lubrificazione sono indicati i livelli minimo

e massimo che deve avere l’olio nella coppa

V18 Generalmente, ad ogni cambio dell’olio è bene sostituire anche la cartuccia del relativo filtro

V19 È bene non usare nei motori Diesel olio specifico per motori a scoppio e viceversa

V20 È consigliabile sostituire l’olio per la lubrificazione del motore secondo le tempistiche e

percorrenze raccomandate dal costruttore del motore stesso

V21 Gli olii lubrificanti possono contenere additivi chimici

V22 Gli olii lubrificanti possono essere minerali o sintetici

V23 Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l’uso è il

cambio di viscosità

V24 Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l’uso è

l’ossidazione

V25 Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l’uso è

l’aumento di acidità

V26 Uno degli scopi dell’impianto di lubrificazione di un motore è quello di contribuire al

raffreddamento dei vari organi in movimento

V27 Uno degli scopi dell’impianto di lubrificazione di un motore è quello di interporre un velo

d’olio tra le parti del motore e le parti in movimento

V28 Uno degli scopi dell’impianto di lubrificazione di un motore è quello di ridurre l’usura degli

organi in movimento all’interno del motore

V29 Uno degli scopi dell’impianto di lubrificazione di un motore è quello di ridurre l’attrito delle

parti in movimento del motore

V30 La pompa ad ingranaggi del sistema di lubrificazione di un motore mette in circolazione

l’olio lubrificante sotto pressione

V31 Se si accende la spia dell’olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la pompa ad

ingranaggi potrebbe essere guasta o difettosa

V32 Se si accende la spia dell’olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la valvola

limitatrice della pressione può essere guasta o il filtro può essere intasato

V33 Se si accende la spia dell’olio, oppure il manometro segna una pressione bassa, la quantità

d’olio presente nel circuito potrebbe essere troppo scarsa

V34 L’olio esausto deve essere conferito (portato) ad un soggetto appartenente ad uno specifico

consorzio

F35 In un motore Diesel si può usare qualunque tipo di olio, l’importante è che sia

sufficientemente viscoso

F36 In un motore Diesel è indifferente usare olii per motori a benzina, purché siano abbastanza

densi

F37 Il manometro posto sul cruscotto indica la quantità di olio contenuto dalla coppa

F38 La spia luminosa della lubrificazione si accende quando la coppa dell’olio è vuota

F39 Se si accende la spia della lubrificazione, significa che l’olio è alla corretta temperatura

F40 Se si accende la spia della lubrificazione, significa che bisogna cambiare l’olio entro

cinquemila chilometri

F41 Se dal tubo di scarico di un motore Diesel esce fumo nero, significa che sta bruciando olio

F42 Se il filtro dell’olio è sporco, dal tubo di scarico esce fumo rossastro

F43 È buona regola scaricare periodicamente l’olio dal motore, filtrarlo con un panno pulito e,

successivamente, rimetterlo nella coppa

F44 Se il motore consuma molto olio significa che nei cilindri si ha troppa pressione

F45 A differenza di quello di lubrificazione del motore, l’olio del cambio non si sostituisce mai

perché non è soggetto a forte riscaldamento

F46 Una delle principali trasformazioni che subiscono gli olii lubrificanti durante l’uso è

l’aumento di salinità

F47 La spia luminosa della lubrificazione si accende quando la temperatura dell’olio supera i

100°C

F48 Quando l’olio motore è troppo denso è bene aggiungere olio vegetale

F49 Se la temperatura dell’aria è molto bassa, è bene aggiungere all’olio di lubrificazione un

poco di benzina (non più del 5%)

F50 Il lubrificante comincia a circolare nel motore solo dopo che la temperatura dell’acqua ha

superato i 65°C

F51 Per raffreddare l’olio motore, una valvola di intercettazione lo fa passare nel radiatore

dell’acqua quando supera i 120°C

F52 La coppa dell’olio contiene una resistenza elettrica per riscaldare l’olio all’avviamento

F53 L’impianto di lubrificazione è utile per evitare il blocco degli iniettori intasati

F54 Il rabbocco di olio lubrificante in un motore Diesel non è consentito, se il livello è basso

occorre sostituirlo completamente

F55 Se l’olio nel motore è troppo denso, si deve rimediare aggiungendo una certa quantità di

gasolio

F56 L’olio di lubrificazione deve essere sostituito ogni due mesi

F57 L’olio di lubrificazione di un motore Diesel deve essere sostituito solo quando è diventato

molto scuro

F58 La cartuccia del filtro dell’olio va sostituita solo quando si accende la spia rossa sul

cruscotto

F59 L’olio lubrificante del cambio e del differenziale devono essere sostituiti ad ogni cambio di

olio del motore

F60 L’olio esausto deve generalmente essere bruciato in un luogo lontano dal veicolo e dai centri

abitati

F61 Gli organi della lubrificazione dei motori a scoppio e Diesel hanno lo scopo, tra l’altro, di

lubrificare la pompa di alimentazione

F62 La pompa ad ingranaggi del sistema di lubrificazione di un motore è azionata da un alberino

che prende il movimento dal volano motore

F63 È importante che l’impianto di lubrificazione provveda ad una efficace lubrificazione di

tutte le cinghie

F64 I filtri dell’olio di un veicolo pesante sono tre: uno a cartuccia, uno a carboni attivi, uno a

rete metallica

F65 Il livello dell’olio lubrificante del motore si controlla grazie a un manometro installato sul

cruscotto del veicolo

F66 Una pressione troppo elevata dell’olio di lubrificazione del motore può essere causata

dall’usura degli ingranaggi della pompa dell’olio

F67 Esistono due tipi di filtro dell’olio: uno per la stagione invernale e uno per quella estiva

F68 L’olio esausto può essere diluito in almeno 25 litri di acqua distillata e poi immesso nel

circuito fognario

 

 

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V01 In un impianto di raffreddamento a liquido, il liquido si riscalda circolando nelle

intercapedini ricavate nel monoblocco e nella testata intorno ai cilindri

V02 In un impianto di raffreddamento a liquido, il liquido cede il calore sottratto al motore

all’atmosfera tramite il radiatore

V03 Il radiatore è uno scambiatore di calore liquido-aria

V04 Il liquido di raffreddamento deve avere una bassa temperatura di congelamento, un’alta

temperatura di ebollizione e proprietà anticorrosive

V05 Un eccessivo riscaldamento del liquido di raffreddamento del motore può essere dovuto alla

valvola termostatica malfunzionante

V06 Il raffreddamento del motore evita che una temperatura eccessivamente elevata danneggi le

varie parti del motore

V07 Il radiatore è l’elemento che permette che il liquido del circuito di raffreddamento non superi

una temperatura dannosa per il motore

V08 Il circuito di raffreddamento è costituito in modo tale da portare l’acqua del circuito a una

temperatura che può anche essere più alta di 100°C

V09 Nei climi freddi è indispensabile mettere anticongelante nel circuito di raffreddamento

F10 Normalmente il liquido di raffreddamento del motore è acqua distillata

F11 In un impianto di raffreddamento a liquido, la testata del motore è dotata di alette per

aumentarne la superficie e favorire lo scambio termico con il liquido

F12 Il liquido di raffreddamento deve avere una bassa temperatura di congelamento e una bassa

temperatura di ebollizione

F13 Negli impianti di raffreddamento dei veicoli moderni non è mai necessario verificare il

livello del liquido in quanto l’impianto stesso è sigillato

F14 Negli impianti di raffreddamento dei veicoli moderni non è consentito utilizzare l’acqua in

sostituzione del liquido refrigerante

F15 In caso di elevata temperatura del circuito, è buona norma aprire immediatamente il tappo

del radiatore

F16 La ventola del radiatore entra in funzione per evitare il congelamento dell’acqua

F17 In caso di elevata temperatura del circuito di raffreddamento, è buona norma buttare un

secchio di acqua molto fredda sul motore

 

 

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V01 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, si accende una spia rossa

sulla plancia portastrumenti

V02 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dal

termostato guasto

V03 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere

dall’elettroventola guasta

V04 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dalla

cinghia del ventilatore allentata o rotta

V05 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere dal

radiatore intasato all’interno o sporco e incrostato all’esterno

V06 Se il motore è molto caldo, è pericoloso togliere in quel momento il tappo del radiatore o del

vaso di espansione

V07 I motori a scoppio e Diesel vengono raffreddati, durante il loro funzionamento, mediante

una circolazione di aria o di liquido

V08 Se la temperatura del motore si alza troppo, ciò può dipendere da una sua cattiva

lubrificazione

V09 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò può dipendere da scarsità

di liquido refrigerante nel serbatoio

F10 Se il motore è troppo caldo, è bene togliere subito il tappo dal radiatore per facilitare il

raffreddamento del liquido

F11 Quando la temperatura del liquido del raffreddamento è troppo elevata, si spegne la spia

luminosa che si trova sul cruscotto

F12 Nei motori dei grandi autocarri, è più frequente il sistema di raffreddamento ad aria forzata

che non quello a circolazione di liquido

F13 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, ciò dipende esclusivamente

dalla condotta di guida del conducente

F14 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, la soluzione più efficace per

ristabilire i valori normali è quella di circolare con il cofano motore socchiuso

F15 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, l’unica soluzione efficace è

quella di circolare a non più di 40 km/h

F16 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, è bene controllare che la

frizione non abbia giochi eccessivi

F17 Se la temperatura del liquido di raffreddamento si alza troppo, è necessario introdurre subito

del ghiaccio nel vaso di espansione dell’impianto di raffreddamento

F18 Se il motore si riscalda troppo, è necessario utilizzare olio lubrificante più fluido

 

 

1202003 (3 4 6 7)

 

V01 Gli organi di raffreddamento dei motori a scoppio e Diesel hanno lo scopo di evitare che le

parti del motore si riscaldino eccessivamente

V02 Gli organi di raffreddamento dei motori a scoppio e Diesel sono costituiti, tra l’altro, dal

radiatore, dalla ventola e dalla pompa centrifuga

V03 La temperatura troppo elevata del liquido refrigerante di un motore può essere dovuta alla

formazione di incrostazioni nei tubetti del radiatore

V04 L’elettroventilatore dell’impianto di raffreddamento è dotato di sistema di innesto

elettromagnetico comandato da un interruttore termostatico

V05 In un impianto di raffreddamento a liquido refrigerante, il termostato regola il passaggio del

liquido dalle intercapedini della testata al radiatore

F06 In caso di malfunzionamento del termostato dell’impianto e surriscaldamento del liquido di

raffreddamento, è sufficiente procedere alla rimozione del termostato stesso

F07 Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di aumentare le emissioni

inquinanti del motore

F08 Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di aumentare i consumi di

carburante

F09 Il surriscaldamento del motore ha come principale effetto quello di rendere impossibile l’uso

dell’impianto di condizionamento dell’aria

F10 Sul cruscotto si trova un apposito manometro che indica il valore della pressione del liquido

di raffreddamento nel radiatore

F11 Nei veicoli pesanti, la temperatura del liquido refrigerante non deve mai superare gli 80°C

F12 Per limitare i consumi è bene che il motore funzioni sempre a basse temperature (massimo

60°C)

 

 

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V01 Il radiatore serve a smaltire, grazie al passaggio forzato di aria, il calore in eccesso prodotto

dal funzionamento del motore

V02 Il radiatore è uno scambiatore di calore acqua-aria

V03 Non si deve aggiungere acqua o liquido freddo nel radiatore quando il motore è molto caldo

F04 In estate è bene sostituire il liquido refrigerante con acqua perché si evitano possibili

surriscaldamenti del motore

F05 Il radiatore serve a riscaldare l’abitacolo del veicolo utilizzando il calore prodotto dal

funzionamento del motore

F06 Se si prevede di circolare con temperature molto basse (-10°C) occorre sostituire il liquido

refrigerante con alcool etilico

 

 

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V01 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento serve ad accelerare il raffreddamento del

liquido che passa dal radiatore

V02 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento si ferma automaticamente quando la

temperatura del liquido di raffreddamento si abbassa oltre una determinata temperatura

V03 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento si attiva automaticamente quando la

temperatura del liquido di raffreddamento supera una determinata temperatura

V04 Il liquido di raffreddamento viene messo in circolazione da una pompa centrifuga

V05 Il liquido dell’impianto di raffreddamento può essere sostituito con acqua, in caso di urgente

necessità

V06 Il liquido dell’impianto di raffreddamento ha un’alta temperatura di ebollizione (oltre

100°C) e una bassa temperatura di congelamento (meno di 0°C)

V07 Il corretto funzionamento dell’impianto di raffreddamento si controlla grazie a una spia

luminosa e a un termometro posti sulla plancia portastrumenti del veicolo

V08 Il termostato dell’impianto di raffreddamento serve a regolare il riscaldamento del motore

mantenendo la sua temperatura entro un intervallo di temperature ottimale

F09 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento funziona solamente quando il veicolo è fermo

con il motore in moto

F10 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento viene attivato dal conducente per mezzo di un

interruttore che si trova in cabina

F11 Quando il ventilatore dell’impianto di raffreddamento viene attivato, si disattiva

contemporaneamente il compressore dell’impianto di condizionamento dell’aria

dell’abitacolo

F12 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento non può entrare in funzione se la temperatura

dell’aria esterna è inferiore a 0°C

F13 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento non può entrare in funzione se la velocità di

marcia del veicolo è superiore a 80 km/h

F14 Il ventilatore dell’impianto di raffreddamento viene spento nelle lunghe discese

F15 Il termostato dell’impianto di raffreddamento può essere attivato dal conducente per mezzo

di un interruttore che si trova sul cruscotto

 

 

CAPITOLO 13

Nozioni su costruzione, montaggio e corretto impiego e manutenzione degli pneumatici

 

 

 

 

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V01 Scopo fondamentale del pneumatico è quello di assicurare l’aderenza ruota-strada

V02 Il pneumatico agisce insieme alle sospensioni per il molleggio del veicolo

V03 Entro i limiti dell’aderenza, il pneumatico assicura la trasmissione al suolo della forza

motrice

V04 Entro i limiti dell’aderenza, il pneumatico assicura la trasmissione al suolo della forza

frenante

V05 Il pneumatico evita che il peso del veicolo gravante sulla strada danneggi il manto stradale

V06 Entro i limiti dell’aderenza, il pneumatico permette di dirigere il veicolo nella direzione

impostata dal conducente

V07 Il battistrada dello pneumatico ha la funzione di drenare l’acqua, eventualmente presente

sulla carreggiata, dall’area di impronta del battistrada

F08 Il pneumatico deve essere il più rigido possibile

F09 Durante la stagione fredda, il pneumatico deve essere fatto scaldare alcuni minuti prima

della partenza

F10 Una spia rossa posta sul cruscotto avverte l’autista quando il pneumatico deve essere

sostituito

F11 Acquistando nuovi pneumatici con mescola più morbida del set precedente, occorre

irrigidire gli ammortizzatori

F12 L’aderenza ruota-strada non dipende dallo stato d’usura dei pneumatici

F13 Se, con un veicolo pesante, si devono affrontare salite di pendenza superiore al 15%, occorre

montare pneumatici rinforzati

F14 Non si può circolare in autostrada con veicoli che montano pneumatici ricostruiti

 

 

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V01 La ruota è composta da disco e cerchio

V02 Sul cerchio è riportata una sigla che permette di ricavarne le principali caratteristiche

V03 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne la larghezza

V04 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavare il tipo di profilo della balconata

V05 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne il diametro di calettamento

V06 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne l’OFF-SET

V07 Dalla sigla riportata sullo pneumatico si può ricavarne l’anno e il mese di fabbricazione

F08 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne il giorno di fabbricazione

F09 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne la data in cui deve essere revisionato

F10 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavarne l’anno di scadenza

F11 Dalla sigla riportata sul cerchio si può ricavare il tipo di materiale con cui è stato realizzato

F12 La ruota è composta da disco e camera d’aria

F13 Sul cerchio è riportata una sigla che permette di ricavare se può essere utilizzato per marcia

fuoristrada

F14 La sigla riportata sul cerchio è in inglese e nella lingua dell’intestatario del veicolo

 

 

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V01 I pneumatici possono avere una camera d’aria interna

V02 I pneumatici tubeless sono ricoperti all’interno di un strato di gomma speciale

V03 In un pneumatico tubeless la valvola è fissata al cerchio

V04 In un pneumatico con camera d’aria la valvola è fissata alla camera d’aria stessa

V05 Generalmente, un pneumatico tubeless forato si affloscia più lentamente di un pneumatico

con lo stesso tipo di foratura, dotato di camera d’aria

V06 Se si usano pneumatici tubeless con aggiunta di camera d’aria vi è il pericolo di formazioni

di sacche d’aria interne al pneumatico

V07 Il pneumatico comprende la carcassa, i talloni e il battistrada

V08 I talloni sono la parte del pneumatico a contatto col cerchio

V09 Nei pneumatici tubeless, i talloni sono fondamentali per garantire la tenuta d’aria

V10 La carcassa di un pneumatico è principalmente composta da tele con fili metallici e gomma

V11 Il rumore generato da un pneumatico dipende principalmente dal disegno e dal materiale con

cui sono realizzate le scolpiture del battistrada

F12 I pneumatici per veicoli pesanti devono avere una camera d’aria interna

F13 I pneumatici tubeless sono più pericolosi di quelli con camera d’aria

F14 Il pneumatico di tipo tubeless è costituito dalla valvola, dal copertone e dalla camera d’aria

F15 Generalmente, un pneumatico dotato di camera d’aria forato si affloscia più lentamente di

un pneumatico con lo stesso tipo di foratura, ma di tipo tubeless

F16 Un pneumatico di tipo tubeless non è dotato di valvola

F17 Un pneumatico con camera d’aria è più soggetto a consumarsi al centro

F18 Il disegno del battistrada del pneumatico è annotato sulla carta di circolazione del veicolo

F19 Sul veicolo possono essere montati 4 pneumatici con disegno del battistrada differente

F20 I talloni sono le parti del pneumatico che garantiscono l’aderenza con la strada

F21 Sui fianchi del pneumatico sono presenti piccoli intagli che migliorano lo smaltimento

dell’acqua in caso di forti temporali

F22 I fianchi del pneumatico devono essere indeformabili

 

 

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V01 I pneumatici possono essere di tipo “ a tele incrociate”

V02 I pneumatici possono essere di tipo “radiale”

V03 I pneumatici si distinguono in “radiali” o a “ a tele incrociate” a seconda della disposizione

delle tele della carcassa

V04 I pneumatici di tipo “radiale” presentano, in genere, una maggior flessibilità dei fianchi

rispetto a quelli a tele incrociate

V05 Rispetto ai pneumatici radiali, i pneumatici di tipo “ a tele incrociate” presentano, in genere,

una minor area di contatto in curva

F06 I pneumatici possono essere di tipo “ a tele sfalsate”

F07 I pneumatici possono essere di tipo “longitudinale”

F08 I pneumatici si distinguono in “radiali” o a “ a tele incrociate” a seconda del numero e del

materiale di composizione delle tele

F09 Rispetto ai pneumatici radiali, i pneumatici di tipo “ a tele incrociate” presentano, in genere,

una maggior area di contatto in curva

F10 I pneumatici di tipo “radiale” presentano, in genere, una minor flessibilità dei fianchi

rispetto a quelli “a tele incrociate”

 

 

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V01 Il battistrada è la parte del pneumatico che serve a garantire l’aderenza con l’asfalto

V02 Il battistrada deve garantire un idoneo drenaggio dell’acqua eventualmente presente sulla

strada

V03 Nel battistrada sono presenti degli indicatori di usura

V04 L’elasticità del battistrada varia al variare della temperatura

V05 Il battistrada presenta differenti disegni a seconda della marca e del tipo del pneumatico

V06 Il disegno del battistrada dei pneumatici degli assi posteriori può essere diverso da quello

dell’asse anteriore

V07 Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 1,6 millimetri su

tutta la sua superficie

F08 Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 1,6 millimetri su

almeno l’80% della sua superficie

F09 Il battistrada di un pneumatico radiale deve avere maggior larghezza rispetto a un

pneumatico a tele incrociate

F10 In caso di ruote gemellate, il battistrada dei pneumatici dell’asse posteriore può essere

realizzato senza scolpiture

F11 Il battistrada deve essere realizzato con tasselli indeformabili

F12 Il battistrada è realizzato con un composto di nylon e gomma

F13 Il battistrada deve essere il più possibile rigido

F14 I tasselli del battistrada non possono essere più alti di 3 millimetri per non aumentare

eccessivamente la deriva del pneumatico

F15 Il battistrada deve avere, per legge, uno spessore minimo degli intagli di 2,5 millimetri su

tutta la sua superficie

 

 

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V01 I fianchi di un pneumatico devono essere moderatamente flessibili

V02 I fianchi di un pneumatico sono costituiti principalmente da gomma e tele

V03 I fianchi di un pneumatico cooperano allo smaltimento del calore

V04 Se i fianchi di un pneumatico sono eccessivamente flessibili vi è un aumento della deriva

V05 I fianchi di un pneumatico non possono presentare lesioni che interessano le tele

F06 I fianchi di un pneumatico devono essere molto rigidi

F07 Se i fianchi di un pneumatico sono rigidi vi è un aumento della deriva

F08 I fianchi interni dei pneumatici gemellati possono essere rivestiti in lega di alluminio, per

poter resistere al reciproco sfregamento

F09 I fianchi di un pneumatico possono aver subito lesioni che interessano le tele, purché le

stesse siano state riparate da officina autorizzata che ne certifichi la sicurezza

F10 I fianchi di un pneumatico devono avere spessore minimo di 1,6 millimetri

 

 

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V01 L’indice di capacità di carico di un pneumatico, indica il carico massimo sopportabile dal

pneumatico alla velocità massima per esso ammessa

V02 L’indice di capacità di carico di un pneumatico, può essere un numero del tipo “154”

V03 L’indice di capacità di carico di un pneumatico, può riportare anche il valore massimo

ammesso nel caso di montaggio in gemello

V04 L’indice di capacità di carico di un pneumatico, è un numero di due o tre cifre riportato sul

fianco della copertura

F05 L’indice di capacità di carico di un pneumatico, può essere un numero del tipo “15400”

F06 Nel caso di pneumatici gemellati, l’indice di capacità di carico di un pneumatico è un

numero di tre cifre seguito dalla sigla TWIN

F07 L’indice di capacità di carico di un pneumatico è un numero di due o tre cifre seguito dalle

lettere KG, riportato sul fianco della copertura

F08 L’indice di capacità di

carico di un pneumatico non viene indicato nel caso di pneumatici da

utilizzare solo in gemello

 

 

1301008 (3 4 6 7)

 

V01 L’indice di velocità di un pneumatico indica la sua velocità massima di impiego

V02 L’indice di velocità di un pneumatico può essere rappresentato da una lettera maiuscola, ad

esempio “J”

V03 L’indice di velocità di un pneumatico è sempre indicato sul suo fianco

V04 L’indice di velocità di un pneumatico permette di ricavare la velocità massima di impiego

del pneumatico in buone condizioni di manutenzione

F05 L’indice di velocità di un pneumatico indica la sua velocità minima di impiego

F06 Nel caso di pneumatici gemellati, l’indice di velocità di un pneumatico indica il doppio della

sua velocità massima di impiego

F07 L’indice di capacità di carico di un pneumatico è un numero di due o tre cifre seguito dalle

lettere km/h, riportato sul suo fianco

F08 L’indice di velocità di un pneumatico non viene indicato nel caso di pneumatici da utilizzare

solo in gemello

 

 

1301009 (3 4 6 7)

 

V01 Sul fianco del pneumatico viene indicato se si tratta di un pneumatico da utilizzare senza

camera d’aria

V02 Se sul fianco del pneumatico compare la scritta M+S, significa che il pneumatico è

omologato a percorsi innevati o fangosi

V03 Sul fianco del pneumatico viene indicato se si tratta di un pneumatico da utilizzare con

camera d’aria

V04 Dalle scritte che compaiono sul fianco del pneumatico è possibile ricavare la settimana e

l’anno di produzione del pneumatico

V05 Sul fianco del pneumatico si può trovare la sigla TWI

V06 La sigla TWI, posta sul fianco del pneumatico, si trova in corrispondenza degli indicatori di

usura

F07 Il diametro di calettamento del cerchio su cui montare il pneumatico è in genere indicato in

millimetri

F08 La larghezza nominale di sezione di un pneumatico è in genere indicata in pollici

F09 Se sul fianco del pneumatico compare la scritta M+S, significa che il pneumatico è da

utilizzarsi su veicoli che trainano un rimorchio

F10 Sul fianco del pneumatico si può trovare la sigla MCTC se è stato omologato in Italia

F11 La sigla TWI, posta sul fianco del pneumatico, si trova in corrispondenza della valvola di

gonfiaggio

F12 La sigla TWI posta sul fianco del pneumatico indica che si tratta di un pneumatico da usare

in gemello

F13 Dalle scritte che compaiono sul fianco del pneumatico è possibile ricavare il giorno di

produzione del pneumatico

F14 Dalle scritte che compaiono sul fianco del pneumatico non è possibile ricavarne la marca

 

 

1301010 (3 4 6 7)

 

V01 I tipi di pneumatici utilizzabili sul veicolo sono indicati sulla carta di circolazione

V02 I pneumatici dello stesso asse devono essere dello stesso tipo

V03 I pneumatici del veicolo non devono essere tutti dello stesso tipo

V04 Due ruote che montano cerchi diversi possono avere la stessa circonferenza di rotolamento

V05 Il complesso pneumatico-cerchio non deve sporgere lateralmente dalla sagoma originale del

veicolo

V06 Le caratteristiche dimensionali dei pneumatici che sono montati sul veicolo non possono

essere diverse da quelle riportate sulla carta di circolazione

F07 Su ogni veicolo può essere utilizzato un solo tipo di pneumatico

F08 La marca di pneumatici utilizzabili sul veicolo sono indicati sulla carta di circolazione

F09 I pneumatici montati sullo stesso asse devono essere di tipo diverso

F10 I pneumatici dell’asse motore sono contraddistinti dalla sigla TRACT

F11 Sui veicoli pesanti è obbligatoria la rotazione dei pneumatici al massimo ogni 20000 km

F12 Sulla carta di circolazione è indicata la data a partire dalla quale è possibile utilizzare i

pneumatici invernali

 

 

1301011 (3 4 6 7)

 

V01 Gli intagli del battistrada servono a favorire il deflusso di acqua eventualmente presente

sulla carreggiata

V02 L’aquaplaning consiste in una perdita di aderenza legata alla presenza di un velo di acqua

compressa tra battistrada e pavimentazione

V03 In fase di aquaplaning il veicolo perde direzionalità

V04 A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell’aquaplaning

aumenta con l’aumentare della velocità del veicolo

V05 A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell’aquaplaning

aumenta con la diminuzione di profondità degli intagli del battistrada

V06 A parità di altre condizioni, il pericolo che si verifichi il fenomeno dell’aquaplaning

aumenta con la diminuzione della pressione dei pneumatici

V07 Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è diminuire la velocità

F08 L’aquaplaning non può verificarsi quando i veicoli sono dotati di ruote gemellate

F09 L’aquaplaning non può verificarsi se gli intagli del battistrada hanno almeno quattro

millimetri di profondità

F10 L’aquaplaning può interessare la motrice ma non il rimorchio

F11 Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è aumentare la velocità

F12 Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è frenare a fondo,

premendo nel contempo il pedale della frizione

F13 Se il veicolo è in situazione di aquaplaning, la prima cosa da fare è sterzare a fondo in

direzione del margine destro della carreggiata

F14 L’aquaplaning non può verificarsi su veicoli dotati di sistema antibloccaggio in frenata ABS

 

 

1301012 (3 4 6 7)

 

V01 Ruote gemellate significa che ad ogni estremità di un asse, è montata una coppia di ruote

V02 Due ruote gemellate devono possibilmente avere lo stesso grado di usura

V03 Due ruote gemellate devono essere gonfiate alla stessa pressione

V04 Sulla ruota interna di ruote montate in gemello, occorre in genere utilizzare una valvola di

gonfiaggio dotata di apposita prolunga

V05 Tra le due ruote gemellate viene montato un distanziale per evitare sfregamenti dei fianchi

V06 I segnalatori della pressione degli pneumatici sono particolarmente utili quando le ruote

sono gemellate

F07 Le ruote gemellate sono generalmente montate sull’asse sterzante

F08 Le ruote gemellate hanno un’unica valvola di gonfiaggio, in quanto le camere d’aria sono

comunicanti tra di loro

F09 L’aderenza del veicolo sull’asfalto è minore se le ruote sono gemellate

F10 Il distanziale posto tra le due ruote gemellate facilita lo sfregamento degli pneumatici tra

loro, in particolare a veicolo carico

F11 Tutti i veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore a 7 tonnellate, devono montare

ruote gemellate sull’ultimo asse posteriore

F12 I veicoli dotati di ruote gemellate devono essere muniti di sistema antibloccaggio in frenata

ABS

 

 

1301013 (3 4 6 7)

 

V01 Il pneumatico è un involucro di gomma, rinforzato con elementi metallici o tessili, che viene

montato sul cerchio della ruota e viene gonfiato ad una pressione superiore a quella

atmosferica

V02 In un pneumatico marcato “315/80 R 22,5 152/148 M”, il valore 22,5 rappresenta il diametro

di calettamento del cerchio, espresso in pollici

V03 L’usura anomala del battistrada di un pneumatico nella zona centrale può essere dovuta ad

una pressione di gonfiaggio eccessiva

V04 La verifica dell’efficienza di un pneumatico prevede il controllo della sua struttura per

individuare eventuali anomalie dovute ad usura, deterioramento del materiale a causa

dell’invecchiamento o lesioni dovute a contatti accidentali

V05 L’usura eccessiva del battistrada di un pneumatico può causare il fenomeno dell’aquaplaning

V06 Il fenomeno dell’aquaplaning è favorito essenzialmente dalla forte usura del battistrada, dalla

elevata velocità del veicolo, dalla bassa pressione di gonfiaggio del pneumatico, dall’alto

spessore dell’acqua presente sul manto stradale

V07 In caso di sostituzione di un pneumatico si devono rispettare tassativamente i valori

dimensionali, di carico e di velocità, riportati sulla carta di circolazione del veicolo

F08 Il battistrada di un pneumatico ha lo scopo di facilitare l’allontanamento dell’acqua e, negli

autoveicoli, deve avere uno spessore di almeno 1,2 millimetri su tutta la superficie del

pneumatico

F09 In un pneumatico marcato “315/80 R 22,5 152/148 M”, i valori 152/148 rappresentano

rispettivamente la larghezza nominale della sezione e l’altezza del fianco espresse in

millimetri

F10 In un pneumatico marcato “315/80 R 22,5 152/148 M”, i valori 152/148 rappresentano

l’indice di carico rispettivamente per ruota gemellata e per ruota singola

F11 In un pneumatico marcato “315/80 R 22,5 152/148 M”, l’iscrizione R 22,5 significa che il

pneumatico ha un raggio di 22,5 centimetri

F12 La verifica della pressione di gonfiaggio dei pneumatici va sempre effettuata con i

pneumatici caldi e quindi dopo aver percorso un numero sufficiente di chilometri

F13 Il fenomeno dell’aquaplaning è favorito dall’eccessiva pressione di gonfiaggio dei

Pneumatici

 

 

1301014 (3 4 6 7)

 

V01 In uno pneumatico marcato “315/100 R 20 154/149 M”, i numeri 154/149 rappresentano

rispettivamente l’indice di carico in singolo o in gemello e la lettera M il codice di velocità

V02 Tra le caratteristiche di un pneumatico riportate sulla carta di circolazione è presente l’indice

di velocità

V03 La serie o rapporto di aspetto indica la percentuale tra l’altezza dello pneumatico e la sua

larghezza

V04 Gli pneumatici possono avere un senso di rotazione che, nel caso, viene indicato sul fianco

con una freccia

V05 L’indicazione “M & S” indica uno pneumatico idoneo all’uso in caso di neve, o comunque di

basse temperature

F06 Lo spessore minimo del battistrada è di 1,6 millimetri sulla fascia centrale del battistrada e

1,4 millimetri sui 3 centimetri di bordo da entrambi i lati

F07 Lo spessore minimo del battistrada per uno pneumatico industriale è di 2 millimetri su tutta

la superficie del battistrada

F08 In un pneumatico marcato “315/100 R 20 154/149 M”, le lettere “R” ed “M” indicano

rispettivamente la possibilità d’uso su un rimorchio e quella su strade di montagna

F09 Quando gli indici di carico segnati su uno pneumatico sono due, il primo si riferisce allo

pneumatico su ruota gemellata, il secondo su ruota singola

F10 La ruota di scorta fa parte dei dispositivi obbligatori di un autoveicolo

F11 Un veicolo industriale di massa complessiva a pieno carico superiore a 18 tonnellate non

rischia di subire il fenomeno dell’aquaplaning, perché è troppo pesante perché ciò accada

F12 L’indicazione M & S indica uno pneumatico fabbricato nel Regno Unito

 

 

1301015 (3 4 6 7)

 

V01 I pneumatici radiali sono più flessibili di quelli a tele incrociate

V02 Un pneumatico tubeless è sprovvisto di camera d’aria

V03 I pneumatici gemellati devono essere simmetrici, per dimensione e disegno, rispetto all’asse

di marcia

F04 I pneumatici radiali sono più resistenti di quelli tradizionali

F05 I pneumatici radiali sono obbligatori per l’equipaggiamento di un mezzo d’opera

F06 Un pneumatico tubeless ha una pressione di gonfiaggio maggiore rispetto a uno con camera

d’aria

F07 Un pneumatico tubeless ha una minore tenuta di strada rispetto a uno con camera d’aria

F08 I pneumatici gemellati che presentano zone di consumo sui fianchi interni non sono

pericolosi perché il fatto è dovuto a normale usura da contatto

 

 

1302001 (3 4 6 7)

 

V01 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale per il confort di marcia

V02 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale per la tenuta di strada del

veicolo

V03 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale per la stabilità del veicolo

V04 La pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere adeguata al carico del veicolo

V05 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale per la durata del

pneumatico

V06 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici garantisce la giusta area di impronta del

battistrada

F07 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici comporta migliore confort, ma maggior

consumo di carburante

F08 Se si prevede di dover percorrere lunghe discese, occorre abbassare la pressione dei

pneumatici di mezzo Bar

F09 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale solo nei mesi estivi

F10 Il valore della corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è indicato sul fianco del

pneumatico

F11 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici è fondamentale solo a veicolo a pieno

carico

F12 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere annotata sulla carta di

Circolazione

 

 

1302002 (3 4 6 7)

 

V01 La pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere misurata a pneumatico freddo

V02 Alla fine di un viaggio, un pneumatico troppo gonfio ha il battistrada più caldo al centro

V03 Alla fine di un viaggio, un pneumatico sgonfio ha il battistrada più caldo ai bordi

V04 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico non consente il corretto appoggio

del battistrada sulla sede stradale

V05 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico riduce l’appoggio e la pressione di

contatto della parte centrale del battistrada sulla sede stradale

V06 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico non consente il corretto appoggio del

battistrada sulla sede stradale

V07 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico riduce l’appoggio e la pressione dei

bordi del battistrada sulla sede stradale

V08 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico riduce l’aderenza

V09 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico riduce l’aderenza

V10 L’insufficiente pressione di gonfiaggio comporta il surriscaldamento del pneumatico

V11 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta una sua maggior e più

irregolare usura

V12 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta una sua maggior usura

sui bordi del battistrada

V13 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta l’aumento della

resistenza al rotolamento

V14 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta l’aumento del consumo

di carburante

V15 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta l’eccessivo aumento

della sua flessibilità

V16 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta l’aumento del rollio e del

beccheggio del veicolo

V17 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta la minor tenuta di strada

del veicolo

V18 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta la minor stabilità del

veicolo

V19 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico ne aumenta il diametro di rotolamento

V20 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico ne aumenta la rigidità

V21 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico peggiora il confort di marcia

F22 Alla fine di un viaggio, un pneumatico sgonfio ha il battistrada più caldo al centro

F23 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico non fa appoggiare i bordi del

battistrada sulla sede stradale

F24 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico non fa appoggiare la parte centrale del

battistrada sulla sede stradale

F25 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico non influisce sul confort di marcia

F26 La pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere misurata a pneumatico caldo

F27 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico ne aumenta la flessibilità

F28 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico ne diminuisce il diametro di

rotolamento

F29 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico non comporta problemi se la

temperatura esterna è inferiore a 10°C

F30 Per migliorare la stabilità del veicolo, nelle forti discese è bene diminuire la pressione dei

pneumatici posteriori di mezzo bar

F31 Sui veicoli dotati di sospensioni pneumatiche, la pressione di gonfiaggio deve essere ridotta

di 0,2 bar

F32 Sui veicoli dotati di sospensioni pneumatiche, non è necessario il periodico controllo della

pressione di gonfiaggio

F33 Alla fine di un viaggio, un pneumatico troppo gonfio ha il battistrada più caldo ai bordi

F34 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta una sua maggior usura al

centro del battistrada

F35 L’eccessiva pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta una sua maggior usura ai

bordi del battistrada

F36 Una pressione di gonfiaggio del pneumatico inferiore del 10% rispetto al valore consigliato

facilita le manovre di parcheggio

F37 L’insufficiente pressione di gonfiaggio di un pneumatico comporta una sua miglior aderenza

su terreno innevato

F38 Una pressione di gonfiaggio del pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato

non modifica il confort di marcia

F39 Una pressione di gonfiaggio del pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato

permette un risparmio di carburante

F40 Una pressione di gonfiaggio del pneumatico superiore del 10% rispetto al valore consigliato

riduce la distanza di frenatura

 

 

1302003 (3 4 6 7)

 

V01 La più importante operazione di manutenzione dei pneumatici è il periodico controllo della

pressione di gonfiaggio

V02 La corretta pressione di gonfiaggio dei pneumatici deve essere uguale a quella indicata dalla

casa costruttrice dello pneumatico stesso

V03 Il controllo della pressione deve essere effettuato su tutti gli pneumatici, compreso quello

della ruota di scorta

V04 Causa di consumo irregolare di un pneumatico è la mancata equilibratura della ruota su cui è

montato

V05 Causa di consumo irregolare di un pneumatico sono i non corretti angoli di convergenza o di

campanatura delle ruote

V06 Causa di consumo irregolare di un pneumatico è la cattiva registrazione degli organi di

direzione

V07 I pneumatici con tagli sui fianchi devono essere sostituiti

F08 La pressione di gonfiaggio deve essere misurata a caldo, dopo aver percorso diversi

chilometri, in modo da fargli raggiungere la giusta temperatura di esercizio

F09 Lo pneumatico che presenti, a caldo, una pressione superiore a quella prevista a freddo, deve

essere immediatamente sgonfiato

F10 La pressione di gonfiaggio degli pneumatici è stabilita dal conducente in funzione del tipo di

carico trasportato e della temperatura dell’asfalto

F11 I difetti di convergenza delle ruote non influiscono sul consumo uniforme degli pneumatici

F12 La distribuzione del carico non incide sul consumo degli pneumatici

F13 Nei mesi estivi, la pressione di gonfiaggio degli pneumatici può essere controllata con meno

frequenza perché l’alta temperatura dell’asfalto la mantiene regolare

F14 La bassa pressione di gonfiaggio dei pneumatici diminuisce la loro deriva

 

 

1302004 (3 4 6 7)

 

V01 Una ruota può essere squilibrata per effetto di depositi solidi quali ghiaietto incastrato,

fango, catrame

V02 La squilibratura di una ruota può portare a saltellamenti o sfarfallamenti della ruota stessa

V03 La squilibratura di una ruota può avere effetti sullo sterzo

V04 La squilibratura di una ruota deve essere corretta in officina specializzata con l’utilizzazione

di appositi contrappesi

V05 La squilibratura di una ruota porta a consumi anomali del pneumatico

V06 La squilibratura di una ruota peggiora la stabilità di marcia del veicolo

F07 La squilibratura di una ruota è indicata da apposita spia rossa posta sul cruscotto

F08 La squilibratura di una ruota può essere eliminata variando l’angolo di campanatura delle

ruote del veicolo

F09 La squilibratura di una ruota può essere eliminata variando l’angolo di convergenza delle

ruote del veicolo

F10 In un pneumatico tubeless, il saltellamento di una ruota squilibrata può essere eliminato

introducendo una camera d’aria

F11 La squilibratura di una ruota può essere eliminata aumentando la pressione di 0,2 bar

F12 La squilibratura di una ruota può essere eliminata diminuendo la pressione di 0,4 bar

 

 

1302005 (3 4 6 7)

 

V01 In caso di foratura o anomalia ad un pneumatico occorsa durante il servizio, bisogna

rallentare e fermarsi appena è possibile farlo in sicurezza

V02 La maggior usura del battistrada sul lato interno rispetto a quello esterno è attribuibile anche

ad un’eccessiva convergenza delle ruote

V03 In caso di lunghi viaggi è opportuno controllare periodicamente la temperatura del

battistrada

V04 La pressione di gonfiaggio di un pneumatico è indicata generalmente in bar

F05 In caso di foratura o anomalia ad un pneumatico occorsa durante il servizio, è necessario

sostituirlo subito ovunque ci si trovi, lasciando a bordo del veicolo i passeggeri per

salvaguardare la loro incolumità

F06 La maggior usura del battistrada sul lato interno rispetto a quello esterno è attribuibile

esclusivamente a una cattiva bilanciatura delle ruote

F07 In caso di lunghi viaggi occorre fermarsi periodicamente solo per raffreddare i pneumatici

F08 La pressione di gonfiaggio di un pneumatico si esprime generalmente in atmosfere

F09 La pressione di gonfiaggio di un pneumatico è un dato che è generalmente riportato sul

fianco dei pneumatici

 

 

1302006 (3 4 6 7)

 

V01 Il montaggio di pneumatici alternativi a quelli precedentemente utilizzati è ammesso se i

nuovi sono tra quelli riportati sulla carta di circolazione

F02 Il montaggio di pneumatici alternativi a quelli precedentemente utilizzati è ammesso se i

nuovi sono consigliati e garantiti da un gommista iscritto all’albo dei manutentori

 

 

1303001 (3 4 6 7)

 

V01 Se si deve sostituire una ruota occorre, se possibile, fermarsi lungo un tratto rettilineo e in

piano, segnalando la sosta, nei casi previsti, con l’apposito segnale mobile di pericolo

(triangolo)

V02 Se si deve sostituire una ruota occorre posizionare il veicolo in sicurezza, possibilmente

fuori della carreggiata e azionare il freno di stazionamento

V03 Prima della sostituzione di una ruota occorre calzare i cunei per il fermo sotto altre ruote del

veicolo

V04 Se si deve sostituire una ruota, occorre prima allentare i dadi e solo in seguito azionare il

martinetto di sollevamento

V05 La sostituzione della ruota di un mezzo pesante è un’operazione non semplice, che richiede

prudenza, perizia ed allenamento preventivo

V06 Il serraggio definitivo dei dadi dopo aver sostituito la ruota di un mezzo pesante, deve essere

portato a termine quando la ruota è appoggiata al suolo

F07 Se il veicolo monta ruote gemellate, la sostituzione di una ruota deve necessariamente essere

svolta in officina specializzata

F08 Quando si sostituisce una ruota, l’ordine di serraggio dei dadi è stabilito dalla casa

costruttrice del pneumatico

F09 Quando si sostituisce una ruota, il corretto serraggio dei dadi deve essere controllato con il

dinamometro

F10 Quando si sostituisce una ruota, la ruota stessa deve essere montata sgonfia e poi gonfiata

con apposito compressore

F11 Quando si sostituisce una ruota, al termine del montaggio occorre fare una prova di tenuta

della valvola

F12 La ruota di scorta deve sempre essere tenuta ad una pressione di mezzo bar superiore a

quella degli altri pneumatici

 

 

1303002 (3 4 6 7)

 

V01 I cosiddetti pneumatici invernali più efficaci dei pneumatici ordinari, anche quando la strada

non è innevata, se la temperatura dell’asfalto è inferiore a circa 7°C

V02 I cosiddetti pneumatici invernali, sfruttano particolari disegni delle scolpiture del battistrada

e mescole diverse da quelli convenzionali

V03 È opportuno montare gli pneumatici invernali su tutte le ruote del veicolo

V04 I cosiddetti pneumatici invernali sono dotati di lamelle, cioè di piccoli e sottili intagli

praticati in tutti i tasselli del battistrada

V05 I cosiddetti pneumatici invernali hanno mescole del battistrada che rimangono

sufficientemente elastiche anche con basse temperature dell’asfalto

V06 A basse temperature, la mescola dei pneumatici convenzionali perde elasticità e tale

fenomeno riduce l’aderenza

V07 Alcuni tipi di pneumatici invernali sono predisposti all’origine per la chiodatura

V08 L’uso di pneumatici invernali omologati sostituisce l’eventuale obbligo di montaggio catene

in tratti di strada innevati

F09 I cosiddetti pneumatici invernali perdono aderenza sopra i 20°C di temperatura dell’asfalto

F10 Sui cosiddetti pneumatici invernali non è possibile montare le catene

F11 L’uso di pneumatici invernali omologati non sostituisce l’eventuale obbligo di montaggio

catene in tratti di strada innevati

F12 I cosiddetti pneumatici invernali sono utili e più efficaci dei pneumatici ordinari solo se la

strada è fortemente innevata

F13 I cosiddetti pneumatici invernali non prevedono la possibilità di chiodatura

F14 I cosiddetti pneumatici invernali devono essere montati solo sull’asse motore

F15 I cosiddetti pneumatici invernali non devono essere montati su veicoli dotati di sistema

antipattinamento ESP

F16 I cosiddetti pneumatici invernali possono essere montati solo su veicoli appositamente

Omologati

 

 

1303003 (3 4 6 7)

 

V01 Chi fa uso di catene da neve non omologate è sanzionabile come se ne fosse sprovvisto

V02 Se si fa uso di catene da neve, queste devono essere di misura idonea ai pneumatici del

veicolo e di tipo omologato

V03 E’ sconsigliabile utilizzare le catene su tratti di strada non innevati

F04 Nei veicoli a trazione integrale, le catene da neve devono essere montate solo sulle ruote

posteriori

F05 Se si utilizzano le catene nei tratti di strada privi di neve, la pressione di gonfiaggio degli

pneumatici deve essere aumentata di 1 bar

F06 I veicoli muniti di pneumatici invernali devono rispettare limiti di velocità massima inferiori

a quelli ordinari

 

 

CAPITOLO 14

Freno e acceleratore: nozioni sui tipi esistenti, funzionamento, componenti principali,

collegamenti, impiego e manutenzione ordinaria, compreso l’ABS

 

 

 

1401001 (3 4 6 7)

 

V01 Il sistema di frenatura consente di trasformare in calore l’energia cinetica posseduta da un

veicolo in movimento

V02 Il sistema di frenatura pneumatico di tipo continuo ed automatico, installato sui veicoli

pesanti, ha tempi di risposta più lenti rispetto ai sistemi di frenatura idraulici

V03 Il sistema di frenatura di soccorso di un veicolo ha il compito di garantire l’arresto di

emergenza in caso di avaria del sistema di servizio

V04 Il sistema di frenatura di un veicolo pesante può essere di tipo pneumatico integrale o

pneumoidraulico

V05 Il sistema di frenatura pneumatico di un rimorchio consente la frenatura automatica di

emergenza in caso di sganciamento accidentale dalla motrice

F06 Il compressore di un impianto di frenatura, ha il compito di inviare continuamente aria

compressa nei serbatoi

F07 La valvola di sicurezza contenuta nel regolatore di pressione di un impianto di frenatura

pneumatico è tarata a una pressione compresa tra il valore minimo di funzionamento

dell’impianto e il valore massimo a cui corrisponde l’apertura della valvola di scarico

F08 I dispositivi di frenatura obbligatori per un autoveicolo sono il freno di servizio ed il freno

a mano, che funge sempre anche da freno di soccorso

F09 Il dispositivo antibloccaggio in frenata ABS impedisce il bloccaggio delle ruote in caso di

frenatura, purché il fondo stradale non sia innevato

F10 L’impianto di frenatura pneumoidraulico è sempre munito di un serbatoio ad azoto

compresso per imprimere maggior potenza frenante all’impianto

 

 

1401002 (3 4 6 7)

 

V01 Nei veicoli con impianti di frenatura dotati di ABS viene mantenuta la stabilità

direzionale in frenata

V02 Nei veicoli con impianti di frenatura dotati di ABS si ottiene in genere una riduzione delle

distanze di frenatura, soprattutto in condizioni di scarsa aderenza

V03 In un impianto frenante pneumatico, il regolatore di pressione ha il compito di mantenere

l’impianto ad una pressione non superiore a un limite prefissato

V04 Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico

comprende una valvola di ritenuta, che impedisce la caduta di pressione dell’impianto

V05 Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico

comprende una valvola di scarico, che scarica in atmosfera l’aria in eccesso quando si è

raggiunto il valore di pressione massimo stabilito

V06 Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico

comprende una valvola di sicurezza, che scarica l’aria in atmosfera nel caso di avarie del

dispositivo che abbiano causato anomali aumenti di pressione

V07 Fa parte del freno a disco di un autoveicolo, un disco metallico che gira solidale con la

ruota

V08 E’ parte del freno a disco di un autoveicolo, una pinza che contiene gli elementi d’attrito e,

tramite un sistema idraulico, permette di stringerli fortemente al disco durante la frenatura

V09 Fanno parte del freno a disco i pistoncini, azionati da una pompa idraulica

V10 Il sistema ABS, evitando il bloccaggio delle ruote in caso di energica frenata, consente di

non far diminuire l’aderenza con il fondo stradale, riducendo così lo spazio di arresto

V11 E’ parte del freno a tamburo, un’asta con puntale a cuneo che, spinta da una membrana,

permette di schiacciare le ganasce contro i tamburi generando attrito

V12 Nei freni a tamburo, le ganasce sono ricoperte di guarnizione di attrito (ferodo)

V13 I freni a disco possono essere del tipo autoventilato

F14 Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico è

collegato direttamente alla catena di distribuzione del motore

F15 Il regolatore di pressione di un impianto frenante pneumatico o pneumoidraulico ha il

compito di inviare area in pressione direttamente agli elementi frenanti

F16 Fanno parte del freno a disco i pistoncini, azionati direttamente dall’aria compressa

F17 Il sistema ABS rende inutile la presenza del freno di soccorso

F18 E’ parte del freno a tamburo un disco metallico attorno al quale si stringono le ganasce

ricoperte di guarnizione di attrito (ferodo)

F19 I freni a disco e quelli a tamburo sono costruttivamente uguali, a parte il tipo di

guarnizione di attrito usata in ciascuno dei due

F20 Nei veicoli pesanti di maggiori dimensioni (M3 ed N3), su ogni ruota sono montati insieme

sia un freno a disco che uno a tamburo, per avere una maggior potenza frenante

F21 In un impianto frenante pneumatico, il regolatore di pressione ha il compito di mantenere

l’impianto a una pressione sempre superiore a 18 bar

F22 I freni a tamburo possono essere del tipo autoventilato

F23 I freni a tamburo non possono essere montati su veicoli dotati di rallentatore

F24 I freni a disco non possono essere montati su veicoli dotati di rallentatore elettromagnetico

 

 

1401003 (3 4 6 7)

 

V01 La frenatura pneumatica è tipica dei veicoli di massa elevata, per i quali è necessaria una

grande potenza frenante

V02 Nella frenatura pneumoidraulica sono presenti sia un circuito idraulico che uno pneumatico

V03 La frenatura di stazionamento di un autoveicolo con frenatura pneumatica, avviene per

svuotamento di una camera del bielemento frenante (contenente aria compressa a veicolo

sfrenato)

V04 La forza necessaria alla frenatura di stazionamento di un autoveicolo con frenatura

pneumatica è di tipo meccanico ed è garantita da molle

V05 In un autoveicolo devono essere presenti ed efficienti il freno di servizio, quello di

stazionamento e quello di soccorso

V06 Se si è alla guida di un autoveicolo di recente costruzione, la rottura del tubo dell’aria dei

freni della ruota anteriore destra ci permette comunque di raggiungere un’officina, anche

se a velocità estremamente ridotta

F07 Sugli autoveicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate, il freno di soccorso interviene

automaticamente in caso di malore del conducente

F08 La frenatura di stazionamento e quella di soccorso sono due diversi modi di definire lo

stesso tipo di frenatura

F09 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la condotta automatica del freno non è

mai in pressione

F10 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la condotta moderabile del freno è sempre

in pressione

F11 Non esistono circuiti frenanti di tipo pneumoidraulico

F12 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la rottura del tubo dell’aria dei freni della

ruota anteriore destra richiede l’arresto immediato del veicolo, ovunque ci si trovi, con

contestuale richiesta di soccorso

 

 

1401004 (3 4 6 7)

 

V01 L’azionamento del freno di stazionamento comporta l’espulsione dell’aria dal bielemento

frenante

V02 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, all’interno dei serbatoi dell’aria può

depositarsi, per condensazione, una certa quantità di acqua

V03 Nella manutenzione ordinaria degli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, è buona

norma spurgare periodicamente i serbatoi dell’aria compressa, eliminando l’acqua

eventualmente formatasi per condensazione

V04 Occorre sempre controllare che la pressione nei serbatoi principali dell’impianto frenante

pneumatico non scenda al di sotto del valore minimo previsto dalla casa costruttrice del

veicolo

F05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore a mano permette la

frenatura di stazionamento immettendo aria nei bielementi frenanti

F06 In caso di svuotamento dei serbatoi dell’aria compressa l’autoveicolo rimane sfrenato

F07 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, la presenza di acqua nei serbatoi è utile

perché aumenta la pressione dell’aria

F08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l’azionamento del freno di stazionamento

può essere effettuato anche con veicolo in marcia

F09 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, occorre sempre controllare che la

pressione nei serbatoi principali dell’impianto frenante sia pari a quella delle sospensioni

pneumatiche

 

 

1401005 (3 4 6 7)

 

V01 La frenatura di un veicolo avviene grazie alla trasformazione della sua energia cinetica in

calore

V02 La frenatura di servizio è ripartita su tutte le ruote del veicolo

V03 La frenatura degli autoveicoli è in genere ottenuta mediante freni ad attrito

V04 La massima forza frenate applicabile all’autoveicolo è pari al suo peso aderente

V05 L’ABS permette di sfruttare al meglio la forza frenante disponibile

V06 Per ottenere una buona frenatura occorre evitare il bloccaggio delle ruote

V07 La distribuzione dei pesi sul veicolo influisce sulla frenatura

F08 L’ABS permette di raddoppiare la forza frenante

F09 La distanza di frenatura minima si ottiene con il bloccaggio di tutte le ruote

F10 La distribuzione dei pesi sul veicolo non influisce sulla frenatura

F11 La massima forza frenate applicabile all’autoveicolo è pari a metà del suo peso aderente

F12 Il riscaldamento dei freni ne migliora la funzionalità

F13 I freni dei veicoli di massa complessiva a pieno carico superiore 7,5 tonnellate sono

raffreddati ad acqua

F15 Sui veicoli a 3 assi, la frenatura è ripartita tra l’asse anteriore e uno dei due assi posteriori

 

 

1401006 (3 4 6 7)

 

V01 Gli autoveicoli devono essere dotati di 3 sistemi di frenatura: servizio, soccorso,

stazionamento

V02 La frenatura di stazionamento di un autoveicolo deve essere ad azione puramente

meccanica

V03 La frenatura di servizio degli autoveicoli deve agire su tutte le ruote

V04 La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere moderabile

V05 La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere azionabile dal conducente dal proprio

posto di guida senza togliere le mani dal volante

V06 La frenatura di soccorso deve essere moderabile

F07 La frenatura di soccorso viene normalmente realizzata con l’uso “a fondo” del freno di

stazionamento

F08 La frenatura di stazionamento è in genere conglobata col servofreno

F09 La frenatura di servizio degli autoveicoli deve essere di tipo “a impulsi”

F10 Il comando del freno di stazionamento è lo stesso del freno di servizio

F11 Su tutti gli autoveicoli devono essere presenti idonei cunei per il fermo

 

 

1401007 (3 4 6 7)

 

V01 Fanno parte dell’impianto di frenatura pneumatico il compressore e i serbatoi dell’aria

compressa

V02 Quando il veicolo è in marcia, nell’impianto di frenatura pneumatico deve esservi sempre

aria in pressione nel tratto di impianto compreso tra il compressore e il distributore duplex

V03 Nell’impianto di frenatura pneumoidraulico (freno misto), i convertitori trasformano la

pressione dell’aria in pressione idraulica

V04 L’impianto di frenatura pneumatico integrale o quello pneumoidraulico, sono divisi in più

sezioni indipendenti, una per le ruote anteriori, una per quelle posteriori ed eventualmente

una per il rimorchio

V05 Nei veicoli con impianto di frenatura ad aria compressa, appositi dispositivi modulatori

regolano la pressione dell’aria diretta agli elementi frenanti dell’asse posteriore in base al

carico del veicolo

V06 Se l’impianto di frenatura pneumatica o pneumoidraulica non è in pressione, il veicolo non

parte perché non è possibile disinserire il freno di stazionamento a molla

V07 Se l’impianto di frenatura è tipo pneumatico, prima della partenza è necessario accertarsi

che nei serbatoi vi sia pressione sufficiente

V08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, se si verifica una perdita di aria in una

sezione dell’impianto di frenatura, le altre sezioni possono funzionare regolarmente; tale

struttura costituisce il “freno di soccorso”

V09 A partire dalla valvola protezione serbatoi, l’impianto di frenatura di servizio ad aria

compressa è costituito da due sezioni distinte più una eventuale per il rimorchio

V10 In caso di avaria in una sezione dei freni, anche se le altre sezioni funzionano, non si deve

intraprendere un nuovo viaggio se non si è provveduto alla riparazione del guasto

V11 I serbatoi dell’aria dei veicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, sono

normalmente: uno per ogni sezione dell’impianto, uno per i servizi ed eventualmente per le

sospensioni pneumatiche

V12 I serbatoi dell’aria compressa degli impianti di frenatura dei mezzi pesanti sono dotati di

un dispositivo per lo scarico dell’acqua di condensa accumulatasi

V13 Gli elementi frenanti dei mezzi pesanti sono costituiti da tamburi e ganasce o da disco e

pastiglie

V14 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata regola

automaticamente la pressione dell’aria inviata agli elementi frenanti in base al carico del

veicolo

F15 Negli impianti di frenatura pneumatica, l’anticongelatore è necessario perché l’aria,

quando è molto fredda, ha poca pressione

F16 Gli impianti di frenatura di tipo pneumoidraulico non possono essere utilizzati su veicoli

per trasporto persone per motivi di sicurezza

F17 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il dispositivo modulatore di pressione in

funzione del carico esclude l’ABS quando il veicolo è molto carico

F18 Negli autocarri pesanti, se si verifica una perdita di pressione dall’impianto di frenatura,

interviene il freno automatico che blocca il veicolo

F19 In caso di avaria in una sezione dell’impianto di frenatura ad aria, il veicolo può venire

usato normalmente perché i freni restano sempre pienamente efficienti grazie all’altra

sezione

F20 In un impianto di frenatura pneumoidraulico, è l’olio che comprime l’aria diretta agli

elementi frenati

F21 In un impianto di frenatura pneumoidraulico, gli elementi frenati sono sempre del tipo a

disco e pastiglie, negli impianti pneumatici integrali sono invece solamente di tipo a

tamburo e ganasce

F22 Il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico è azionato dal motorino di

avviamento dell’autocarro

F23 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, quando cessa la frenatura, l’aria

compressa si scarica dai freni attraverso il tubo di scappamento

F24 Gli impianti frenanti ad aria compressa non possono essere dotati di ABS

F25 In un impianto di frenatura pneumoidraulico, l’olio dei convertitori pneumoidraulici viene

raffreddato in apposito radiatore

F26 In un impianto di frenatura pneumatico, il compressore dell’aria viene attivato dal

conducente alla partenza tramite apposito pulsante posto sul cruscotto

F27 In un impianto di frenatura pneumatico per veicoli molto pesanti, l’aria compressa viene

sostituita con azoto compresso

 

 

1401008 (3 4 6 7)

 

V01 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici agisce solo sulle ruote

posteriori

V02 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici è un freno ad azione

meccanica e si attiva scaricando l’aria dai bielementi a molla

V03 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici cessa la sua azione quando,

tramite il distributore a mano, gli viene inviata aria compressa

V04 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, se moderabile, può essere

utilizzato per la frenatura di soccorso

F05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il freno di stazionamento, si inserisce

quando il freno a molla riceve aria dal distributore a mano

F06 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, se non moderabile, può fare

parte dell’impianto di frenatura di soccorso

F07 Il freno di stazionamento dei veicoli dotati di freni pneumatici, può essere azionato solo da

un pedale

F08 Il freno di stazionamento a molla dei veicoli dotati di freni pneumatici, cessa di funzionare

se i serbatoi dell’aria compressa non sono carichi

 

 

1401009 (3 4 6 7)

 

V01 Nei veicoli dotati di frenatura ad aria compressa, il modulatore della frenata è situato tra il

distributore duplex e gli elementi frenanti posteriori

V02 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, agendo sul pedale del freno, il distributore

duplex invia aria compressa in due sezioni dell’impianto non comunicanti tra loro

V03 I sistemi di frenatura pneumatica di servizio e di soccorso dei veicoli pesanti prevedono

almeno due serbatoi per l’aria compressa, un distributore duplex e una sezione di tubazioni

indipendenti per ciascuno dei due assi

V04 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex serve, tra l’altro, a

regolare la pressione dell’aria inviata agli elementi frenanti

V05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex invia aria alla stessa

pressione agli elementi frenanti anteriori e posteriori

F06 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex ha due comandi: uno

a pedale e l’altro a mano

F07 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex invia aria compressa

alternativamente ai due serbatoi principali

F08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex raddoppia la

pressione dell’aria quando il veicolo è carico e sta percorrendo una discesa

F09 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex serve a inviare

differente pressione agli elementi frenanti anteriori o posteriori

F10 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il distributore duplex non può garantire la

frenatura di soccorso

 

 

1401010 (3 4 6 7)

 

V01 Nei veicoli dotati di frenatura ad aria compressa, il modulatore di frenata è situato tra il

distributore duplex e gli elementi frenanti dell’asse posteriore

V02 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico ha il compito di ridurre la pressione dell’aria inviata agli elementi frenanti dell’asse

posteriore quando il veicolo non circola a pieno carico

V03 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico ha il compito di evitare frenate a ruote bloccate

V04 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica e sospensioni a balestra, il modulatore di

frenata in funzione del carico è normalmente fissato al telaio del veicolo

V05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico può essere a comando pneumatico

F06 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico viene inserito e disinserito dal conducente a mezzo di apposito pulsante

F07 Il modulatore di frenata in funzione del carico non può essere montato su veicoli dotati di

ABS

F08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico è normalmente fissato sull’assale delle ruote

F09 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, il modulatore di frenata in funzione del

carico può essere a comando idraulico

F10 Il modulatore di frenata in funzione del carico necessita di raffreddamento ad aria

 

 

1401011 (3 4 6 7)

 

V01 L’essiccatore o l’anticongelatore si trovano tra il compressore ed i serbatoi dell’aria

compressa dell’impianto di frenatura pneumatico o pneumoidraulico

V02 L’essiccatore o l’anticongelatore di cui sono dotati gli impianti di frenatura ad aria

compressa, evitano che si formino cristalli di ghiaccio nelle tubazioni

V03 L’essiccatore o l’anticongelatore di cui sono dotati gli impianti di frenatura ad aria

compressa, evitano che si formino particelle di ghiaccio nelle valvole

V04 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l’essiccatore può essere raggruppato in un

unico apparecchio assieme al regolatore di pressione

V05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l’essiccatore provvede anche al filtraggio

dell’aria

F06 L’anticongelatore impedisce il congelamento dell’aria nei serbatoi dei freni pneumatici e

pneumoidraulici

F07 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, l’essiccatore serve a impedire che il

compressore aspiri aria troppo umida

F08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica, l’essiccatore deve essere messo in

funzione manualmente dal conducente

F09 Nell’essiccatore di un impianto frenante pneumatico, una volta “asciugata” l’aria, vengono

aggiunte piccole particelle di lubrificante per oliare le valvole del circuito dell’aria

compressa

F10 Nell’impianto di frenatura pneumatico, vi sono tanti essiccatori quanti sono i serbatoi

dell’aria compressa

 

 

1401012 (3 4 6 7)

 

V01 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di

mantenere l’aria dei circuiti frenanti ad una pressione compresa tra due valori, massimo e

minimo

V02 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di evitare

sovrappressioni nell’impianto

V03 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione è dotato di una

valvola di sicurezza

V04 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione prevede anche fasi

di funzionamento a vuoto del compressore

V05 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione prevede anche fasi

in cui scarica aria in atmosfera

F06 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione permette di

mantenere l’aria dei circuiti frenanti alla pressione fissa di quindici bar

F07 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione ha il compito di

regolare il valore della pressione dell’aria inviata agli elementi frenanti

F08 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione ha il compito di

regolare il valore della pressione dell’aria all’interno delle sospensioni pneumatiche

F09 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione non è necessario se

il veicolo è dotato di sospensioni pneumatiche

F10 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il regolatore di pressione è comandato dal

conducente attraverso apposito “manettino” posto sul cruscotto

 

 

1401013 (3 4 6 7)

 

V01 Gli elementi frenanti dei veicoli stradali possono essere del tipo a tamburo e ganasce dotate

di guarnizione di attrito (ferodo)

V02 Gli elementi frenanti dei veicoli stradali possono essere del tipo a disco e pastiglie dotate di

guarnizione di attrito (ferodo)

V03 Gli elementi frenanti dei veicoli stradali pesanti sono del tipo ad attrito

V04 Gli elementi frenanti dei veicoli possono avere problemi di surriscaldamento

V05 Gli elementi frenanti dei veicoli, trasformano l’energia cinetica posseduta dal veicolo in

calore da disperdere in atmosfera

F06 Gli elementi frenanti possono essere del tipo a disco e ganasce dotate di guarnizione di

attrito (ferodo)

F07 Gli elementi frenanti possono essere del tipo a ganasce e pastiglie dotate di guarnizione di

attrito (ferodo)

F08 Gli elementi frenanti dei veicoli possono avere problemi di eccessiva ventilazione

F09 Gli elementi frenanti dei veicoli stradali pesanti sono del tipo elettromagnetico

F10 I veicoli stradali di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate, devono

essere dotati di elementi frenanti raffreddati a liquido

F11 I veicoli stradali di massa complessiva a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, non

possono essere dotati di elementi frenanti autoventilanti per pericolo di rottura del disco

 

 

1401014 (3 4 6 7)

 

V01 Nei veicoli con frenatura di tipo pneumoidraulico, gli elementi frenanti sono azionati dalla

pressione idraulica

V02 Il freno di tipo pneumoidraulico funziona grazie all’azione combinata dell’aria e dell’olio

V03 L’impianto di frenatura di tipo pneumoidraulico è composto, tra l’altro, da un compressore,

da alcuni serbatoi d’accumulo per l’aria compressa e dai convertitori pneumoidraulici

V04 Se l’impianto di frenatura è del tipo pneumoidraulico, l’aria compressa viene inviata dal

distributore ai convertitori

V05 Le ganasce di un impianto di frenatura pneumoidraulico, vengono allargate da due

pistoncini spinti dalla pressione idraulica

V06 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il convertitore pneumoidraulico

sfrutta la pressione dell’aria per mettere in pressione uno speciale liquido idraulico che

agisce sugli elementi frenanti

V07 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il liquido del convertitore

pneumoidraulico è sostanzialmente incomprimibile

V08 Negli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il liquido del convertitore

pneumoidraulico va periodicamente sostituito

V09 Negli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, può essere necessario rabboccare

periodicamente il liquido del convertitore pneumoidraulico

F10 Un autocarro pesante non può avere i freni pneumoidraulici perché troppo elastici

F11 Gli impianti di frenatura pneumoidraulici, detti anche freni misti, funzionano con una

miscela di aria e olio preparata dal distributore duplex

F12 Negli impianti di frenatura pneumoidraulici, deve essere presente un miscelatore per l’aria

e l’olio

F13 Se si verifica una perdita di olio dai freni pneumoidraulici, il conducente può convertire il

funzionamento dei freni a pneumatico integrale escludendo i convertitori

F14 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il convertitore di pressione

pneumoidraulico, serve a trasformare la pressione di un liquido in aria fortemente

compressa

F15 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il convertitore di pressione

pneumoidraulico è posto tra il compressore ed i serbatoi dell’aria compressa

F16 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, l’olio dell’impianto frenante

pneumoidraulico serve a mantenere ben lubrificati gli elementi frenanti, anche nelle forti

discese

F17 Gli autoveicoli dotati di impianto frenante pneumoidraulico non possono essere atti al

Traino

 

 

1401015 (3 4 6 7)

 

V01 Sui veicoli pesanti, il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico o

pneumoidraulico prende in genere movimento dal motore del veicolo

V02 Sui veicoli pesanti, il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico o

pneumoidraulico aspira aria dall’esterno attraverso un filtro e la invia a pressione verso i

serbatoi

V03 Sui veicoli pesanti, il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico o

pneumoidraulico necessita di raffreddamento e lubrificazione

F04 Sui veicoli pesanti, il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico o

pneumoidraulico è alimentato con il combustibile del motore

F05 Sui veicoli pesanti, il compressore dell’impianto di frenatura pneumatico o

pneumoidraulico è alimentato da miscela al 4% di olio

F06 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il compressore può essere utilizzato

come freno motore, invertendone il senso di rotazione

 

 

1401016 (3 4 6 7)

 

V01 Eventuali formazioni di ghiaccio nelle tubazioni dei freni ad aria compressa possono

bloccare le valvole del regolatore di pressione e del distributore duplex

V02 Il sistema frenante antibloccaggio ruote ABS (Antilock Braking System), evita il

bloccaggio delle ruote, ottimizzando la frenata e migliorando la dirigibilità del veicolo

V03 Negli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, è bene effettuare periodicamente lo

spurgo dell’acqua di condensa formatasi nei serbatoi per evitare il pericolo che si formi del

ghiaccio

V04 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, all’avviamento del veicolo, può

essere necessario un breve lasso di tempo perché il compressore dell’impianto di frenatura

ricarichi i serbatoi dell’aria compressa dei freni fino alla pressione minima di esercizio

F05 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumoidraulica, il sistema ABS consente alle ruote di

bloccarsi anche quando la pressione nei serbatoi è molto bassa

F06 I freni a disco vengono impiegati soltanto sulle autovetture

F07 I freni a disco sono poco usati sui veicoli industriali perché scaldano troppo

F08 Come sui treni, anche su tutti gli autobus è obbligatorio un freno di emergenza a

disposizione dei viaggiatori

F09 Sugli autobus deve essere presente, a disposizione dei passeggeri, un martelletto, posto in

una cassetta con vetro a frantumazione, che permetta di azionare i freni di emergenza in

caso di incendio

 

 

1401017 (3 4 6 7)

 

V01 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, è presente un indicatore di pressione per

ciascuna sezione dell’impianto di frenatura di servizio

V02 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, l’indicatore di pressione è integrato da una

spia rossa che segnala la bassa pressione

V03 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il pedale del freno comanda un distributore

che invia l’aria agli elementi frenanti a pressione moderabile

V04 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, a pressione dell’aria nei serbatoi dei freni

viene mantenuta alla giusta pressione da un regolatore automatico di pressione

V05 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, la pressione dell’aria negli elementi frenanti

è tanto più elevata, quanto maggiore è la pressione esercitata sul pedale del freno

V06 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, per evitare che, in caso

di rottura della condotta che porta aria ai serbatoi, tutti i serbatoi dell’impianto frenante si

svuotino, tra regolatore di pressione e serbatoi è inserita una particolare valvola a più vie

F07 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, la pressione dell’aria

nei serbatoi dei freni ad aria compressa deve essere più alta se il veicolo è molto carico

F08 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, la pressione dell’aria

nei serbatoi dei freni pneumatici deve essere più bassa se il veicolo viaggia a vuoto

F09 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, in caso di perdita di

pressione da una sezione dell’impianto ad aria compressa, il freno automatico blocca

istantaneamente l’autoveicolo

F10 Gli impianti frenanti ad aria compressa sono dotati di un serbatoio dell’aria per ogni ruota

F11 Negli impianti frenanti ad aria compressa, il conducente regola la pressione dell’aria della

frenatura di servizio tramite un apposito “manettino” posto sul cruscotto

F12 Sugli autoveicoli dotati di frenatura pneumatica o pneumoidraulica, a seconda della forza

frenante richiesta, l’autista può selezionare la modalità di frenatura “continua” o quella

“moderabile”

 

 

1401018 (3 4 6 7)

 

V01 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento tra motrice e rimorchio

prevede un collegamento meccanico, uno pneumatico e uno elettrico

V02 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento pneumatico tra motrice e

rimorchio è realizzato mediante due tubi flessibili e due coppie di semigiunti omologati

V03 Negli impianti di frenatura ad aria compressa dotati di ABS, il collegamento tra motrice e

rimorchio deve prevedere anche uno specifico collegamento elettrico per l’ABS stesso

V04 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, le due coppie di semigiunti che realizzano il

collegamento pneumatico tra motrice e rimorchio hanno colore differente tra loro

V05 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, l’autista che realizzi il collegamento

pneumatico tra motrice e rimorchio deve indossare idonei guanti protettivi

F06 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento pneumatico tra motrice e

rimorchio è realizzato mediante tubi rigidi e due giunti di accoppiamento di colore verde

F07 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento pneumatico tra motrice e

rimorchio può essere di tipo “wireless” (senza fili)

F08 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento tra motrice e rimorchio

prevede un collegamento idraulico, uno pneumatico e uno elettrico di tipo wireless (senza

fili)

F09 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento pneumatico tra motrice e

rimorchio è realizzato mediante quattro tubi flessibili e quattro coppie di semigiunti

omologati

F10 Negli impianti di frenatura ad aria compressa, il collegamento pneumatico tra motrice e

rimorchio deve essere realizzato da operaio specializzato in officina opportunamente

attrezzata e autorizzata

 

 

CAPITOLO 15

Metodi per individuare le cause dei guasti – Organi di direzione – Sospensioni e

ammortizzatori

 

 

1501001 (3 4 6 7)

 

V01 Se dal tubo di scarico esce molto vapore, ciò può significare che vi è un’infiltrazione di

acqua o di liquido di raffreddamento nei cilindri

V02 Se si riscontra la presenza di liquido di raffreddamento nella coppa dell’olio, ciò può

dipendere dalla guarnizione della testata bruciata

V03 Se si accende la spia rossa dell’impianto di raffreddamento, è necessario fermarsi e spegnere

subito il motore, per evitare danni

V04 Se si accende la spia rossa dell’impianto di lubrificazione, è necessario fermarsi e spegnere

subito il motore per evitare danni

V05 Se si accende la spia rossa dell’impianto di lubrificazione è necessario fermare subito il

motore e, se non vi sono perdite di lubrificante, occorre rabboccare con lubrificante,

possibilmente dello stesso tipo

V06 Alla partenza, se si accende la spia rossa, dell’impianto di lubrificazione, è necessario

spegnere subito il motore, verificare la quantità di olio nella coppa e, se è basso il livello

dell’olio, effettuare un rabbocco di olio dello stesso tipo

F07 Se si accende la spia della lubrificazione, significa che bisogna cambiare il filtro dell’olio

entro mille chilometri

F08 Se si accende la spia della lubrificazione, significa che bisogna cambiare l’olio di

lubrificazione del motore

F09 Se dal tubo di scarico esce vapore, ciò significa che c’è troppo liquido nel radiatore ed è

quindi opportuno scaricarne una parte

F10 Se si riscontra presenza di acqua o di liquido del raffreddamento nella coppa dell’olio, è

possibile che sia rotto il radiatore

F11 Se si accende la spia del raffreddamento, occorre accelerare per giungere a destinazione

prima che si esaurisca il liquido nel radiatore

 

 

1501002 (3 4 6 7)

 

V01 Il fumo nero allo scarico può indicare una scarsità di aria nella combustione

V02 Il fumo nero allo scarico può indicare un eccesso di gasolio nella combustione

V03 Il fumo nero allo scarico indica una cattiva combustione

F04 Nel motore Diesel, il fumo nero allo scarico indica un’insufficiente compressione in uno o

più cilindri

F05 Il fumo nero allo scarico indica un inizio di incendio nel motore

F06 Il fumo nero allo scarico indica presenza d’olio nella combustione

F07 Il fumo nero allo scarico indica che dobbiamo utilizzare un tipo di gasolio con più alto

numero di ottani

 

 

1501003 (3 4 6 7)

 

V01 La fuoriuscita di fumo bianco ed abbondante dallo scarico può indicare una perdita d’olio in

camera di scoppio

V02 La cattiva combustione che provoca fumosità allo scarico può essere causata dal filtro

dell’aria intasato

V03 La cattiva combustione che provoca fumosità allo scarico può essere causata dall’iniettore

non funzionante correttamente

V04 La cattiva combustione che provoca fumosità allo scarico può essere causata da una quantità

eccessiva di carburante iniettata

F05 La fuoriuscita di fumo bianco ed abbondante dallo scarico può indicare una rottura nella

guarnizione della testata

F06 La fuoriuscita di fumo bianco ed abbondante dallo scarico può indicare l’uso di benzina al

posto del gasolio

F07 La fuoriuscita di fumo bianco ed abbondante dallo scarico può indicare un consumo

eccessivo di gasolio

F08 La cattiva combustione che provoca fumosità allo scarico può essere causata dal filtro

dell’olio intasato

 

 

1501004 (3 4 6 7)

 

V01 L’indicazione di un eccesso di pressione dell’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, può

essere causata da un difettoso funzionamento del gruppo di regolazione e controllo

V02 L’indicazione di un eccesso di pressione dell’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, può

essere causata da difettoso funzionamento della valvola di protezione dei serbatoi

V03 L’eccessiva pressione d’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, è indicata dal manometro

presente sul cruscotto

V04 La scarsa pressione dell’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, può essere causata dal

difettoso funzionamento del compressore

F05 La presenza di gasolio nel serbatoio dell’impianto frenante diminuisce la distanza di

frenatura

F06 In caso di eccessiva pressione dell’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, il conducente

deve astenersi dall’utilizzare i freni e ricorrere maggiormente al rallentatore

F07 In caso di scarsa pressione dell’aria dei serbatoi dell’impianto frenante, è opportuno agire

ripetutamente sul pedale del freno per far salire la pressione

F08 In caso di scarsa pressione dell’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, è opportuno staccare

l’impianto delle sospensioni pneumatiche per risparmiare aria

F09 L’eccessiva pressione d’aria nei serbatoi dell’impianto frenante, è indicata dal termometro

presente sul cruscotto

 

 

1502001 (3 4 6 7)

 

V01 La spia di accensione della segnalazione luminosa di pericolo è di colore rosso

V02 La spia della temperatura dell’acqua di raffreddamento è di colore rosso

V03 La spia di bassa pressione dell’olio è di colore rosso

V04 La spia del mancato agganciamento della cintura di sicurezza è di colore rosso

V05 La spia del freno di stazionamento inserito è di colore rosso

F06 La spia di accensione degli indicatori di direzione è di colore rosso

F07 La spia di accensione dei proiettori anabbaglianti è di colore rosso

F08 La spia di accensione dei proiettori abbaglianti è di colore rosso

F09 La spia dei proiettori fendinebbia è di colore rosso

F10 La spia del dispositivo per sbrinare o disappannare il parabrezza è di colore rosso

 

 

1502002 (3 4 6 7) [FIGURA 695]

 

 

 

1530258789[1]

 

 

 

V01 Il simbolo raffigurato è posto sul comando di accensione dei proiettori di profondità

V02 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce blu

F03 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce verde

F04 Il simbolo raffigurato è posto sul comando di accensione dei proiettori anabbaglianti

F05 Il simbolo raffigurato segnala l’accensione della luce posteriore per nebbia

F06 Il simbolo raffigurato ricorda al conducente che deve spegnere le luci di posizione

 

 

1502003 (3 4 6 7) [FIGURA 696]

 

 

 

285449686[1]

 

 

 

V01 Il simbolo raffigurato è posto sul comando di accensione dei proiettori anabbaglianti

V02 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce verde

F03 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce blu

F04 Il simbolo raffigurato segnala l’accensione della luce posteriore per nebbia

F05 Il simbolo raffigurato è posto sulla spia dei proiettori abbaglianti accesi

F06 Il simbolo raffigurato segnala l’accensione delle luci di posizione

 

 

1502004 (3 4 6 7) [FIGURA 697]

 

 

146950161[1]

 

 

 

V01 Il simbolo raffigurato indica il comando degli indicatori di direzione

V02 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce verde

F03 Il simbolo raffigurato è posto su una spia di colore giallo

F04 Il simbolo raffigurato indica il comando per accendere le luci di posizione

 

 

1502005 (3 4 6 7) [FIGURA 698]

 

 

 

2091787733[1]

 

 

 

 

V01 Il simbolo raffigurato indica il comando per azionare la segnalazione luminosa di pericolo

V02 Il simbolo raffigurato è posto sul comando che provoca l’accensione contemporanea di tutti

gli indicatori di direzione

V03 Il simbolo raffigurato è posto su una spia di colore rosso

V04 Il simbolo raffigurato indica un dispositivo da usare in casi di emergenza

F05 Il simbolo raffigurato indica il comando che aziona il segnale mobile di pericolo

F06 Il simbolo raffigurato è posto sulla spia di freno di stazionamento inserito

F07 Il simbolo raffigurato indica un dispositivo che si accende automaticamente in caso di urto

F08 Il simbolo raffigurato è posto su una spia a luce rossa fissa

 

 

1502006 (3 4 6 7) [FIGURA 699]

 

3

 

 

 

V01 Il simbolo mostrato in figura si trova sul comando del tergicristallo

V02 Per il simbolo rappresentato in figura non è prevista una spia luminosa

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F04 Il simbolo mostrato in figura si trova sul comando di accensione del proiettore fendinebbia

 

 

1502007 (3 4 6 7) [FIGURA 702]

702

 

 

 

 

V01 Il simbolo mostrato in figura si trova sul comando dell’avvisatore acustico

V02 Il simbolo rappresentato in figura non si trova su una spia luminosa

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F04 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

 

 

1502008 (3 4 6 7) [FIGURA 703]

 

 

703[1]

 

 

 

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura indica che si sta utilizzando la riserva di carburante

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F03 Il simbolo rappresentato in figura si accende sulla spia che indica un guasto all’impianto di

alimentazione

F04 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia a luce lampeggiante rossa

F05 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore verde

 

 

1502009 (3 4 6 7) [FIGURA 704]

 

 

20131127_110150

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura indica l’eccessiva temperatura del liquido di

raffreddamento

V02 Il simbolo rappresentato si trova su una spia luminosa di colore rosso

V03 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, si deve arrestare il veicolo il

prima possibile per evitare danni al motore

F04 Il simbolo rappresentato in figura indica una temperatura del liquido di raffreddamento

troppo bassa

F05 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F06 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, si può proseguire fino

all’officina più vicina, purché non disti oltre 50 chilometri

 

 

1502010 (3 4 6 7) [FIGURA 705]

 

 

20131127_110035

 

 

 

V01 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, significa che la batteria non si

sta ricaricando

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore blu

F04 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, significa che la batteria è

completamente scarica

 

 

1502011 (3 4 6 7) [FIGURA 706]

 

 

20131127_110052

 

 

 

V01 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, significa che non vi è

sufficiente pressione nel circuito di lubrificazione del motore

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

F03 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, significa che il livello dell’olio

è eccessivo

F04 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, significa che l’olio ha

raggiunto una temperatura critica

 

 

1502012 (3 4 6 7) [FIGURA 707]

 

 

20131127_110108

 

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura segnala che il conducente o un passeggero non hanno

indossato la cintura di sicurezza

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

F03 La spia contraddistinta dal simbolo in figura, quando è accesa, indica il malfunzionamento

delle cinture di sicurezza

F04 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore verde

 

 

1502013 (3 4 6 7) [FIGURA 709]

 

 

 

simbolo-di-sbrinamento-del-parabrezza

 

 

 

 

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura si trova sul comando di accensione del dispositivo

antiappannamento del parabrezza anteriore

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

F04 Quando la spia contraddistinta dal simbolo in figura è accesa, ciò indica il

malfunzionamento del dispositivo antiappannamento

 

 

1502014 (3 4 6 7) [FIGURA 717]

 

 

717

 

 

 

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura si trova sul comando di accensione delle luci fendinebbia

posteriori

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore giallo ambra

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova sul comando di accensione delle luci fendinebbia

anteriori

F04 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore verde

 

 

1502015 (3 4 6 7) [FIGURA 718]

 

 

3

 

 

 

 

 

 

V01 Il simbolo rappresentato in figura si trova sul comando di accensione delle luci fendinebbia

anteriori

V02 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore verde

F03 Il simbolo rappresentato in figura si trova sul comando di accensione delle luci fendinebbia

posteriori

F04 Il simbolo rappresentato in figura si trova su una spia luminosa di colore rosso

 

 

1502016 (3 4 6 7) [FIGURA 704]

 

20131127_110150

 

 

 

V01 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata da un difettoso funzionamento

del termometro

V02 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dall’insufficiente quantità di

liquido nel circuito

V03 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dalla rottura della pompa

dell’impianto

V04 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dalla rottura della cinghia

trapezoidale

V05 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dal difettoso funzionamento

del termostato

V06 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dal difettoso funzionamento

della ventola

F07 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dal surriscaldamento dei freni

F08 L’accensione della spia indicata in figura, è in genere causata dal sovraccarico del veicolo

F09 L’accensione della spia indicata in figura, può essere provocata dall’uso prolungato del

veicolo a velocità costante

F10 L’accensione della spia indicata in figura può essere causata dalla mancanza dell’olio del

cambio

F11 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dall’uso di antigelo esausto nel

liquido di raffreddamento

F12 L’accensione della spia indicata in figura, può essere causata dal malfunzionamento

dell’impianto di condizionamento del veicolo

 

 

1502017 (3 4 6 7)

 

 

 

20131127_110035

 

 

[FIGURA 705]

 

V01 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata da un difettoso

funzionamento dell’impianto di accensione 

V02 L’accensione della spia indicata in figura, può indicare che l’alternatore non carica più la

batteria [FIGURA 705]

V03 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dalla rottura della cinghia

trapezoidale [FIGURA 705]

V04 L’avaria dell’alternatore impedisce alla batteria di ricaricarsi

V05 L’accensione della spia indicata in figura, segnala che la batteria non viene ricaricata

correttamente [FIGURA 705]

F06 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dalla rottura della

lampadina di un proiettore [FIGURA 705]

F07 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dall’uso contemporaneo di

più utilizzatori (radio, accendisigari, aria condizionata) [FIGURA 705]

F08 L’accensione della spia indicata in figura, impone all’autista di fermarsi e ripartire dopo aver

tenuto il motore spento per almeno 1 ora [FIGURA 705]

F09 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dalla temperatura esterna

eccessivamente bassa [FIGURA 705]

F10 L’imbrattamento delle candele riduce la capacità dell’alternatore di ricaricare la batteria

F11 L’accensione della spia indicata in figura, segnala che la pressione del liquido della batteria

ha superato il valore massimo [FIGURA 705]

F12 L’accensione della spia indicata in figura ci obbliga a fermarci immediatamente

F13 La spia della batteria accesa significa che la batteria è sicuramente scarica [FIGURA 705]

 

 

1502018 (3 4 6 7) [FIGURA 706]

 

 

 

20131127_110052

 

 

 

V01 L’accensione della spia indicata in figura, è determinata dalla scarsa pressione dell’olio nel

circuito di lubrificazione

V02 L’accensione della spia indicata in figura, può indicare il difettoso funzionamento della

pompa ad ingranaggi

V03 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dall’insufficiente

quantitativo di olio nel circuito

V04 In caso di accensione della spia indicata in figura, si deve verificarne il livello mediante

l’apposita astina

F05 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dalla mancata sostituzione

dell’olio stesso alla scadenza programmata

F06 L’accensione della spia indicata in figura, può essere determinata dalla scarsa fluidità

dell’olio

F07 In caso di accensione della spia indicata in figura, bisogna aumentare il numero di giri del

motore per aumentare la pressione del lubrificante all’interno del circuito

F08 L’accensione della spia indicata in figura, indica che si può continuare fino alla prima

officina meccanica, purché disti meno di duecento chilometri

 

 

1503001 (3 4 6 7)

 

V01 Una cattiva registrazione del servosterzo può essere la causa di un effetto sovrasterzante

V02 Una cattiva registrazione del servosterzo può essere la causa di un effetto sottosterzante

V03 Il servosterzo serve a rendere possibile la guida, anche di veicoli pesanti, con limitato sforzo

da parte del conducente

V04 Il servosterzo assorbe potenza al motore

V05 Il servosterzo diminuisce lo sforzo del conducente durante la sterzata

V06 Il servosterzo aiuta a mantenere la tenuta di strada in caso di brusco sgonfiamento di un

pneumatico

V07 Il servosterzo riduce il tempo necessario alla sterzata

F08 Il servosterzo riduce il tempo necessario alla sterzata, purché non si abbia un rimorchio

agganciato

F09 Il servosterzo aumenta il tempo necessario alla sterzata

F10 Se la pompa del servosterzo è comandata dal motore, quando si sterza energicamente

occorre anche accelerare

F11 Il servosterzo, se usato nelle lunghe discese, può surriscaldare i pneumatici

F12 La pompa idraulica di un servosterzo non può essere a funzionamento elettrico

F13 Il servosterzo funziona male nelle lunghe discese con tornanti stretti e ripetuti

F14 Il servosterzo aumenta lo sforzo del conducente durante la sterzata in movimento

F15 Il servosterzo può causare perdita della tenuta di strada

 

 

1503002 (3 4 6 7)

 

V01 La perdita d’olio del servosterzo compromette la manovrabilità dello sterzo

F02 La perdita d’olio del servosterzo non compromette la manovrabilità perché viene

compensata dall’olio dei freni tramite apposito travaso

 

 

1503003 (3 4 6 7)

 

V01 Gli inconvenienti negli organi dello sterzo possono dipendere dal non corretto

accoppiamento degli ingranaggi della scatola guida

V02 Gli inconvenienti negli organi dello sterzo possono dipendere dalla perdita di lubrificante

nella scatola guida

F03 Gli inconvenienti negli organi dello sterzo possono dipendere dagli pneumatici di tipo

invernale montati durante la stagione calda

F04 Gli inconvenienti negli organi dello sterzo possono dipendere dal limitatore di velocità non

correttamente tarato

 

 

1503004 (3 4 6 7)

 

V01 In curva, un veicolo sottosterzante tende ad allargare la sua traiettoria

V02 Un veicolo è sottosterzante se tende a curvare meno di quanto il conducente vorrebbe, sulla

base della traiettoria impostata

V03 Si definisce sovrasterzante quel veicolo che tende a stringere eccessivamente la curva

V04 Si definisce sovrasterzante quel veicolo che tende a sterzare di più rispetto all’azione sul

volante esercitata dal conducente

V05 Sovrasterzo e sottosterzo possono dipendere da una cattiva sistemazione del carico nel

cassone del veicolo

V06 Il sovrasterzo ed il sottosterzo sono comportamenti del veicolo che, se non corretti

adeguatamente, sfavoriscono la tenuta di strada in curva

V07 L’effetto del sovrasterzo può causare il testa-coda

F08 Un veicolo sovrasterzante, in curva, tende ad allargare la sua traiettoria

F09 L’effetto del sottosterzo può causare il testa-coda

F10 In genere, gli pneumatici anteriori sgonfi rendono il veicolo sovrasterzante

F11 Quando il veicolo in curva tende a percorrere una traiettoria più stretta di quella impostata, il

conducente deve accelerare con decisione

F12 Si definisce sottosterzante quel veicolo che tende a stringere la curva

F13 I veicoli con due assi anteriori sterzanti non sono mai né sovrasterzanti né sottosterzanti in

curva

F14 Quando il veicolo in curva tende a percorrere una traiettoria più stretta di quella impostata

con il volante, il veicolo stesso ha un comportamento sottosterzante

 

 

1504001 (3 4 6 7)

 

V01 Gli organi di sospensione del veicolo sono presenti fra le ruote ed il telaio

V02 L’efficienza degli organi di sospensione del veicolo si riflette sul confort dei passeggeri

V03 Gli organi di sospensione del veicolo non devono essere sovraccaricati

V04 Gli organi di sospensione del veicolo si danneggiano più facilmente se il carico non è

disposto correttamente

F05 Gli organi di sospensione possono essere sovraccaricati, ma di non oltre il 20%

F06 Gli organi di sospensione possono essere disattivati dal conducente in qualunque momento

 

 

1504002 (3 4 6 7)

 

V01 Gli organi di sospensione del veicolo servono a ridurre o a limitare il saltellamento delle

ruote

V02 Gli organi di sospensione del veicolo servono a mantenere il più possibile costante il peso

aderente delle singole ruote

V03 Gli organi di sospensione del veicolo servono a mantenerne costante l’assetto

V04 Gli organi di sospensione del veicolo servono a limitarne il rollio e il beccheggio

V05 Gli organi di sospensione del veicolo servono a ridurre gli effetti degli urti trasmessi al

veicolo dai dislivelli e dalle irregolarità stradali

F06 Gli organi di sospensione del veicolo servono a evitare il bloccaggio delle ruote posteriori in

frenata

F07 Gli organi di sospensione del veicolo servono a evitare il surriscaldamento dei pneumatici

F08 Gli organi di sospensione del veicolo servono ad aumentarne il raggio di sterzata

F09 Gli organi di sospensione del veicolo devono essere regolati prima di intraprendere ogni

lungo viaggio

F10 Gli organi di sospensione del veicolo entrano in funzione a velocità superiori a 50 km/h

F11 Gli organi di sospensione servono a zavorrare il veicolo per aumentarne la massa

rimorchiabile

F12 Gli organi di sospensione del veicolo non necessitano di manutenzione, perché sono

progettati per essere efficienti per tutta la vita del veicolo

F13 Gli organi di sospensione del veicolo funzionano perfettamente anche con veicolo

Sovraccarico

 

 

1504003 (3 4 6 7)

 

V01 L’impianto di sospensioni pneumatiche permette al conducente di variare l’altezza da terra

del cassone del veicolo

V02 Le sospensioni degli autoveicoli servono ad attutire i sobbalzi causati dalle asperità del

fondo

V03 Le sospensioni pneumatiche consentono una facile correzione dell’assetto grazie ad apposite

valvole livellatrici

V04 La barra stabilizzatrice frena il coricamento dell’autoveicolo dovuto alla forza centrifuga in

curva o a un dislivello stradale trasversale

F05 Le sospensioni degli autoveicoli servono ad attutire il rumore prodotto dalla combustione

del carburante

F06 Le sospensioni ad acqua devono essere integrate con liquido antigelo durante la stagione

fredda

F07 Sui veicoli pesanti dotati di doppio assale posteriore, l’asse anteriore non è dotato di

sospensioni

F08 Le sospensioni pneumatiche non possono essere comandate manualmente

F09 Le sospensioni pneumatiche non possono essere utilizzate su veicoli di massa complessiva a

pieno carico superiore a 3,5 tonnellate

F10 Le sospensioni pneumatiche non possono essere utilizzate su veicoli atti al traino

F11 Se si rompe una sospensione a balestra, per circolare in sicurezza è sufficiente gonfiare i

pneumatici del relativo asse di 0,5 bar oltre il valore normale

F12 La sospensione a balestra è autolubrificante e non necessita di manutenzione

 

 

1504004 (3 4 6 7)

 

V01 L’ammortizzatore ha la funzione di smorzare le oscillazioni delle molle delle sospensioni

V02 In genere gli ammortizzatori sono di tipo idraulico o a gas

V03 Gli ammortizzatori idraulici sono in genere del tipo a doppio effetto

V04 Gli ammortizzatori idraulici utilizzano uno speciale liquido resistente alle alte temperature

V05 Gli ammortizzatori sono collegati da una parte al telaio e dall’altra all’asse delle ruote

F06 Gli ammortizzatori non sono utilizzati su veicoli di massa complessiva a pieno carico

superiore a 7 tonnellate

F07 Il liquido degli ammortizzatori idraulici deve essere rabboccato dall’autista ogni tremila

chilometri circa

 

 

1504005 (3 4 6 7)

 

V01 L’inefficienza degli ammortizzatori rende la guida di un autoveicolo poco sicura

V02 L’inefficienza degli ammortizzatori allunga la distanza di frenatura

V03 L’inefficienza degli ammortizzatori aumenta il pericolo di sbandamento in curva

V04 L’inefficienza degli ammortizzatori aumenta il pericolo di aquaplaning

V05 L’inefficienza degli ammortizzatori aumenta l’affaticamento del conducente alla guida

V06 L’inefficienza degli ammortizzatori peggiora la visibilità notturna a causa dell’eccessiva

oscillazione del fascio luminoso dei proiettori

V07 L’inefficienza degli ammortizzatori aumenta il pericolo di abbagliamento dei conducenti

provenienti dalla direzione opposta a causa dell’oscillazione del fascio luminoso dei

proiettori

V08 L’efficienza degli ammortizzatori migliora la sicurezza del veicolo durante la marcia

F09 L’inefficienza degli ammortizzatori può essere compensata dall’irrigidimento delle

sospensioni

F10 Alle basse temperature, il liquido degli ammortizzatori idraulici deve essere miscelato con

liquido antigelo

F11 Gli ammortizzatori scarichi favoriscono la stabilità di marcia perché abbassano il baricentro

del veicolo

F12 Sull’assale che monta ruote gemellate non è necessario montare ammortizzatori

F13 Occorre controllare periodicamente la pressione degli ammortizzatori

F14 La sostituzione di un ammortizzatore è un’operazione semplice, che può essere svolta da

qualunque autista

F15 Una specifica spia rossa accesa sul cruscotto, segnala che uno o più ammortizzatori sono

Inefficienti

 

 

1504006 (3 4 6 7)

 

V01 Gli ammortizzatori, se scarichi, non provvedono a smorzare correttamente le oscillazioni

delle balestre

V02 Il mancato funzionamento della valvola livellatrice delle sospensioni pneumatiche non

permette che venga variata la pressione interna in funzione del carico

F03 Gli ammortizzatori anteriori possono essere rimossi dal veicolo senza comprometterne il

livello di sicurezza

F04 Gli ammortizzatori hanno funzionamento di tipo esclusivamente meccanico

F05 Il mancato funzionamento della valvola livellatrice delle sospensioni pneumatiche determina

un cattivo funzionamento del motore

 

CAPITOLO 16

Manutenzione dei veicoli a scopo preventivo e effettuazione delle opportune riparazioni

Ordinarie

 

 

 

1601001 (3 4 6 7)

 

V01 I cunei fermaruota fanno parte della dotazione di sicurezza obbligatoria per autoveicoli e

rimorchi di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate

V02 I cunei fermaruota servono per bloccare le ruote in caso di sosta dei rimorchi isolati di massa

superiore a 3,5 tonnellate

V03 I cunei fermaruota devono essere utilizzati, su un veicolo di massa complessiva superiore a

3,5 tonnellate, in caso di sostituzione di una ruota

V04 I cunei fermaruota in dotazione devono essere almeno due, a bordo di un veicolo isolato di

massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate

V05 Ai fini della sicurezza, un autobus deve essere dotato di almeno due cunei fermaruota di

idonee dimensioni

V06 Ai fini della sicurezza, un rimorchio o un semirimorchio, di massa complessiva superiore a

3,5 tonnellate, devono essere dotati di almeno due cunei fermaruota di idonee dimensioni

V07 Tutti i veicoli di massa a pieno carico superiore a 3,5 tonnellate, devono essere dotati di due

cunei atti a impedire che, su strade in pendenza, il veicolo fermo in sosta possa muoversi

V08 Su un veicolo di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, ai fini della sicurezza,

occorre utilizzare i cunei fermaruota anche durante le operazioni di smontaggio e

rimontaggio di una ruota

V09 Un autoveicolo di massa a pieno carico superiore a 7,5 tonnellate deve essere equipaggiato

con dispositivi omologati atti a ridurre la nebulizzazione dell’acqua sollevata dalle ruote in

caso di pioggia

V10 I dispositivi paraincastro, ove obbligatori, devono essere posizionati posteriormente,

lateralmente e/o anteriormente a seconda della tipologia di carrozzeria

F11 I cunei fermaruota possono essere utilizzati in caso di ingombro della carreggiata al posto

del segnale mobile di pericolo

F12 A bordo di un veicolo isolato di massa complessiva superiore a 3,5 tonnellate, i cunei

fermaruota in dotazione devono essere almeno quattro

F13 I cunei fermaruota possono essere utilizzati come dispositivo antirapina

F14 Il dispositivo paraincastro, ove previsto, è situato solo nella parte posteriore del veicolo a

protezione di eventuali tamponamenti

F15 Tutti gli autoveicoli pesanti, se circolanti su autostrada, devono essere dotati di dispositivo

paraincastro nella parte anteriore

F16 Tutti i veicoli dotati di ruote gemellate hanno l’obbligo di essere dotati dei dispositivi

antinebulizzazione dell’acqua presente sulla carreggiata in caso di pioggia

F17 Gli autocarri di massa superiore a 3,5 tonnellate a pieno carico, devono essere muniti di

dispositivi antinebulizzazione dell’acqua presente sulla carreggiata in caso di pioggia

F18 I dispositivi antinebulizzazione dell’acqua presente sulla carreggiata, devono essere

disinseriti in caso di strada asciutta

F19 I dispositivi antinebulizzazione dell’acqua presente sulla carreggiata, sono attivati dal

conducente tramite apposito comando posto sul cruscotto

 

 

1601002 (3 4 6 7)

 

V01 È opportuno che il conducente verifichi, prima di ogni viaggio, la posizione, pulizia e stato

generale degli specchi retrovisori del veicolo

V02 Anche se gli specchi retrovisori sono ben regolati, esistono parti della strada che il

conducente non riesce a vedere

V03 Vi sono parti della strada che il conducente riesce a vedere direttamente e altre che può

vedere solo di riflesso attraverso gli specchi retrovisori

F04 Se gli specchi retrovisori sono ben regolati non esistono parti della strada che il conducente

non possa vedere

F05 Se gli specchi retrovisori di un lato sono sporchi o danneggiati non vi sono pericoli se quelli

dell’altro lato sono in perfetto ordine

F06 Gli specchi retrovisori possono essere integralmente sostituiti da telecamere opportunamente

Disposte

 

 

1601003 (3 4 6 7)

 

V01 Prima di partire, il conducente deve controllare la buona efficienza generale del veicolo

V02 Prima di partire, il conducente deve controllare che tutte le spie luminose riguardanti il

funzionamento dei vari impianti, si siano spente dopo l’avviamento del motore

V03 Prima di partire per un viaggio, è bene eseguire il controllo dei livelli dell’olio, del liquido

del raffreddamento e, se l’impianto di frenatura è idraulico o pneumoidraulico, del liquido

dei freni

V04 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo dello stato delle spazzole dei

tergicristalli e del livello del liquido lavacristalli

V05 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo del corretto funzionamento di

proiettori e degli indicatori di direzione

V06 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo dell’integrità e della pulizia dei

catadiottri

V07 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo dell’integrità, della corretta

pressione e dello spessore minimo del battistrada di tutti i pneumatici

V08 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo della presenza e dell’integrità di

tutte le dotazioni di sicurezza previste per la circolazione del suo veicolo

V09 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo dell’efficienza del cronotachigrafo

e della sua carta tachigrafica

F10 Prima di partire, il conducente deve assicurarsi di avere a bordo una batteria carica di riserva

F11 Se viaggia di notte, prima di partire, il conducente deve assicurarsi di avere a bordo due

taniche da venticinque litri piene di combustibile di riserva

F12 Prima di partire, il conducente deve effettuare alcune prove di marcia e arresto in un cortile

chiuso

F13 Prima di partire, il conducente deve telefonare in azienda e ottenere l’autorizzazione

all’inizio del viaggio

F14 Prima di partire, il conducente deve assicurarsi di avere almeno una tanica da dieci litri

d’acqua di riserva, in caso di problemi al sistema di raffreddamento

F15 Prima di partire, il conducente deve assicurarsi di avere almeno a bordo dieci litri di olio di

riserva, in caso di problemi al sistema di lubrificazione

F16 Prima di partire, il conducente deve assicurarsi di avere a bordo almeno quattro litri di

antigelo di riserva, in caso di abbassamento improvviso della temperatura esterna

F17 Il conducente deve effettuare verifiche di efficienza del veicolo prima della partenza solo se

il veicolo è stato immatricolato da più di due anni

F18 Le principali verifiche che il conducente deve effettuare prima della partenza per un viaggio

sono indicate sulla carta di circolazione

F19 Il conducente deve fermarsi ogni centocinquanta chilometri percorsi, o ogni due ore di

viaggio, per verificare lo stato di pressione degli pneumatici

F20 Prima di partire, non è necessario verificare lo stato dell’impianto di illuminazione se si

prevede che il viaggio si esaurirà prima del tramonto del sole

 

 

1601004 (3 4 6 7)

 

V01 La pressione degli pneumatici va controllata quando sono freddi

V02 È opportuno verificare periodicamente le condizioni delle cinghie di trasmissione

V03 È opportuno verificare periodicamente il corretto serraggio dei morsetti dei due poli della

batteria

V04 Periodicamente deve essere controllato il livello dell’olio del servosterzo idraulico

V05 Aggiungendo acqua pura al liquido refrigerante, aumenta il rischio di congelamento dello

stesso alle basse temperature

V06 Periodicamente deve essere controllato il livello del liquido detergente del parabrezza e del

lunotto

V07 Bisogna periodicamente controllare la pulizia del filtro dell’aria del motore, al fine di

garantire una corretta combustione

V08 L’individuazione immediata di un guasto da parte di un conducente può evitare un

aggravamento dell’avaria

V09 Il conducente deve essere in grado di capire quando è il caso di ricorrere immediatamente a

personale specializzato per riparare un’avaria o quando può provvedere personalmente alla

risoluzione temporanea del problema

V10 Il conducente deve segnalare tempestivamente alla propria impresa eventuali

malfunzionamenti gravi del veicolo

V11 Il conducente deve conoscere approfonditamente il funzionamento della strumentazione di

bordo

V12 Il conducente deve conoscere e saper consultare il libretto d’uso e manutenzione del veicolo

V13 Prima di partire, il conducente deve essere certo che il veicolo sia in regola con la revisione

periodica

V14 Prima di partire, il conducente deve essere certo che sia stata effettuata la revisione periodica

del cronotachigrafo

V15 Prima di partire, il conducente deve essere certo che sia stata effettuata la revisione periodica

dell’estintore di bordo nei tempi stabiliti dalla legge

F16 È consentito montare sullo stesso asse pneumatici di tipo e disegno diverso, purché lo

spessore del battistrada sia superiore a tre millimetri

F17 L’alternatore è collegato direttamente agli indicatori di direzione e ne permette il

funzionamento a intermittenza

F18 Se il veicolo stenta ad avviarsi, il conducente può provare a collegare tra loro i due poli della

batteria con l’apposito cavo elettrico

F19 Nel periodo invernale, è opportuno aggiungere liquido antigelo all’olio del differenziale e

del cambio per evitare rischi di congelamento

F20 Il conducente deve essere in grado di mettere in fase l’impianto di distribuzione di un motore

Diesel

F21 L’individuazione della causa dei guasti da parte del conducente è indispensabile per

contenere i consumi di carburante

F22 Il conducente deve firmare la carta di circolazione dopo la revisione periodica

F23 Il conducente deve personalmente procedere allo smontaggio del cronotachigrafo digitale

nel caso di malfunzionamento durante il viaggio

F24 Il conducente deve azionare periodicamente l’estintore in luogo aperto, in modo da

verificarne l’efficienza

F25 Il conducente deve provvedere personalmente alla sostituzione delle pastiglie dei freni

quando ritiene che siano eccessivamente consumate

F26 Il conducente deve fermarsi non appena riscontra un’anomalia del navigatore satellitare

F27 Si può iniziare il viaggio con il parabrezza che presenta punti di rottura, purché di modesta

entità

F28 La pressione degli pneumatici va controllata quando sono in temperatura, cioè dopo avere

percorso almeno una cinquantina di chilometri

F29 È inutile sostituire le spazzole del tergicristallo danneggiate se nella giornata in cui si dovrà

viaggiare le previsioni meteorologiche non prevedono precipitazioni

F30 La corretta pressione di gonfiaggio degli pneumatici è indipendente dal carico del veicolo

F31 I due pneumatici montati in gemello devono avere la somma delle profondità delle

scolpiture dei due battistrada pari ad almeno tre millimetri

 

 

1601005 (3 4 6 7)

 

V01 I parabrezza lesionati degli autoveicoli vanno sostituiti perché le crepe tendono ad estendersi

nel tempo

V02 I parabrezza lesionati degli autoveicoli vanno sostituiti perché vi è il rischio che, a causa di

un sobbalzo, il parabrezza vada in frantumi

V03 I parabrezza lesionati degli autoveicoli non danno problemi se sono costituiti da vetro

stratificato

F04 I parabrezza lesionati degli autoveicoli con una lesione inferiore a dieci centimetri possono

essere riparati con uno speciale nastro adesivo ad alta trasparenza

 

 

1601006 (6 7)

 

V01 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare la presenza a bordo della

cassetta di pronto soccorso

V02 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare la presenza degli eventuali

martelletti per i vetri delle uscite di sicurezza

V03 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare che gli estintori siano stati

revisionati da non più di sei mesi

V04 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare che il veicolo sia dotato dei

cunei ferma ruota

V05 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare la presenza del triangolo di

emergenza

V06 Prima di partire, il conducente deve eseguire il controllo dell’efficienza dei sistemi di salita e

discesa dei passeggeri

V07 Prima della partenza, il conducente deve controllare l’efficienza dei sistemi di apertura delle

porte e delle bagagliere

F08 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve controllare il livello dell’olio nel

cambio

F09 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve controllare il livello del liquido

lubrificante nella scatola del differenziale

F10 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare l’efficienza della cinghia

della pompa dell’acqua

F11 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve controllare il funzionamento corretto

dell’apparato di iniezione

F12 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare la pulizia del filtro dell’aria

condizionata

F13 Prima della partenza, il conducente dell’autobus deve verificare la presenza del pannello dei

carichi sporgenti

F14 Prima della partenza, il conducente deve verificare la presenza a bordo di bibite di rinfresco

per i passeggeri

 

 

1601007 (3 4 6 7)

 

V01 Prima della partenza, il conducente deve controllare il livello del liquido refrigerante

V02 Prima della partenza, il conducente deve controllare la pressione dei pneumatici

V03 Prima della partenza, il conducente deve controllare il corretto funzionamento del

cronotachigrafo

V04 Prima della partenza, il conducente deve controllare la presenza a bordo di tutti i documenti

di viaggio

V05 Prima della partenza, il conducente deve controllare lo stato e l’usura del battistrada

dei pneumatici

V06 Prima della partenza, il conducente deve controllare l’efficienza dell’impianto frenante

V07 Prima della partenza, il conducente deve controllare il regolare assetto degli organi di

sospensione

V08 Prima della partenza, il conducente deve controllare l’efficienza dei dispositivi di sicurezza

F09 Prima della partenza, il conducente deve verificare la presenza di almeno due ruote di scorta,

in caso di viaggi superiori ai cinquecento chilometri

F10 Prima della partenza, il conducente deve controllare la regolarità di pagamento delle rate

dell’eventuale leasing gravante sul veicolo

F11 Prima della partenza, il conducente deve verificare la presenza a bordo del certificato di

proprietà del veicolo

F12 Prima della partenza, il conducente deve verificare la leggibilità delle insegne esterne con la

pubblicità dell’azienda proprietaria del veicolo

F13 Prima della partenza, il conducente deve verificare la data di fabbricazione dei pneumatici,

che non deve essere anteriore a due anni

 

 

1602001 (3 4 6 7)       

 

V01 Occorre verificare periodicamente il livello del liquido nel serbatoio del servosterzo

idraulico

F02 In caso di emergenza, è possibile aggiungere acqua nel serbatoio del liquido idraulico del

servosterzo, quando questo è molto basso

F03 In caso di emergenza, è possibile aggiungere olio lubrificante nel serbatoio del liquido

idraulico del servosterzo, quando questo è molto basso

F04 Il servosterzo può essere disinserito dall’autista tramite apposita levetta che si trova vicino al

Volante

 

 

1602002 (3 4 6 7)

 

V01 Il volante di un veicolo può essere sostituito solo da un’officina specializzata

F02 Il volante di un veicolo si può sostituire con altro di diametro maggiore, quando si rileva

eccessiva resistenza nella rotazione

 

 

1602003 (3 4 6 7)

 

V01 L’efficienza dello sterzo può essere controllata soltanto in officina secondo apposite

procedure

F02 L’efficienza dello sterzo può essere controllata personalmente, a vista, seguendo il manuale

d’uso e manutenzione

F03 L’efficienza dello sterzo può essere controllata chiedendo l’ausilio di un collega più esperto

F04 Lo stato meccanico dello sterzo relativo al gioco dei giunti sferici a snodo deve essere

verificato con le ruote sollevate dal suolo

 

 

 

1603001 (3 4 6 7)

 

V01 Per mantenere il veicolo in buone condizioni, occorre eseguire i periodici controlli seguendo

le indicazioni della casa costruttrice

V02 Per mantenere il veicolo in buone condizioni, occorre controllare periodicamente la

pressione di gonfiaggio degli pneumatici

V03 Per mantenere il veicolo in buone condizioni, occorre non viaggiare in condizioni di

sovraccarico

F04 Per mantenere il veicolo in buone condizioni, occorre utilizzare sempre il serbatoio del

combustibile riempito ad oltre un terzo della sua capacità

F05 Per mantenere il veicolo in buone condizioni, occorre viaggiare sempre con pneumatici

gonfiati a pressione superiore all’indicazione generale di due decimi di bar

F06 Per mantenere il veicolo in buone condizioni occorre controllare la pressione di gonfiaggio

solo in occasione di giornate molto calde

 

 

1603002 (3 4 6 7)

 

V01 È compito del conducente segnalare il malfunzionamento del veicolo al responsabile del

parco macchine o dell’officina di riparazione dell’azienda

V02 Il conducente deve essere in grado di distinguere i guasti che sconsigliano la prosecuzione

del viaggio da quelli che ne possono permettere, pur con le dovute cautele, la continuazione

V03 La manutenzione ha lo scopo di consentire lo svolgimento del servizio di trasporto in

condizioni di sicurezza e regolarità

V04 La manutenzione ha lo scopo di mantenere i veicoli nel migliore stato di efficienza possibile,

in modo da evitare l’interruzione del servizio di trasporto per guasti

V05 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve avere uno stile di

guida che limiti le sollecitazioni alle parti meccaniche del veicolo

V06 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve avere uno stile di

guida che limiti al massimo i consumi delle parti del veicolo soggette a usura

V07 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve segnalare subito in

azienda qualunque possibile difetto o anomalia riscontrata durante il suo turno di lavoro

V08 Scopo della manutenzione ordinaria è anche quello di rendere il veicolo meno rumoroso

V09 Scopo della manutenzione ordinaria è anche quello di rendere il veicolo meno inquinante

V10 Scopo della manutenzione ordinaria è anche quello di limitare i consumi

V11 Le principali operazioni di manutenzione ordinaria che devono essere effettuate sul veicolo

sono tra l’altro indicate sul libretto di uso e manutenzione

V12 Le scadenze delle verifiche manutentive sono in genere riferite al chilometraggio percorso o

al tempo trascorso dalla precedente manutenzione

F13 È compito del conducente, prima della partenza, regolare la pressione dell’aria dei freni in

base al carico del veicolo

F14 Il conducente si deve accorgere di una perdita di pressione dall’impianto dei freni ascoltando

l’inconfondibile sibilo dell’aria che esce dai tubi

F15 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve segnalare subito al

collega del turno successivo qualunque possibile difetto o anomalia riscontrata durante il suo

turno di lavoro

F16 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve provare a riparare

subito qualunque possibile difetto o anomalia riscontrata durante il suo turno di lavoro

F17 È compito del conducente, prima di partire, ripulire con uno straccio gli iniettori

F18 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve viaggiare a motore

spento nelle lunghe discese

F19 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve effettuare frenate a

fondo di prova al termine di ogni turno di lavoro

F20 Scopo della manutenzione ordinaria è anche quello di poter aumentare le tariffe per il

servizio

F21 Scopo della manutenzione ordinaria è anche quello di ottenere sgravi fiscali

F22 Le principali operazioni di manutenzione ordinaria che devono essere effettuate sul veicolo

sono indicate sul libretto di circolazione

F23 Per ridurre al massimo i problemi di manutenzione, il conducente deve cambiare marcia il

meno possibile

F24 Le scadenze di tutte le verifiche manutentive sono coincidenti con le revisioni periodiche di

Legge

 

 

1603003 (3 4 6 7)

 

V01 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, vi è il rischio di aggravanti di responsabilità in un

eventuale processo penale

V02 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, vi è il rischio di aggravanti di responsabilità civile,

anche se il conducente ha rispettato le norme di circolazione

V03 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, può esserci il rischio che l’impresa assicuratrice si

avvalga del diritto di rivalsa

F04 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, vi è il rischio di arresto immediato

|F05 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, vi è il rischio di raddoppio della cifra da rimborsare

F06 In caso di incidente stradale, se vengono riscontrate gravi mancanze agli obblighi di

manutenzione del veicolo coinvolto, vi è il rischio che l’assicurazione si rifiuti di dare

copertura al sinistro

 

 

1603004 (3 4 6 7)

 

V01 L’intasamento del filtro del combustibile può comportare un irregolare afflusso di gasolio

alla pompa

V02 L’intasamento del filtro del combustibile comporta una perdita di efficienza del motore

V03 L’intasamento del filtro del combustibile comporta maggiori consumi

F04 L’intasamento del filtro del combustibile comporta l’emissione di fumo giallastro allo

scarico

F05 L’intasamento del filtro del combustibile comporta l’insufficiente lubrificazione dei cilindri

del motore

F06 L’intasamento del filtro del combustibile comporta una maggior pressione di iniezione del

Gasolio

 

 

1603005 (3 4 6 7)

 

V01 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere dagli ammortizzatori scarichi

V02 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere dalle balestre o dalle molle elicoidali

danneggiate

V03 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere dal sistema di regolazione delle

sospensioni pneumatiche malfunzionante

V04 Gli ammortizzatori scarichi possono provocare anomale oscillazioni del veicolo

V05 Gli ammortizzatori scarichi comportano una maggiore rumorosità del veicolo

V06 Gli ammortizzatori scarichi possono provocare un anomalo orientamento del fascio di luce

dei proiettori anabbaglianti

V07 Gli ammortizzatori scarichi possono provocare un anomalo consumo del battistrada

F08 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere da scarsità di olio nel circuito di

lubrificazione del motore

F09 La stabilità del veicolo è indipendente dalle modalità di posizionamento del carico

F10 Gli ammortizzatori scarichi provocano un notevole risparmio di carburante

F11 Gli ammortizzatori scarichi garantiscono un miglior comfort dei passeggeri perché rendono

meno rigido il veicolo

F12 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere dall’utilizzo di pneumatici invernali in una

giornata in cui la temperatura dell’asfalto è di circa 25°C

F13 L’instabilità di marcia del veicolo può dipendere dall’impianto di navigazione

Mal funzionante

 

 

1603006 (3 4 6 7)

 

V01 La non corretta convergenza delle ruote anteriori determina l’asimmetrico consumo dei

pneumatici

V02 L’eccessiva pressione di gonfiaggio degli pneumatici provoca una maggiore rigidità di

marcia, con minor confort per i passeggeri

V03 Un’insufficiente pressione di gonfiaggio degli pneumatici provoca un aumento della deriva

con conseguente minor tenuta di strada in curva

V04 La mancata equilibratura dello pneumatico ne provoca un anomalo consumo e una

vibrazione dello sterzo

V05 Le ruote gemellate, se poco gonfie, possono deteriorarsi a causa del loro reciproco

sfregamento

V06 Se il conducente di un veicolo aziendale, durante un’ispezione, nota anomali consumi degli

pneumatici, deve immediatamente riferirlo al responsabile del parco veicolare

V07 Se il conducente, durante un’ispezione al veicolo, nota forte riscaldamento di alcune parti

degli pneumatici, deve evitare di riprendere il viaggio riferendo all’azienda della situazione

F08 La perdita di convergenza del veicolo diminuisce il rischio sbandamento del veicolo, ma ne

aumenta il consumo

F09 La non corretta equilibratura delle ruote diminuisce lo spazio di frenatura del veicolo, ma

porta a fenomeni di vibrazione allo sterzo

F10 Un’insufficiente pressione di gonfiaggio degli pneumatici, provoca un aumento di

temperatura del liquido di raffreddamento

F11 Il conducente che noti un differente consumo delle varie zone del battistrada deve

immediatamente sospendere il viaggio e attendere soccorsi

F12 Il conducente che noti un differente consumo delle varie zone del battistrada, deve

immediatamente cambiare lo pneumatico in oggetto con quello di scorta

F13 Il conducente che noti un differente consumo delle varie zone del battistrada, deve

immediatamente scaricare la merce o i passeggeri e avvisare l’azienda perché provveda al

recupero e proseguire il viaggio a vuoto

 

 

1604001 (3 4 6 7)

 

V01 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, mantenere libero il

campo di visibilità del conducente

V02 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, evitare di applicare

decalcomanie, ciondoli o altro al parabrezza

V03 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, assicurarsi della pulizia

ed efficienza degli specchi retrovisori interni ed esterni

V04 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, assicurare la trasparenza

e pulizia delle superfici vetrate, comprese quelle laterali

V05 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, rifornire periodicamente

di liquido detergente il serbatoio dei dispositivi lavacristallo

V06 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, verificare

periodicamente le spazzole tergicristallo, sostituendole se non sono in buono stato

F07 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario che, in caso di lesioni al parabrezza,

si provveda a coprirle con nastro adesivo trasparente non colorato

F08 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, installare sui finestrini

pellicole opacizzate per evitare fenomeni di abbagliamento

F09 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, sostituire i catadiottri

ogni volta che si effettua la revisione del veicolo

F10 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, sostituire le lampadine

dei proiettori di profondità ogni volta che si effettua la revisione del veicolo

F11 Per garantire la sicurezza della circolazione è necessario, fra l’altro, sostituire tutti i fusibili

dell’impianto elettrico ogni volta che si effettua la revisione del veicolo

 

 

1604002 (3 4 6 7)

 

V01 La Legge stabilisce che l’attività di manutenzione e autoriparazione dei veicoli debba essere

svolta esclusivamente da officine iscritte ad apposito registro

V02 La Legge stabilisce che la manutenzione e l’autoriparazione devono essere svolte solo da

officine iscritte ad apposito registro, in modo da garantire il corretto smaltimento dei rifiuti

dovuti a tali attività

V03 La Legge stabilisce che la manutenzione e l’autoriparazione deve essere svolta solo da

officine iscritte ad apposito registro, in modo da garantire un’adeguata professionalità ed

evitare incidenti dovuti a guasti per errate manutenzioni o riparazioni

V04 La Legge stabilisce che la sostituzione del filtro dell’aria, non rientra nelle attività di

autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

V05 La Legge stabilisce che la sostituzione del filtro dell’olio lubrificante, non rientra nelle

attività di autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

V06 La Legge stabilisce che la sostituzione dell’olio e di altri liquidi che lubrificano le parti

dell’autoveicolo, non rientra nelle attività di autoriparazione da eseguire solo presso officine

autorizzate

V07 La Legge stabilisce che la sostituzione del liquido di raffreddamento del motore non rientra

nelle attività di autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

V08 Le sostituzioni di liquidi o filtri del motore che è ammesso fare in proprio per Legge, devono

comunque essere eseguite garantendo il corretto smaltimento dei liquidi o delle parti esauste

F09 Le sostituzioni di liquidi o filtri del motore che è ammesso fare in proprio per Legge,

possono essere eseguite purché i liquidi o le parti esauste vengano buttate in un contenitore

pubblico per rifiuti

F10 Le sostituzioni di liquidi del motore che è ammesso fare in proprio per Legge, possono

essere eseguite purché i liquidi vengano raccolti in fusti di plastica e lasciati vicino ai

cassonetti dell’immondizia raccolta dai servizi di nettezza urbana

F11 Le sostituzioni di filtri del motore che è ammesso fare in proprio per Legge, possono essere

eseguite purché i filtri vengano raccolti negli appositi sacchi viola con la scritta “rifiuto

meccanico” e lasciati vicino ai cassonetti dell’immondizia raccolta dai servizi di nettezza

urbana

F12 La Legge stabilisce che la sostituzione delle pastiglie dei freni non rientra nelle attività di

autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

F13 La Legge stabilisce che la sostituzione degli ammortizzatori non rientra nelle attività di

autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

F14 La Legge stabilisce che le riparazioni all’impianto di illuminazione non rientrano tra le

attività di autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

F15 La Legge stabilisce che le riparazioni all’impianto elettrico non rientrano tra le attività di

autoriparazione da eseguire solo presso officine autorizzate

F16 La legge non prevede un registro specifico delle officine che possono effettuare attività di

autoriparazione, ma solo un elenco comunale consultabile su internet

 

 

1604003 (3 4 6 7)

 

V01 Le riparazioni degli organi del motore quali: distribuzione, impianto di iniezione o di

alimentazione, salvo la sostituzione dei filtri a cartuccia, devono essere effettuati in officina

autorizzata e da personale qualificato

V02 Se si introduce acqua o liquido nel radiatore quando il motore è molto caldo c’è il rischio di

crepare il monoblocco o di deformare la testata

V03 Tutte le riparazioni relative al cambio di velocità devono venire effettuate in officina

autorizzata e da personale qualificato

V04 Per quanto concerne l’attività di autoriparazione, la regola generale è quella di avvalersi di

apposite imprese iscritte nel registro delle officine abilitate a tali interventi

F05 Secondo le norme di legge, anche il cambio dei filtri dell’aria e dell’olio deve avvenire solo

in officina ed eseguito da personale qualificato

F06 Il conducente può fare anche importanti riparazioni al motore del veicolo purché sia in

possesso almeno di diploma di perito meccanico

F07 In caso di guasto agli organi di trasmissione, la riparazione può essere effettuata dal

conducente purché egli sia in possesso della patente C+E o D+E

F08 Il cambio dell’olio di un autocarro di massa complessiva a pieno carico superiore a 7,5

tonnellate, dotato di motore Diesel, può essere effettuato solo in un’officina specializzata

 

 

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V01 Per mantenere l’efficienza nel tempo del motore è importante effettuare il cambio periodico

dell’olio lubrificante

V02 Ad ogni rifornimento di carburante è buona regola controllare il livello dell’olio

V03 Tra le manutenzioni che il conducente è autorizzato a compiere sono comprese la

sostituzione o la pulizia dei filtri dell’aria e dell’olio

F04 In un motore a Diesel, ogni ventimila chilometri occorre sostituire la guarnizione della

testata

F05 In un motore Diesel, ogni diecimila chilometri occorre sostituire le candelette di

preaccensione

F06 Per mantenere l’efficienza nel tempo del motore è importante effettuare il cambio del

liquido di raffreddamento ogni venticinquemila chilometri